Quella sosta vietata che non si riesce a reprimere. Il viale San Martino è sempre ridotto ad una corsia

Quella sosta vietata che non si riesce a reprimere. Il viale San Martino è sempre ridotto ad una corsia

Marco Ipsale

Quella sosta vietata che non si riesce a reprimere. Il viale San Martino è sempre ridotto ad una corsia

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sabato 15 Marzo 2014 - 10:03

Mentre si dibatte sull’opportunità dell’isola pedonale, all’esterno continuano le cattive abitudini di sempre. La strada principale della città è isola pedonale per appena 100 metri, fino all’incrocio con via Maddalena. Nei restanti 700 metri della parte centrale, fino all’incrocio con viale Europa, una sfilza di auto in divieto di fermata. Lo scontro tra commercianti e resto della città è controproducente. Serve, invece, sedersi attorno ad un tavolo e contemperare le esigenze di tutti, a partire da quelle dei cittadini

Non entriamo nel merito delle proteste dei commercianti. Sarà opportuno incontrarsi in quei tavoli tecnici annunciati e cercare di trovare soluzioni per attirare i cittadini all’interno dell’isola pedonale. Un dato, però, è inconfutabile e si registra nell’area pedonalizzata di piazza Cairoli e del tratto iniziale di viale San Martino. Là dove c’era traffico, auto parcheggiate ovunque, smog e inquinamento acustico, ora c’è uno spazio aperto ai pedoni, uno spazio tranquillo e godibile. Lo ammettevano, e non potrebbe essere altrimenti, anche la maggior parte dei manifestanti di ieri, nella scomoda posizione di trovarsi contemporaneamente in due ruoli dalle esigenze opposte: quelle del cittadino, che apprezza l’isola pedonale, e quelle del commerciante, che accusa un calo del fatturato.

Il problema sta nella mentalità di quei cittadini finora abituati male. Mentalità che non si cambia da un giorno all’altro, ma per la quale ci vorrà del tempo, così come avvenuto in altre città italiane, soprattutto quelle a noi vicine. La mentalità di chi deve parcheggiare la propria automobile davanti al negozio pur di non fare qualche passo a piedi. E non importa se ci sia un cartello di divieto di sosta o, peggio, di divieto di fermata. Anni di impunità hanno consentito di far attecchire questa mentalità, fregandosene se il proprio comportamento arreca danno ad altri. Il centro urbano è la cartolina di una città. Tre strade parallele, via La Farina, viale San Martino e via Cesare Battisti, tutte ridotte ad una corsia a causa della sosta vietata, con le logiche conseguenze su traffico e inquinamento. Gli interventi dei vigili urbani sono sporadici, ma è pur vero che, anche quando ci sono, non fanno in tempo a spostarsi che il malcostume riprende. Se le sanzioni fossero continuative, per giorni consecutivi, per mesi, di certo il fenomeno scemerebbe. Il rischio, però, è che, anche in questo caso, non appena allentata fisiologicamente la morsa, tutto torni come alle origini.

L’unica soluzione è quella di impedire fisicamente la sosta che possa danneggiare gli altri. Il viale San Martino, almeno dal punto di vista del traffico, è rinato nei suoi primi cento metri a sud di piazza Cairoli, fino all’incrocio con via Maddalena. Superato il “check point”, è la storia di sempre: si ha quasi difficoltà a trovare “parcheggio” in divieto di fermata. Un paradosso che è diventato la normalità. Un paradosso che, forse, vedremo scomparire per un altro tratto, fino a via Santa Cecilia, semmai dovessero mettersi in pratica le previsioni dell’amministrazione comunale, che fin lì vuole ampliare l’isola pedonale. Il tratto, tra l’altro, è inserito anche nell’atto di indirizzo deliberato dal Consiglio comunale.

L’adesione maggiore alla protesta di ieri, durante la quale si lamentava la difficoltà per i cittadini di arrivare nella zona dei negozi, è arrivata dai commercianti di piazza Cairoli. E’ giusto ricordare, però, che neanche a traffico aperto, in teoria, era possibile fermare la propria macchina in piazza Cairoli, lato monte. In teoria, appunto, perché nella pratica il discorso era diverso. E qui sta l’inghippo. Perché se anche a traffico riaperto si facessero rispettare quotidianamente i divieti, i messinesi “pigri” avrebbero gli stessi problemi di ora nel fermare la propria “cara” autovettura davanti ai negozi. E i risultati, in termini di arrivi e vendite, potrebbero anche essere uguali.

Tra i commercianti stessi, poi, le esigenze sono diverse a seconda della categoria merceologica. Contemperare i bisogni di tutti è difficile, ma è possibile fare uno sforzo in più per valutare attentamente i diversi casi. Su questo, Confcommercio ha ragione. Il grido di allarme lanciato non va sottovalutato. Serve sedersi attorno ad un tavolo per discutere di come migliorare l’isola pedonale e considerare eventuali correttivi che possano risultare utili a chi sta “soffrendo” e alla collettività. La speranza, per il bene di tutti, è che già dalla prossima settimana, come preannunciato dall’assessore Cacciola, si possa arrivare ad una concertazione. Senza l’aut aut del sabato e domenica, visto che bisogna anche rispettare le volontà di quei commercianti, e soprattutto di quei tanti cittadini, che l’isola pedonale la vogliono permanente.

“Col parcheggio in doppia fila si mangia” – si sentiva dire ieri da qualcuno. Ed è giusto salvaguardare i posti di lavoro, a maggior ragione in un periodo di forte crisi economica come il nostro. E’ però anche giusto trovare delle soluzioni per rispettare il diritto dei cittadini che lo vogliono a vivere in un posto ordinato, senza stare ad imprecare quotidianamente per la prevaricazione di chi invade gli spazi comuni.

Un problema simile si verifica sul corso Cavour, altra strada emblema del parcheggio selvaggio. In alcuni casi, la seconda fila non basta, si passa alla terza, occupando l’intera carreggiata, e costringendo le autovetture in marcia ad invadere la corsia preferenziale. Lì sono in corso i lavori per la realizzazione della pista ciclabile. Nessuna delimitazione fisica, nessun cordolo, solo una linea per terra accanto all’esistente corsia preferenziale, dove la striscia di demarcazione sembra essere quasi solo un vezzo estetico. Quando sarà completata – si dice – (e perché non prima?) la sosta in seconda fila non potrà più essere tollerata. E qui torniamo al discorso di ieri, quello dei commercianti che “con la doppia fila si mangia”. Ma quali sono le soluzioni per non scontentare nessuno? Possibile ci si debba rassegnare al caos che da anni affligge la nostra città?

(Marco Ipsale)

28 commenti

  1. Ma quella sosta che fastidio dà , provoca forse ostruzione alla viabilità ?
    Cortesemente mi indicate le alternative di parcheggio , o forse pensate che uno lascia la macchina a villa Dante e va a piedi al Prestige ?

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  2. Mah…. innanzitutto credo che se ci sta un divieto di sosta aldilà se l’ auto da o non da fastidio la sosta non può essere effettuata a prescindere. Atteggiamento il suo che palesa uno sprezzo di qualsivoglia regola. Detto ciò le dico si,le auto in sosta sul viale danno fastidio alla circolazione soprattutto in fase di manovra da e per parcheggiare, inoltre credo che per un problema non di legalità ma di fisica (trattasi quindi di scienza esatta)restringono notevolmente la carreggiata in quanto il loro volume trovandosi sulla suddetta costituiscono intralcio ( per farla breve non ci si può passare sopra). Ciò detto risulta palese che si,per andare al bar bisogna lasciare la macchina a una certa distanza,io lo faccio come possono farlo credo e spero la maggior parte dei normodotati.

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  3. E SI CARI CITTADINI MESSINESI I VIGILI URBANI DOVE SONO BOOOO SONO TUTTI IMPEGANTI X ISOLA PEDONALE E CHE DIRE NELLA VIA SALANDRA DA VIALE S.MARTINO A VIA LA FARINA DELLE MACCHINE POSTEGGIATE GIORNO E NOTTE SUI MARCIAPIEDI COME SE FOSSE UN GARAGE AUTORIZZATO SIGNOR. COMANDANTE PROFF. ACCORINTI VOI CHE OGNI GIORNO PASSATE DA LI NON VEDETE O FATE FINTA DI NON VEDERE .VERGOGNA VERGONA MULTARE SOLO DOVE VI CONVIENE.A DIMENTICAVO SE NON SBAGLIO ALCUNI SONO ANCHE ANNI CHE SONO MESSI LA SENZA ASSICURAZIONE.

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  4. La soluzione è semplicissima. Basterebbe realizzare un grande parcheggio multi piano nella fossa di Via La Farina che è funzionale al Centro Commerciale di Messina e ampliare l’isola pedonale fino al Viale Europa.

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  5. Porca miseria ma l’ho scritto io questo articolo??sentiamo i sentenziatori. Abituali…VIAAAAAA

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  6. Hornet968 ma lo sai che dire parcheggiare in seconda o tripla fila porta il pane e pura ignoranza??
    Io lascio la macchina e camino a piedi, penso che c’è la facciano la maggior parte dei cittadini a camminare??
    Ora non so dove volete arrivare!!

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  7. Ma chi ha detto che l’isola pedonale avrebbe migliorato la viabilità?
    La stessa poteva e doveva migliorare per la riduzione delle auto che sarebbero dovute arrivare al centro, per effetto delle correttive da apportarsi ai mezzi pubblici su gomma e su rotaie ed alle navette che dovevano collegare Piazza Cavallotti con il centro per gli anziani come me.
    Di tutto ciò non si è visto nulla.
    I vigili urbani continuano a non verbalizzare.
    Senza questi miglioramenti il progetto è destinato a fallire oppure ad essere imposto coattivamente con i sistemi in uso nei paesi con regime dittatoriale.
    E’ stato ottenuto un solo risultato: la scomparsa dei vigili urbani dal territorio comunale che è diventato una giungla.

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  8. AIUTOOOO che grave eresia, andare a piedi al BAR. Pensate questo malsano costume viene ancora praticato in tantissime città d’Europa, solo in poche città come Messina si resiste ad oltranza a parcheggiare in diviedo di sosta davanti al BAR.
    La colpa è del comune che mette i divieti di sosta davanti ai bar ed ai negozi, sono dei mascalzoni.
    Ma fatemi il piacere, questi commenti fanno ridere……………
    Caminati a Pedi così vi scala a panza, e se potete guardate come funziona fuori Messina, e non c’è bisogno di andare al Nord.

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  9. Che bello discutere sul nulla. Invece di seguire notizie che hanno implicazioni per la collettività e per la vera qualità della vita in una città si continua a discutere sul nulla. A voler continuamente distrarre l’attenzione.
    L’argomento è sterile e non porta da nessuna parte fare il pelo ed il contropelo alle bambole.
    Il signor Accorinti inconcludente, il suo seguito ubriacato di belle speranze come se ubriacarsi servisse a risolvere i problemi, una città connivente per paura di sporcarsi le mani ed intanto nell’ombra avviene il passaggio del testimone per i nuovi restauratori.

    “Marco Ipsale dice di non voler entrare nel merito”, ma come al solito al diavolo non basta nascondere la coda.
    Non basta andare in qualche museo dello sfasciacarozze per “abbellire” in maniera demente un’isola pedonale che non c’è.

    Perché tutto è sempre così in questa città, manca il coraggio di confrontarsi e di progettare qualcosa prima di “esibirla”. Tutti siamo bravi a fare castelli con la sabbia.

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  10. Bravo Messenion! Quoto il parcheggio multipiano in via La Farina.
    Comincerei però anche dal riempire il Cavallotti!

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  11. IH-870 I-ITGI 15 Marzo 2014 15:16

    Questo è il meno. Io suggerirei che questo giornale domandi al Comando dei Vigili Urbani, se e’ vero che si stanno togliendo gli stalli di sosta ai disabili che non frequentano frequentano scuole o corsi vari. Questa decisione, tra l’altro viola il disposto dal Decreto Ministeriale 14/06/1989 n. 236 contenente “Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visibilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche”. Infatti al punto 2.3 dell’articolo 8 del citato decreto si legge: “Nelle aree di parcheggio devono comunque essere previsti, nella misura minima di 1 ogni 50 o frazione di 50, posti auto di larghezza non inferiore a mt. 3,20 e riservati gratuitamente ai veicoli al servizio di persone disabili. Detti posti auto, opportunamente segnalati, sono ubicati in aderenza ai percorsi pedonali e nelle vicinanze dell’accesso dell’edificio o attrezzatura. Al fine di agevolare la manovra di trasferimento della persona su sedia a ruote in comuni condizioni atmosferiche, detti posti auto riservati sono, preferibilmente, dotati di copertura.” Le prescrizioni contenute nel decreto (tra le quali anche quelle sopra riportate) si applicano non solo agli edifici privati e agli spazi esterni di loro pertinenza realizzati dopo l’entrata in vigore della suddetta normativa (11/08/1989), ma anche ad edifici ed aree condominiali già esistenti a tale data, allorquando sulle stesse si sia successivamente provveduto a porre in essere operazioni di ristrutturazioni o, come nel caso di specie, spontanei adeguamenti alla normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche”. Come si vede, a prescindere della frequenza o meno del disabile a corsi o scuole. COSA NE DICE IL COMANDANTE DEI VIGILI URBANI ? ED IL SINDATO PROF. ACCORINTI ?????

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  12. SIATE FELICI voi di TEMPOSTRETTO, voi della Gazzetta del Sud, voi seguaci di Accorinti e di Palano Quero perché fra non molto arriva la pista ciclabile e le macchine le posteggeremo sulle nostre terrazze e poi con un montacarichi le metteremo in azione sulle strade, visto che la città deve essere a misura d’uomo e non a misura di macchine! Per voi la linea del tram non c’entra niente sul viale ridotto ad una sola corsia? E per voi non sarebbe possibile parcheggiare lungo il viale per mancanza di spazio? E ancora per voi i parcheggi a pagamento in entrambi i lati della carreggiata sono legittimi?E per rispondere agli interrogativi di Marco Ipsale: Non dobbiamo rassegnarci al caos che affligge la città ma certamente bisogna anche rispettare i diritti di chi paga le tasse automobilistiche e non privilegiare solo ciclisti e pedoni perché la città è di tutti!!

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  13. Tutti a fare paragoni con le altre città , vorrei tanto sapere quali città avete visitato .
    Il paragone con Roma o Firenze o Parigi non regge , il 95% delle persone che s’incontrano nell’isola pedonale romana etc sono turisti attratti dalle opere d’arte .
    Sul viale San Martino cosa dobbiamo mostrare ??? o a piazza Cairoli ? l’unica attrattiva di piazza Cairoli nei giorni feriali è una banda di saltini sempre uguali e sempre gli stessi in giacca e cravatta .
    Ridisegniamo piazza l’isola a misura di messinese solo nel fine settimana .

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  14. Fredd,quello che ha scritto ipsale è quello che scrivo da un mese….rileggimi e forse , dico forse ,appurerai che non ha scoperto l’America…l’ignoranza si manifesta in tanti modi anche col menefreghismo e il mancato altruismo!

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  15. Io purtroppo parlo perché in questa storia sono indirettamente vicino alle riunioni ed ai tavoli tecnici… Il parcheggio multipiano in via La Farina era uno dei punti fermi per far partire la sperimentazione . Poi quando il costo di manodopera per smontare l’impalcatura e rimontarla è stato quantificato in 300.000 euro non se ne è fatto nulla… Per questo insisto a dire che una amministrazione senza soldi non può fare voli pindarici e restare con i piedi.fare ciò che poi si è rivelato ingestibile e non tornare indietro è solo cocciutaggine. Sono venuti meno i vigili e la riprova è il caos automobilistico di cui in questo articolo…che senso ha mantenere una isola pedonale di queste dimensioni, quando non hai infrastrutture e parcheggi che possano supportarla?specie se il rischio per questa giunta è che con un colpo di spugna , il consiglio comunale faccia scacco matto?? Ragiona… È meglio più piccola, gestibile e che accontenti tutti o questa isola della discordia che ha i giorni contati??

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  16. Bravo! Un commento sensato!

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  17. Bravo anche tu… Allora non sono solo in questa gabbia di tigri accorintiane..

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  18. Il Cavallotti si riempierà solo quando non sarà più consentito il parcheggio con gli abusivi intorno alla fontana e a tutti gli spazi limitrofi!

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  19. Toh Pensante, è quello che vado dicendo io da mesi. Se poi pensano che con quattro bici rotte e due vasi coloreranno di poesia il nulla… Avranno abolito le province ma Messina resta provincialissima nell’ossa.

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  20. Giovanni Ragusa 15 Marzo 2014 20:50

    ECCO COSA MANCA AI COMMERCIANTI CHE SI LAMENTANO DELL’ISOLA…..I PARGHEGGI IN SOSTA VIETATA CHE GLI ASSICURAVANO QUALCHE INTROITO IN PIU’….ECCO VEDETE ANCORA SUL VIALE SI FANNO AFFARI!!!

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  21. MessineseAttento 15 Marzo 2014 21:19

    Ecco che viene fuori la vera natura della misera crociata di quello sparuto gruppo di persone, con in testa i degni rappresentanti Barrile e Trischitta, che ieri sono scesi in piazza.
    Per questi disturbatori, fautori e sostenitori dell’anarchia, chi è a favore dell’isola è solo un accorintiano con fini politici.
    Pensate piuttosto a fornire uno straccio di documento che attesti la veridicità delle vostre assurde tesi, già abbondantemente smentite dai commercianti onesti e non asserviti a quella NON politica, ben rappresentata da quei signori di cui sopra.

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  22. Vi meritereste le tigri vere e affamate, altro che quelle accorintiane…

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  23. Non dobbiamo mostrare niente. Con la corsia ridotta perché si deve parcheggiare davanti al bar il traffico va in tilt per muovere metri ci si mette una eternità. Si parla di divieto di sosta, di seconda e terza fila da tutte le parti, in sostanza di una bolgia per automobilisti e per pedoni. Hai figli piccoli? Hai mai provato a camminare con il passeggino con Tutte le scivole bloccate dalle macchine anche sulle strisce? Ti domando se sia normale.? Tu lo fai?
    Roma e Parigi non c’entrano nulla, qui si parla di un minimo di civiltà.
    Dell’isola pedonale possiamo farne a meno di educazione e senso civico ne abbiamo un gran bisogno, il resto verrebbe da se. Buon caffè a tutti.

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  24. MessineseAttento 16 Marzo 2014 09:32

    Ecco a voi il messinese tipo.
    Ai commercianti, contrari all’isola, dico che gli unici cittadini a seguirli nella loro crociata politica, sono del livello di questo signore.
    Cari operatori commerciali politicizzati, siete pochi e con un seguito che definire di basso livello è un eufemismo.

    P.S. è palese che oltre al totale sprezzo delle regole, qui siamo in presenza anche di quella maledetta ignoranza, responsabile di molti dei problemi della città: secondo questa mente illuminata, infatti, ridurre una strada a due corsie ad una sola, non avrebbe nessuna ripercussione sul normale deflusso veicolare. Ma complimenti, davvero!!!

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  25. Posso essere d’accordo per la Barrile , ma Trischitta è molto bravo colorito nelle sue affermazioni , un pò oltre le righe , proviene dal grande partito MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO , partito maschio , sanguigno , interventista , incubatore di persone con la spina dorsale .

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  26. Dividi et Impera 16 Marzo 2014 12:37

    Per quanto provenga da un’altra tradizione riconosco all’msi l’aver avuto cervelli connessi alla spina dorsale. Persone in grado di impersonare quei valori oltre che sbandierarli. Uno su tutti il barcellonese Alfano ucciso per aver messo il naso la dove realmente il Potere incide. Ci sarebbe qualcosa da dire su Rauti e sulla strategia della tenzione ma divagherei.
    Comunque, il consigliere Trischitta non mi pare abbia intrapreso battaglie maschie, piuttosto ricorda quei fascisti post marcia su roma ormai definitivamente devoti al loro compito di cani da guardia del potere. Perchè mai mordere la mano di chi ti sfama? Quindi pensieri semplici ben urlati (Bau bau!) contro chi, seppur con mille limiti, stà ridando un po di dignità al messinese (vedi fondo fucile o “casa nostra”).
    che se i poveri non sono piu’ cosi tanto poveri magari poi si mettono in testa strane idee…

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  27. messinarinasci 16 Marzo 2014 15:34

    Anche prima dell’isola pedonale il viale sa martino era completamente pieno di macchine. Venerdi pom ne ho contate 55 in 450 mt dalla Coin fino alla piscina comunale. Chiaramente da un lato solo. L’inciviltà di queste persone è dettata dalla totale assenza di vigili urbani. E’come dire ad un bambino di stare seduto nel suo banco per 5 ore senza che in aula ci sia la maestra, è logico che si alzerà.

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  28. Come volevasi dimostrare ecco quali sono i malsani principi tipici del messinese. Bisogna rispettare le regole! Altrimenti, meglio che resti a casa e non vai a piedi da Villa Dante al Prestige.

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