La stampa italiana e internet raccontano così "l'impresa" Accorinti

La stampa italiana e internet raccontano così “l’impresa” Accorinti

Francesca Stornante

La stampa italiana e internet raccontano così “l’impresa” Accorinti

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martedì 25 Giugno 2013 - 11:29

Il Prof santone, l'uomo che affondato i partiti, il pacifista, l'attivista, l'artefice di mille battaglie per i più deboli. I quotidiani italiani dedicano queste parole al nuovo sindaco di Messina. Migliaia i post sui social network.

“A Messina vince la società civile, Messina ai no Ponte, il sindaco santone che ha sconfitto i partiti, ribaltone a Messina”. La stampa italiana non è rimasta indifferente a ciò che ieri è accaduto a Messina e titola così gli articoli che raccontano l’impresa di Renato Accorinti che davvero adesso potrà provare a cambiare Messina dal basso. Ciò che il movimento è riuscito a fare in queste settimane ha dell’incredibile perché non solo è riuscito a incassare oltre il doppio dei voti del primo turno, ma ha seminato in città un entusiasmo nuovo, una voglia di esserci che la città aveva smarrito nel tempo. Tutto questo è letteralmente esploso ieri sera in Piazza Unione Europea, il clima era quello della finale dei mondiali, quando si esce con motorini e bandiere a festeggiare tutti insieme. Ieri sera forse Messina ha vinto i suoi mondiali e per questo ha popolato una piazza come non si vedeva da tempo. La stampa italiana racconta così.

Per il Sole 24 Ore “è accaduto l'inaspettato. Renato Accorinti ce l'ha fatta. L'uomo del No ponte è quindi, a sorpresa, il nuovo sindaco di Messina. Ha battuto il candidato di centrosinistra Felice Calabrò: in strada c'è festa perché la vittoria è di tutti i cittadini che hanno aderito alla lista "Cambiamo Messina dal basso" e che hanno voltato le spalle ai partiti. Dopo la vittoria Renato Accorinti è corso in mezzo alla gente che esultava indossando per l'ultima volta la maglietta No ponte simbolo di una battaglia già vinta”. Il quotidiano economico ricorda le moltissime le sfide che Accorinti ha lanciato alle amministrazioni cittadine. “La lotta contro il ponte sullo Stretto di Messina lo ha contraddistinto per anni: si è arrampicato sul pilone di Torre Faro per un giorno e una notte attirando l'attenzione dei media. Per promuovere le aree di verde pubblico, Accorinti, ha lanciato la campagna "la natura ci salverà" cercando di riconvertire le aree militari in disuso mentre in segno di protesta per il passaggio dei tir in città è stato protagonista di uno sciopero della fame durato una settimana. Per queste ragioni, oggi una folla enorme festeggia il neo sindaco”.

Per Alessandra Ziniti de La Repubblica Renato è “Il prof santone che ha conquistato Messina”. L’edizione palermitana di uno dei principali quotidiani italiani racconta così la rivoluzione messinese.“E' un risultato che ha dell'incredibile per Accorinti, il "prof" di educazione fisica, il volto anni ' 60 del movimento "No ponte", con quel suo aplomb da santone pacifista, candidato mancato del Movimento cinque stelle. Lo avrebbero voluto loro ma Accorinti, uomo senza telefonino e allergico alle regole, era troppo poco "grillizzato" e così alla fine il "prof", "un sognatore di cose concrete" come si definisce, nel giro di sei mesi ha messo su il suo movimento "Cambiamo Messina dal basso", La città "palude", da sempre ostaggio di massoneria e poteri forti, alla prese con i drammi quotidiani di una cinghia sempre più stretta dalla voragine da 392 milioni di euro nel bilancio del Comune, si scopre dunque "movimentista" e soprattutto boccia il candidato forte del centrodestra, quell'Enzo Garofalo, parlamentare alla seconda legislatura, ex presidente dello Iacp e dell'Autorità portuale che ha mancato clamorosamente il ballottaggio rimanendo dietro Accorinti di ben 4000 voti e fermandosi al 15 per cento dei consensi”.

“Accorinti no Ponte che batte i partiti, nuova era” per l’Agi, una delle principali agenzie di stampa italiane, che parte tracciando il profilo del nuovo Primo Cittadino della città dello Stretto. “Attivista, pacifista, docente di educazione fisica, espressione di un movimento civico, Accorinti è un sindaco che rompe tutti gli schemi, che ama il contatto con la gente. Fondatore del movimento No Ponte e del movimento non violento messinese è stato protagonista di numerose battaglie per i diritti civili. Punto di riferimento di numerosi giovani, insegna educazione fisica presso una scuola media messinese. Importante il suo impegno nella lotta contro la mafia che conduce con numerose iniziative. E' stato lui a proporre di esporre a Messina i resti dell'automobile degli agenti di scorta del giudice Giovanni Falcone distrutta nell'attentato di Capaci. Nel 2002 l'arrampicata sul pilone di Torre Faro per esporre due striscioni e manifestare contro la costruzione dell'opera. Ha organizzato insieme al movimento No Ponte, un corteo tra le vie di Messina. Importante il suo impegno ambientalista per promuovere l'aumento del verde in città e di parchi pubblici. A gennaio ha lanciato la sua candidatura a sindaco con il movimento "Cambiamo Messina dal basso", ottenendo al primo turno circa il 24% e vincendo un'impresa che sembrava disperata”.

Anche Adnkronos,altra agenzia di stampa, si sofferma a raccontare chi c’è dietro quella maglietta No Ponte e alla barba diventata sempre più bianca in queste ultime settimane. Sempre dalla versione online si legge: “E' Renato Accorinti il nuovo sindaco di Messina, eletto al termine del ballottaggio con il 52,67 per cento dei voti. Nato a Messina, cinquantanove anni, celibe, diplomato Isef, è docente di educazione fisica alla scuola media ''Enzo Drago''. Attivo nella difesa dei diritti civili, dell'ambiente e nella lotta alle mafie, il suo impegno pacifista e non violento lo porta a condurre, a seguito della legge del 15 dicembre del 1972 sul servizio civile, una campagna informativa sull'obiezione di coscienza al servizio militare, diventando referente provinciale della Lega degli Obiettori di Coscienza. Sempre negli anni Settanta manifesta contro il Muro di Berlino, partecipa alla Carovana per il Disarmo Bruxelles-Varsavia, fonda insieme ad altri attivisti il Movimento Nonviolento messinese e il 7 luglio del 2002 organizza il primo corteo No al Ponte per le vie di Messina. Nel marzo 2009 lancia la campagna 'La natura ci salvera'' per promuovere l'incremento delle aree verdi a Messina e la creazione di parchi pubblici. Nel giugno del 2010 inizia la battaglia per salvare l'Archivio Storico di Messina. Nasce cosi' anche il Movimento per la Cultura. E' presidente e allenatore della Società Polisportiva Movimento Nonviolento di Messina.

Per La Stampa “I No Ponte si prendono Messina”. Il quotidiano torinese scrive “gli apparti di partito si sgretolano di fronte all’avanzata dei movimenti. A sorpresa, 5stelle e «No ponte» vincono i ballottaggi a Ragusa e Messina, modificando di colpo la geografia politica dell’isola, a conferma di quell’appellativo di «laboratorio» attribuito alla regione a ogni tornata elettorale. Crollano di botto i vecchi schemi e vacillano gli imperi elettorali di alcuni ras politici, come quello del deputato Pd, Francantonio Genovese: l’armatore, recordman italiano di voti alle ultime primarie e big sponsor di Felice Calabrò, si deve arrendere alla sinistra estrema e ai militanti del «No ponte» che conquistano il comune di Messina”.

“Pacifisti, movimento NoPonte, artisti del Teatro Pinelli, studiosi dei Beni Comuni, preti di periferia: a Messina la società civile s’è messa insieme, ha scelto un candidato sindaco – Renato Accorinti– e l’ha portato avanti. Mesi e mesi di campagna nei quartieri: “Non vi chiediamo il voto, vi chiediamo di lottare”. Non c’è stato bisogno di urlare insulti, non c’è stato bisogno di nessun guru e di nessun vip. Decisioni prese sempre tutti insieme, dall’inizio alla fine, e senza grandi leader. E hanno vinto così. Volevate sapere che cosa sono i movimenti dal basso, la famosa società civile? Eccoli: sono questi qua. Speriamo che i politologhi, i grandi esperti dei media, i cucitori di alleanze e anche i grandi politici New Democrat e della Democracy 2.0 (nessuno dei quali s’era minimamente accorto che nella lontana Messina stesse accadendo qualcosa) adesso tengano le zampacce lontane da questa vittoria di poveri, di gente seria e perbene. Qua infatti si sta cominciando a ricostruire l’Italia, senza grandi parole, così alla buona. E’ una politica semplice, con una parole banale: democrazia”, scrive Riccardo Orioles su Il fatto quotidiano.

Salvo Fallica su L’Unità racconta così il ballottaggio messinese. “La vera sorpresa dei ballottaggi in Sicilia si chiama Renato Accorinti, il candidato sostenuto da una lista civica «No Ponte» che ha conquistato Messina. Dopo aver raggiunto il secondo posto con poco meno del 20% al primo turno, superando il candidato del centrodestra e quello grillino (che addirittura si era fermato sotto il 3%), ha iniziato una rimonta sul candidato del centrosinistra che ha concluso con una notevole vittoria: il 52,67% dei consensi. Il pd Felice Calabrò si invece è fermato al 47,33%. Il centrosinistra nella città dello Stretto si è fermato ad un passo dalla vittoria, proprio quando aveva ottenuto la maggioranza come coalizione. Accorinti, insegnante di educazione fisica, pacifista, simbolo della battaglia del no al Ponte si è dimostrato tenace e determinato ed è riuscito ad attrarre un consenso trasversale, interpretando efficacemente la volontà di cambiamento dell’opinione pubblica.

Tantissimi i siti, non solo giornalistici, che in queste ore stanno continuando a dedicare commenti, spazi, articoli, al nuovo sindaco di Messina che ha scardinato regole e sistemi. Sui social network, da Twitter a Facebook, sono migliaia i post in cui si parla di Renato Accorinti. E pensare che proprio da Facebook iniziò una parte di questa avventura. Era il 18 agosto 2012 quando sul più conosciuto social network venne creato il gruppo “Quelli che vogliono Renato Accorinti sindaco”. Circa una settimana dopo qualcuno faceva notare che sulla pagina c’erano solo 132 “mi piace”. In dieci mesi quei mi piace sono diventate 47.866 “X” che lo hanno davvero portato ad essere il sindaco di Messina.

(Francesca Stornante)

4 commenti

  1. Giovanni Ragusa 25 Giugno 2013 13:24

    e adesso via le metastasi di questa citta’,via franza via genovese….e tutte le piccole metastasine gente senza dignità che vende se stessa per poche briciole che cadono dai tavoli di lobby, mafia e massoneria…

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  2. FRANCESCO TIANO 25 Giugno 2013 13:38

    Attenzione!!!!! Abbiamo dato credibilità ad un progetto diverso, onesto, rivolto al bene comune, agli interessi collettivi e soprattutto a quello delle fasce più umili. Non abbiamo votato un partito, un politico, un uomo di parte o chi sventola la bandiera rossa. Lo abbiamo fatto perchè AmiAmo la nostra città, la vogliamo sostenere anche nei momenti peggiori. Adesso è giusto che si rispetti questa logica collettiva, questo metodo nuovo voluto dalla maggioranza dei cittadini. Con il cuore e l’orgoglio abbiamo saputo seppellire il vecchio sistema spartitorio e scambista che nutriva la politica. Le colpe, lo abbiamo detto più volte, vanno distribuite in percentuale tra la popolazione, sino ad oggi consapevole, forse un po succube, ma soprattutto assente. Accorinti è il simbolo vero di un “Risveglio” di cui tutti ci possiamo compiacere ma non diventi l’agnellino sacrificale, il mezzo per esaltare un gruppetto di estremisti dell’anti politica e del giustizialismo di parte. Il bene comune non deve tornare ad essere di dominio di Casta e nemmeno d’interesse di quella parte minoritaria di uomini frustrati e derisi perchè fuori dal mondo civile e dalle regole democratiche.

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  3. FINALMENTE un messinese verace in Politica, P maiscola, un trascinatore delle genti di Messina, un uomo generoso, un sognatore concreto, fa parlare della città dello Stretto in modo positivo e originale. Senza scarpe a Palazzo Zanca è di un uomo che voglia restare con i piedi per terra, ci possiamo fidare di R E N A T O, ma ci ha ammonito con il suo richiamo ” HO BISOGNO DI TUTTI VOI PER REALIZZARE IL CAMBIAMENTO “. Sappiamo come sia complicato governare Messina, ma non possiamo fallire l’occasione di mettere in difficoltà il sistema d’interessi, che abbia devastato Messina più dei terremoti, TUTTI abbiamo il dovere di collaborare, in modo particolare i Consiglieri Comunali, sarebbero additati a pubblico ludibrio, se osassero fare ostruzionismo per mettere in difficoltà il Sindaco di TUTTI, per oscuri interessi di parte, proposte emendative, queste
    sono le benvenute, in particolare quelle di interesse generale.

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  4. Bene, forse l’ora della rinascita messinese è arrivata.
    Buon lavoro Sindaco…

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