Riforma al palo: dal 6 al 17 sciopero dei giudici di pace

Riforma al palo: dal 6 al 17 sciopero dei giudici di pace

Redazione

Riforma al palo: dal 6 al 17 sciopero dei giudici di pace

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venerdì 03 Maggio 2019 - 09:00

La protesta contro l'inerzia del governo per la riforma della magistratura ordinaria

La riforma della magistratura onoraria è ferma al palo ed i giudici di pace e magistrati onorari saranno in sciopero dal 6 fino al 17 maggio.

Il governo giallo verde ha rallentato sulla riforma nonostante fosse stata inserita nel contratto tra Lega e M5S e le associazioni dei giudici Unagipa, Federmot, Angdp e Cogita hanno proclamato il pacchetto di scioperi.

Protestano anche i vice procuratori e i giudici onorari di pace che si asterranno dal 13 al 17 maggio.

Alle origini dello sciopero c’è l’ inerzia del Governo nel varare la riforma della magistratura onoraria a superamento della riforma dell’ex ministro Orlando.

Le associazioni chiedono al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede di convocare un tavolo tecnico per individuare una proposta legislativa completa e coerente che risolva i problemi della magistratura onoraria. Inoltre, le associazioni sindacali dei giudici di pace, dei magistrati, dei procuratori onorari e dei giudici onorari di pace si rivolgono anche alla Commissione europea per riattivare la procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per mancanza di interventi nel settore.

Durante il periodo di sciopero saranno comunque garantiti i servizi essenziali.

Così commenta il giudice di pace Francesca Panarello in piena solidarietà e sintonia con lo sciopero: “Lavoro per soddisfare bisogni vitali di gratificazione, confort e autosufficienza.La precarizzazione, la scarsa consistenza degli emolumenti, l’assenza di coperture assistenziali e previdenziali mortifica quei bisogni vitali e pregiudica la dignità umana dei magistrati onorari che, come me, mettono le proprie energie a servizio dei bisogni sociali di sicurezza ed equità, che il sistema giustizia intende garantire. Solidale nello sciopero perché:

– solidale nell’amarezza e nella frustrazione;

– solidale nella richiesta di riconoscimento di uno status giuridico ed economico equo;
— solidale nell’istanza di apprezzamento e valorizzazione.
Da essere umano a esseri umani

2 commenti

  1. Come non essere d’accordo con quanto chiedono allo Stato i sigg. ri Giudici onorari; assurdo che ancora oggi, come tante altre categorie di servitori dello Stato, anche i Giudici onorari siano poco considerati dagli Organi di Stato nelle loro sacrosante rivendicazioni.
    Una riforma piu’ che necessaria che però viene rinviata sine die.
    Completo, realista e amaro il bellissimo commento della Dott. ssa Francesca Panarello, Giudice di Pace di Messina.

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  2. Dott.ssa Alessandra Panarello
    tutta la nostra stima e comprensione! se pensiamo ai privilegi di cui godono i politici e molti burocrati dello Stato, voi come categoria meritate ben altro trattamento. Conosco un Giudice di Pace di anni 70, che dopo ventidue anni di dedizione e lavoro proficuo (migliaia di sentenze, udienze, ecc…) adesso vive con l’importo mensile di 480,00 di pensione sociale! incredibile

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