Fast Confsal, Ugl, Piero Adamo: "La via maestra è l'Autorithy dello Stretto"

Fast Confsal, Ugl, Piero Adamo: “La via maestra è l’Autorithy dello Stretto”

Rosaria Brancato

Fast Confsal, Ugl, Piero Adamo: “La via maestra è l’Autorithy dello Stretto”

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venerdì 23 Giugno 2017 - 14:36

Conferenza stampa congiunta delle organizzazioni sindacali della Sicilia e della Calabria per ribadire che ci sono ancora i margini per la sedicesima autorità portuale autonoma, formata da Messina, Reggio Calabria, Milazzo e Villa San Giovanni

Hanno unito le forze tra le due sponde per portare avanti un’unica battaglia, quella per ribadire, nonostante tutto, la necessità di un’Autorità Portuale dello Stretto autonoma, la sedicesima, costituita da Messina-Milazzo-Reggio Calabria e Villa San Giovanni.

Fast Confsal Sicilia e Calabria ed Ugl hanno tenuto una conferenza stampa congiunta per fare l’ennesimo appello a Crocetta ed alla politica affinchè si eviti definitivamente l’accorpamento con Gioia Tauro. L’appello però coinvolge anche la deputazione d’oltre Stretto ed il presidente della Regione Calabria.

Presenti all’incontro Antonino Di Mento e Letterio Turiaco (Fast Confsal Porti Sicilia) Vincenzo Rogolino, Segretario Regionale Fast Confsal Calabria, Salvatore Genovese e Tanino Guida, (Fast Confsal Mobilità Sicilia), Guglielmo Pellegrino e Antonio Di Bua (Ugl Mare e porti). A sostenere la tesi di un’AP autonoma il consigliere comunale Piero Adamo (Movimento nazionale per la sovranità).

Nei giorni scorsi le organizzazioni sindacali avevano scritto anche una lettera ad Accorinti evidenziando tutti i timori di un accorpamento che finirebbe con il danneggiare Messina e chi opera nelle realtà portuali, in assenza soprattutto di una clausola di salvaguardia occupazionale della quale attualmente non c’è traccia. Troppi i posti di lavoro a rischio, ad esempio al Terminal di Tremestieri, e troppe ancora le incertezze sull’esito della riforma.

Fast Confsal e Ugl sono preoccupati dai silenzi ad esempio in merito alla mancata proroga dell'Autorità Portuale di Messina sino al 31 dicembre 2017 annunciata dal Ministro Delrio nei mesi scorsi in un incontro in prefettura “il 30 giugno scadranno i termini ma al di là di quelle dichiarazioni non c’è alcuna proroga ufficiale né notizia in tal senso”, spiegano Rogolino e Di Mento.

I silenzi che preoccupano i sindacalisti sono anche quelli di Crocetta, che, in base alla riforma portuale, ha in quanto presidente della Regione, potere di intervenire in merito alla designazione del presidente dell’AP. Il ministro il mese scorso ha designato per la presidenza dell’AP Gioia-Tauro Messina l’attuale assessore regionale della Calabria Francesco Russo (che peraltro è ancora in carica), ma da parte del governatore siciliano non c’è stata alcuna nota ufficiale dalla quale si possa evincere che vuole ancora contestare l’accorpamento.

I lavoratori e gli operatori nelle aree portuali (sia di Messina che della sponda opposta) sono preoccupati per le continue operazioni di smantellamento che si stanno effettuando sia a Messina che a Reggio e a Villa. Se a Reggio Calabria, ad esempio, è stata smantellata la stazione marittima costruita negli anni ’90 per far spazio ad un parcheggio, a Villa San Giovanni sono state tolte di recente le passerelle per i pedoni che volevano accedere alle navi delle Ferrovie. Anche il contratto di servizio pluriennale pone delle perplessità sulla destinazione delle risorse per i collegamenti veloci.

Il timore dei sindacati è che l’accorpamento finisca per diventare un boomerang per entrambi i territori.

“Siamo uniti in questa battaglia perché riteniamo che l’Autorità Portuale dello Stretto sia ancora un’opportunità da realizzare. Non è una questione di campanile, ma di comprendere quali sarebbero le potenzialità di un sistema portuale che veda unite queste 4 realtà, Messina, Reggio, Villa e Milazzo. Proprio per questo chiediamo l’intervento di entrambi i Presidenti delle Regioni e di entrambe le deputazioni regionali, siciliana e calabrese”.

Anche secondo Piero Adamo ci sono margini di tempo e di azione per evitare l’accorpamento: “Noi siamo a fianco dei lavoratori portuali e delle loro legittime istanze. Sono certo che ci sono ancora i tempi supplementari per ottenere l’autonomia dell’AP dello Stretto. E’ questa la via maestra da seguire. La nomina dell’assessore Russo quale presidente dell’Authority è da ascriversi ai rapporti tra il Pd ed Ncd a livello regionale e nazionale. La verità è che con l’accorpamento non abbiamo risolto nessun problema, ma anzi Messina ha acquisito i problemi di Gioia Tauro”.

Rosaria Brancato

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