Rimborso bollette per famiglie disagiate. Rifondazione Comunista: " Criteri discutibili"

Rimborso bollette per famiglie disagiate. Rifondazione Comunista: ” Criteri discutibili”

Redazione

Rimborso bollette per famiglie disagiate. Rifondazione Comunista: ” Criteri discutibili”

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venerdì 08 Maggio 2020 - 08:07

Il sistema rischia di lasciare fuori chi ha diritto e crea confusione.

Sulla card per le bollette si registra la nota di Antonio Currò (Rifondazione Comunista, circolo Impastato).

Si va in scena…

Ogni giorno il primo cittadino indossa l’uniforme di alleato o di nemico in relazione alle ragioni politiche che stanno dietro all’oggetto del proprio attacco. Le sue dirette facebook somigliano ad una recita teatrale: si spengono le luci, si apre il sipario, inizia la performance teatrale recitata da attori truccati e mascherati, e infine il tutto si conclude con inchini e applausi (ultimamente con qualche fischio). Chiuso il sipario, si riaccendendo le luci e la realtà torna ad affacciarsi infastidita.

La card per le bollette

Un aspetto che vogliamo segnalare concerne le modalità e i criteri di rimborso delle bollette, per i cittadini con i redditi più bassi, previsti dall’avviso comunale n° 3852 del 30/04/2020. Come si può pretendere che alcune famiglie che affrontano questa crisi sanitaria ed economica trovino facilmente i soldi per pagare le bollette per poi richiederne il rimborso? Non sarebbe stato meglio fornire le risorse per pagare le utenze direttamente ai richiedenti o, meglio ancora, che l’Amministrazione stessa si facesse carico del pagamento delle stesse?

I dubbi sul sistema

La graduatoria dei beneficiari potrebbe, inoltre, essere viziata da un elemento importante, che ci teniamo a segnalare. Dal momento che le lavoratrici e i lavoratori destinatari di cassa integrazione non hanno percepito le mensilità di marzo e di aprile, da parte della Regione Sicilia, bisognerebbe allora autocertificare se l’azienda per cui la lavoratrice o il lavoratore presta servizio abbiano anticipato la cassa integrazione. In caso contrario, il/la richiedente rientrerebbe nella fascia “a”, ossia tra i non percettori di reddito.

Ingiusta la fascia “c”

Infine, la fascia “c” ci pare davvero ingiusta. Le porte di accesso previste per le lavoratrici e i lavoratori che hanno un reddito basso sono davvero strette per beneficiare del contributo. Suggeriamo, quindi, di adottare in questa fase il criterio del “moroso incolpevole”. Migliaia di lavoratrici e lavoratori a cui è stato comunicato che non verranno distaccate le utenze per morosità, dovranno comunque pagare le bollette che nel frattempo si sono drammaticamente accumulate. Coloro che autocertificano un calo del reddito, causato per l’appunto dalla crisi sanitaria ed economica che stiamo vivendo, hanno diritto al contributo.

Il bando per gli affitti

Parimenti chiediamo maggiori aperture nel prossimo avviso per il pagamento dei canoni di locazione private. Il rischio è che in città, il prossimo anno, si triplichino i provvedimenti di sfratto per morosità. C’è bisogno di maggiori contributi statali per gli inquilini e di diversi criteri di accesso al beneficio, contenuti negli avvisi locali. Ma, soprattutto, c’è bisogno che questi siano meno escludenti.

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