L’anarchia del Centro Storico. Scende il campo la Soprintendenza

L’anarchia del Centro Storico. Scende il campo la Soprintendenza

L’anarchia del Centro Storico. Scende il campo la Soprintendenza

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venerdì 18 Aprile 2014 - 10:10

Proposto un progetto per ristabilire un assetto estetico omogeneo, con l’impiego di materiali uniformi, adeguati all’uso ed ai luoghi; l’esigenza di una perimetrazione degli spazi, suddivisi in moduli mediante pedane in legno ecologico per una migliore distribuzione e fruizione dei percorsi. Le strutture, da realizzare con specifici materiali, non possono aderire alle facciate di palazzi di interesse storico vincolati

Varie strutture precarie quasi mai regolari posizionate dagli esercenti, normative per la tutela dei beni storico-architettonici raramente rispettate, abusi nell’installazione di gazebo, ombrelloni, tavolini, sedie e fioriere. E’ quanto riscontrato nel corso di un sopralluogo ispettivo effettuato dai tecnici della Soprintendenza nel Centro Storico, in particolare nelle vie Lepanto, Cardines e San Giacomo.

Se ne è discusso nel corso di un tavolo al quale hanno partecipato dirigenti e funzionari del Comune e dell’Istituto di tutela dei Beni Culturali. Nella sede di viale Boccetta, per iniziativa del soprintendente Rocco Giovanni Scimone, si sono incontrati l’arch. Maria Mercurio, l’arch. Irene Ruggeri, il geom. Daniele Guarnera, l’arch. Anna Maria Cacopardo, la dott.ssa Salvatora Rattazzi, il dott. Giuseppe Caizzone, l’arch. Emanuele Moltisanti, il commissario Enrico Adige ed il commissario Pietro Villarà. Si è trattato di una prima riunione interlocutoria fra i rappresentanti dei due Enti, per discutere su un piano di riordino del Centro Storico cittadino.

La Soprintendenza chiede che vengano osservate le regole e lancia un progetto al vaglio dell’Amministrazione Comunale. In questa fase è stata evidenziata “la necessità di ristabilire un assetto estetico omogeneo, con l’impiego di materiali uniformi, adeguati all’uso ed ai luoghi; l’esigenza di una perimetrazione degli spazi, suddivisi in moduli mediante pedane in legno ecologico per una migliore distribuzione e fruizione dei percorsi. Le strutture, da realizzare con specifici materiali, non possono aderire alle facciate di palazzi di interesse storico vincolati”.

Sono state anche affrontate problematiche di natura economica e avanzate ipotetiche soluzioni sostenibili. Si muove così un primo passo verso la normalizzazione, traendo anche esempio da metodologie già adottate in altri importanti Centri Storici ad alto tasso civico.

24 commenti

  1. si discutete pure , ma rciordasìte che rappresentate a pieno titolo il nulla dell’ultima città d’Italia. Posto ampiamente meritato

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  2. si discutete pure , ma rciordasìte che rappresentate a pieno titolo il nulla dell’ultima città d’Italia. Posto ampiamente meritato

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  3. C’è ancora tanto eternit in particolare tegole, mentre serbatoi solo qualcuno abbandonato. Molti tubi di scarico in eternit. Molte antenne senza certificato di conformità, pochi impianti centralizzati, impianti di terra salvavita manco a partire da quelli condominiali, tanta gente che potrebbe o dovrebbe essere preposta al controllo comodamente seduta in ufficio o a passeggio e ottimi propositi per il futuro…

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  4. C’è ancora tanto eternit in particolare tegole, mentre serbatoi solo qualcuno abbandonato. Molti tubi di scarico in eternit. Molte antenne senza certificato di conformità, pochi impianti centralizzati, impianti di terra salvavita manco a partire da quelli condominiali, tanta gente che potrebbe o dovrebbe essere preposta al controllo comodamente seduta in ufficio o a passeggio e ottimi propositi per il futuro…

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  5. Anno Domini per Messina.
    Nel 2014 si “scoprono” tutti gli orrori edilizi e non nel centro città.
    E’ l’anno della svolta.
    Messina si allinea ad altre realtà, come Gubbio, per fare solo un esempio, dove nel centro storico le case debbono avere tutte lo stesso rivestimento esterno ed i tetti lo stesso tipo di tegola, per forma, misura e colore.
    Da più di vent’anni però!!!!

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  6. Anno Domini per Messina.
    Nel 2014 si “scoprono” tutti gli orrori edilizi e non nel centro città.
    E’ l’anno della svolta.
    Messina si allinea ad altre realtà, come Gubbio, per fare solo un esempio, dove nel centro storico le case debbono avere tutte lo stesso rivestimento esterno ed i tetti lo stesso tipo di tegola, per forma, misura e colore.
    Da più di vent’anni però!!!!

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  7. messinarinasci 18 Aprile 2014 12:59

    Finalmente qualcosa si muove, è vergognoso come sono gestiti li spazi dagli esercenti nel centro storico, piazze larghe 10 metri che si riducono a 2 per la presenza di gazebi enormi, brutti e tutti diversi. Bar che chiudono lo spazio a loro disposizione con piante che restano lì presenti anche quando l’esercizio è chiuso. La piazzetta proprio accanto la chiesa dei Catalani ad esempio vede il suo spazio centrale completamente chiuso da piante e il passaggio padonale ridotto a pochi metri lateralmente. La colpa come al solito non può essere solo di chi non rispetta le regole ma di chi non vigila. Speriamo che l’interessamento della Soprintendenza possa ristabilire quel decoro che il nostro centro merita.

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  8. messinarinasci 18 Aprile 2014 12:59

    Finalmente qualcosa si muove, è vergognoso come sono gestiti li spazi dagli esercenti nel centro storico, piazze larghe 10 metri che si riducono a 2 per la presenza di gazebi enormi, brutti e tutti diversi. Bar che chiudono lo spazio a loro disposizione con piante che restano lì presenti anche quando l’esercizio è chiuso. La piazzetta proprio accanto la chiesa dei Catalani ad esempio vede il suo spazio centrale completamente chiuso da piante e il passaggio padonale ridotto a pochi metri lateralmente. La colpa come al solito non può essere solo di chi non rispetta le regole ma di chi non vigila. Speriamo che l’interessamento della Soprintendenza possa ristabilire quel decoro che il nostro centro merita.

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  9. anarchia?? allora ve bene no??

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  10. anarchia?? allora ve bene no??

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  11. I tecnici della Soprintendenza, ricordo ai BENI CULTURALI e AMBIENTALI, sono stati i peggiori nemici dei prospetti architettonici dei nostri palazzi e monumenti storici. Per anni ho pubblicato, attraverso i miei link, foto che gridino vendetta. Peccato che IMAGESHACK, il sito di image hosting utilizzato per caricare immagini, non sia più funzionante, altrimenti vi avrei proposto degli ORRORI architettonici, passati nel silenzio assenso di questa Soprintendenza, altro organismo periferico INUTILE, visto lo stato pietoso del nostro centro storico.

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  12. I tecnici della Soprintendenza, ricordo ai BENI CULTURALI e AMBIENTALI, sono stati i peggiori nemici dei prospetti architettonici dei nostri palazzi e monumenti storici. Per anni ho pubblicato, attraverso i miei link, foto che gridino vendetta. Peccato che IMAGESHACK, il sito di image hosting utilizzato per caricare immagini, non sia più funzionante, altrimenti vi avrei proposto degli ORRORI architettonici, passati nel silenzio assenso di questa Soprintendenza, altro organismo periferico INUTILE, visto lo stato pietoso del nostro centro storico.

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  13. L’ironia di NAPOLEONE mi sollecita a completare il commento di prima con una domanda, questa si senza velata ironia. Chi era di mentalità più anarchica degli uomini, che nei secoli abbiano dato mandato di disegnare le bellezze architettoniche, orgogliosamente diverse fra di loro, di cui come italiani siamo indegni eredi, anche per colpa di questo carrozzone inutile, dal freddo nome burocratico, SOPRINTENDENZA?

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  14. L’ironia di NAPOLEONE mi sollecita a completare il commento di prima con una domanda, questa si senza velata ironia. Chi era di mentalità più anarchica degli uomini, che nei secoli abbiano dato mandato di disegnare le bellezze architettoniche, orgogliosamente diverse fra di loro, di cui come italiani siamo indegni eredi, anche per colpa di questo carrozzone inutile, dal freddo nome burocratico, SOPRINTENDENZA?

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  15. Caro NAPOLEONE,non dobiamo confondere l’ANARCHICO,che generi bellezza architettonica o bellezza dei sentimenti,con l’INDIVIDUO sopraffattore del CITTADINO,che deturpi,ad esempio un prospetto, con il silenzio assenso della SOPRINTENDENZA.Cito a mente Tocqueville,il grande pensatore liberale,quando sostiene che il CITTADINO debba comportarsi come tale,assoggettando a favore della comunità in cui vive,la sua condizione di INDIVIDUO.Il CITTADINO ha la consapevolezza di appartenere alla comunità,di agire socialmente nell’interesse generale,mentre l’INDIVIDUO è mosso dall’egoismo,l’unico obiettivo è il proprio benessere,la propria utilità,se coincide con quello della comunità,va bene, altrimenti va bene lo stesso.Ho sostenuto e sostengo RENATO ACCORINTI perchè è un CITTADINO,che abbia per famiglia la comunità messinese,è il sindaco di cui abbiamo bisogno per liberarci,una volta per sempre,di chi fa prevalere l’istinto animalesco a quello umano,di chi corre ad agguantare la preda, cioè la COSA pubblica,con i risultati sotto gli occhi di tutti. E’ un lavoro duro dai tempi incerti,l’opposizione al cambiamento è forte.Noi di TempoStretto possiamo contribuire informando e informandoci.Negli anni ottanta,in quel sobborgo di Londra,in cui ho vissuto per quasi un anno,mi meravigliai di quella signora avanti negli anni,intenta a lavare accuratamente il marciapiedi, già pulito da operatori ecologici molto efficaci,quella londinese era una CITTADINA,pensava di tenere pulita la propria casa se prima non contribuiva a tenere pulito il marciapiedi antistante la propria abitazione.Mi ha dato una lezione dal vivo di educazione civica.

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  16. Caro NAPOLEONE,non dobiamo confondere l’ANARCHICO,che generi bellezza architettonica o bellezza dei sentimenti,con l’INDIVIDUO sopraffattore del CITTADINO,che deturpi,ad esempio un prospetto, con il silenzio assenso della SOPRINTENDENZA.Cito a mente Tocqueville,il grande pensatore liberale,quando sostiene che il CITTADINO debba comportarsi come tale,assoggettando a favore della comunità in cui vive,la sua condizione di INDIVIDUO.Il CITTADINO ha la consapevolezza di appartenere alla comunità,di agire socialmente nell’interesse generale,mentre l’INDIVIDUO è mosso dall’egoismo,l’unico obiettivo è il proprio benessere,la propria utilità,se coincide con quello della comunità,va bene, altrimenti va bene lo stesso.Ho sostenuto e sostengo RENATO ACCORINTI perchè è un CITTADINO,che abbia per famiglia la comunità messinese,è il sindaco di cui abbiamo bisogno per liberarci,una volta per sempre,di chi fa prevalere l’istinto animalesco a quello umano,di chi corre ad agguantare la preda, cioè la COSA pubblica,con i risultati sotto gli occhi di tutti. E’ un lavoro duro dai tempi incerti,l’opposizione al cambiamento è forte.Noi di TempoStretto possiamo contribuire informando e informandoci.Negli anni ottanta,in quel sobborgo di Londra,in cui ho vissuto per quasi un anno,mi meravigliai di quella signora avanti negli anni,intenta a lavare accuratamente il marciapiedi, già pulito da operatori ecologici molto efficaci,quella londinese era una CITTADINA,pensava di tenere pulita la propria casa se prima non contribuiva a tenere pulito il marciapiedi antistante la propria abitazione.Mi ha dato una lezione dal vivo di educazione civica.

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  17. Premesso che concordo col tuo pensiero sulla Soprintendenza , ti ricordo, che Accorinti ha 60 anni, non 2, dove è vissuto sin’ora?? Chi ha votato??Anche lui fa parte ed ha alimentato nel bene e nel male, quella comunità –anarchica-,che ci ha portati al disastro

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  18. Premesso che concordo col tuo pensiero sulla Soprintendenza , ti ricordo, che Accorinti ha 60 anni, non 2, dove è vissuto sin’ora?? Chi ha votato??Anche lui fa parte ed ha alimentato nel bene e nel male, quella comunità –anarchica-,che ci ha portati al disastro

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  19. Napoleone di dove sei??Emerge questo astio, un odio per Messina ed i messinesi….che avra’ un motivo’…..tanti messinesi sono onesti, per bene…?non meritiamo senza alcuna spiegazione odio e rancore….magari per campanilismo o forse hai subito un torto da un messinese…in questo caso non puoi odiare centinaia di migliaia di persone perché un loro concittadino ti ha fatto un torto….facci capire….esprimi solo odio, rancore….sembri Hitler con gli ebrei….sei “Napoleone”….con i messinesi….comunque non e’ Messina l’ultima città’ d’Italia…..ma Catania….vedi il dossier il “Sole24ore”……ed altri….concordi…..ma tu e la tua follia anti messinese…..sfrutti il poco amore espresso per la città’ da alcuni commenti che fanno diventare dramma qualsiasi fatto di cronaca comune in tutte le grandi città’ italiane…per sputare odio sulla città’ e sui messinesi.
    Il centro storico di Messina e’ cresciuto negli ultimi 20 anni in modo disomogeneo ma per offrire immediatamente servizi ai cittadini….Ben venga finalmente una regolamentazione…-..ma non facciamo condanne e piagnistei…..cerchiamo tutti di. sfruttare al meglio le enormi potenzialità’ del centro storico di Messina…….

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  20. Napoleone di dove sei??Emerge questo astio, un odio per Messina ed i messinesi….che avra’ un motivo’…..tanti messinesi sono onesti, per bene…?non meritiamo senza alcuna spiegazione odio e rancore….magari per campanilismo o forse hai subito un torto da un messinese…in questo caso non puoi odiare centinaia di migliaia di persone perché un loro concittadino ti ha fatto un torto….facci capire….esprimi solo odio, rancore….sembri Hitler con gli ebrei….sei “Napoleone”….con i messinesi….comunque non e’ Messina l’ultima città’ d’Italia…..ma Catania….vedi il dossier il “Sole24ore”……ed altri….concordi…..ma tu e la tua follia anti messinese…..sfrutti il poco amore espresso per la città’ da alcuni commenti che fanno diventare dramma qualsiasi fatto di cronaca comune in tutte le grandi città’ italiane…per sputare odio sulla città’ e sui messinesi.
    Il centro storico di Messina e’ cresciuto negli ultimi 20 anni in modo disomogeneo ma per offrire immediatamente servizi ai cittadini….Ben venga finalmente una regolamentazione…-..ma non facciamo condanne e piagnistei…..cerchiamo tutti di. sfruttare al meglio le enormi potenzialità’ del centro storico di Messina…….

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  21. Negli anni ottanta sulla riviera messinese abitualmente le donne pulivano il marciapiede e lo spazio antistante l’abitazione…chi ha la casa singola forse continua questa tradizione…..ma i tanti condomini che sono sorti nel tempo sono abitati da gente proveniente da ogni luogo che litigano, non rispettano nulla…..e gli addetti alle pulizie non vanno oltre l’interno del condominio…..succede a Messina….ma anche a Roma, Napoli, Milano, Torino, Firenze, Bologna….etc….etc…

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  22. Negli anni ottanta sulla riviera messinese abitualmente le donne pulivano il marciapiede e lo spazio antistante l’abitazione…chi ha la casa singola forse continua questa tradizione…..ma i tanti condomini che sono sorti nel tempo sono abitati da gente proveniente da ogni luogo che litigano, non rispettano nulla…..e gli addetti alle pulizie non vanno oltre l’interno del condominio…..succede a Messina….ma anche a Roma, Napoli, Milano, Torino, Firenze, Bologna….etc….etc…

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  23. Ovviamente succederà’ anche a Londra….ci manco da 20 anni…..sara’ cambiata o forse e sempre la vecchia city….,,vecchia e moderna….tradizione e novità’ ….chissà’?

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  24. Ovviamente succederà’ anche a Londra….ci manco da 20 anni…..sara’ cambiata o forse e sempre la vecchia city….,,vecchia e moderna….tradizione e novità’ ….chissà’?

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