I fondi perduti e quelli da non perdere, i progetti Pinqua e la rigenerazione urbana, il flop negli acquisti comunali delle case. I temi non mancano
MESSINA – I temi caldi non mancano in città. Il risanamento, la rigenerazione urbana, la necessità di non perdere fondi Pinqua e altri finanziamenti: si tratta di nodi cruciali per Messina. E l’amministrazione comunale deve agire in sinergia con la Regione siciliana, il governo e i parlamentari nazionali e regionali per affrontare questi nodi. Non ci si può fermare alle polemiche ma trovare soluzioni. Non smetteremo mai di scrivere che serve una visione politica sulla Messina del futuro. Il risanamento non è solo abbattere baracche ma prevedere un’altra città, senza casermoni. Al contrario, integrando le nuove abitazioni, solo quelle indispensabili, con l’acquisto di alloggi per l’edilizia residenziale pubblica. Il tutto in un’idea di città con tanto verde, sempre meno auto ma servizi efficienti in sostituzione della “dittatura della macchina”. Con la rigenerazione di spazi oggi negati. E una riqualificazione necessaria di un tessuto urbano degradato.
Un degrado che investe l’enorme questione sociale a Messina e al sud che il governo nazionale non vuole vedere. E intanto, per rimediare parzialmente, la Giunta Schifani trova palliativi come il decreto povertà. In questo contesto cittadino, nel quale i progetti non mancano ma anche le lentezze e i ritardi, e i rischi di perdere fondi, ci vorrano decenni per invertire la rotta. Ma una visione armonica sociale, culturale, politica può aiutare ad accelerare i processi. La città deve trovare la sua vocazione e valorizzare i mezzi a disposizione per farla uscire da un clima misto di depressione e assenza di speranze, nonostante non manchino le potenzialità.
Dall’incubo di perdere fondi ai ritardi nell’acquisto di case per l’Erp
Preoccupa l’incubo di perdere fondi, dai 127 mln ai 44 del Pon Metro, e i tempi stretti del Pnrr per il Piano innovativo nazionale per la qualità dell’abitare a Fondo Fucile e Bisconte (nella foto un progetto di costruzione con il Pinqua). La scadenza è il marzo 2026. Ed è bene che l’amministrazione faccia chiarezza e investa al meglio la programmazione. Nello stesso tempo, preoccupa l’enorme ritardo nell’acquisto di case per l’edilizia residenziale pubblica (Erp). Il nuovo bando di Patrimonio Messina Spa e quello per gli alloggi popolari devono essere l’inizio di un cambiamento di rotta radicale. Ma bisogna fare in fretta.
Il futuro è un’ipotesi ma va costruito reggendosi su un solido presente in termini di idee e programmazione.
