60 giorni di tempo per il trasloco delle famiglie e il nodo dei 5 occupanti abusivi. Entro fine mese al via i lavori anche in via Quinto Ennio e Rione Ariella
di Silvia De Domenico e Marco Ipsale
Undici nuove case popolari ad altrettante famiglie residenti in via Taormina. Stamattina l’assegnazione, fondamentale per liberare un altro tratto della prima fila delle baracche.
Le chiavi sono state consegnate a Palazzo Zanca dal sindaco di Messina Federico Basile, dal sub commissario al risanamento, Santi Trovato, e dal presidente di ArisMe, Fabrizio Gemelli.
Demolizioni a rilento e il “balletto di numeri”
Le 11 famiglie sono le ultime aventi diritto residenti nel tratto di via Taormina coinvolto dalle operazioni, iniziate la settimana scorsa e concentrate sulle baracche adiacenti all’area già colpita dall’incendio di marzo.
Da definire il numero di baracche da abbattere. Ne sono state demolite (o sono in fase di completamento) una decina. Ma i lavori si fermeranno perché per completare la “prima fila” mancano all’appello le 11 baracche che erano abitate dalle 11 famiglie a cui sono state consegnate le chiavi oggi più 5 baracche abitate da 5 famiglie considerate occupanti abusive.
Per i primi, i termini per il trasloco sono di 60 giorni: dovranno completare i nuovi allacciamenti e rendere la vecchia baracca inagibile prima che la demolizione possa riprendere.
Il nodo degli abusivi
La Struttura Commissariale sta gestendo la situazione di cinque famiglie abusive ma la risoluzione del nodo non sarà semplice. L’unica famiglia che potrebbe ottenere una deroga è quella con un figlio disabile. Per gli altri è tutto da vedere. La demolizione della prima fila di via Taormina non potrà essere completata finché non sarà trovata una sistemazione (o un allontanamento forzato) per queste famiglie.
I prossimi obiettivi: Via Quinto Ennio e Rione Ariella
Risolti, intanto, i problemi burocratici e logistici che avevano bloccato l’avvio dei lavori in altre due zone. Le ruspe dovrebbero entrare in azione la prossima settimana sia in via Quinto Ennio sia al rione Ariella. Qui, in via del Proto, a Fondo Pugliatti, una baracca rimasta in piedi dopo l’incendio del febbraio 2024 sarebbe ancora abitata, secondo la Struttura Commissariale da un abusivo, altra questione da risolvere rapidamente.





Dimenticate la consigliera Manganaro che è sempre attiva all’Arisme e sempre presente per aiutare chi ha bisogno insieme al presidente e direttore generale.
Date a Cesare quello che è di Cesare disse Gesù.
Il vostro nobile giornale sempre attento a tutto però oggi distratto.
Naturalmente tutto gratis alla faccia di chi negli ultimi 50anni ha lavaorato fatto muti e prestiti per la prima casa. Grazie
Difetto di comunicazione?
Vorrei che il comune mensilmente pubblicasse gli elenchi di quanti non pagano gli affitti di queste case.
Vi preavviso, nel 2026 partiranno gli sfratti chi non paga va fuori .
I cittadini fanno sacrifici e chi ha case popolari (con prezzi fermi per una legge nazionale )devono pagare o vanno fuori.
Non partono ora le citazioni solo nel rispetto del Natale.
Nel 2026 linea dura con chi non paga .