Il presidente di Messina 3S scrive ad Asp e Comune sullo spostamento nel parcheggio di via Catania. L'assessore replica: "Massima vigilanza"
MESSINA – “Rischi per la salute pubblica a seguito del trasferimento del mercato Vascone”. Gaetano Sciacca, presidente del comitato “Messina 3S”, scrive a sindaco, Asp Messina e presidente della III Municipalità. L’ingegnere intende porre l’attenzione sulle “condizioni del trasferimento degli esercenti del Vascone nell’area di parcheggio di interscambio a seguito dei prossimi lavori di riqualificazione del mercato”.
“Il trasferimento del mercato Vascone di via Catania – scrive Sciacca – non poteva che aggravare una situazione già critica per la zona, soprattutto considerando la discutibile scelta dell’amministrazione di destinare arterie stradali fondamentali a parcheggi d’interscambio, come già accaduto in altre parti della città. Era un problema prevedibile e ben noto. Ieri mattina – continua Sciacca a nome del comitato – ci siamo recati nella nuova area destinata al mercato Vascone e, con grande sorpresa, abbiamo trovato tutto chiuso. Il motivo? Numerose problematiche irrisolte che chi di dovere avrebbe dovuto affrontare prima di mettere i commercianti in difficoltà. Commercianti, che si ricorda, essere costretti a lasciare il loro posto, e ritrovarsi in mezzo a una strada, nonostante si alzino ogni mattina alle tre per lavorare. Hanno dovuto arrangiarsi con soluzioni improvvisate pur di continuare, con impegno e dedizione, a offrire la loro merce alla cittadinanza nel miglior modo possibile”.
“Perché non si è scelto un altro luogo?”
Insiste l’ingegnere: “Perché non si è scelto un altro luogo? Ad esempio uno dei luoghi che avrebbe potuto essere utilizzato come area per l’ubicazione del mercato provvisorio del Vascone è lo Zir, che dispone di ampi spazi, parcheggi e cabine elettriche. Inoltre, sempre nella medesima area, ci sono spazi chiusi che, sin da quando si è deciso di ristrutturare il Vascone, avrebbero potuto essere bonificati e resi fruibili anche se temporaneamente”.
“E tra le problematiche riscontrate si segnalano:
- Allacci elettrici inesistenti.
- Mancanza di bagni chimici: dove dovrebbero recarsi gli operatori del mercato?
- Problemi di drenaggio: siamo a marzo, e se dovesse piovere? La strada di via Catania non
dispone di un adeguato sistema di deflusso per le acque piovane, con il rischio che tutto si
riversi verso Villa Dante. - Condizioni climatiche avverse: d’estate, con il caldo, la merce rischia di deteriorarsi
rapidamente, con possibili conseguenze per la salute pubblica. L’Asp di Messina ha
verificato le condizioni igienico-sanitarie prima di dare il via libera alla vendita di
prodotti facilmente deperibili? - Celle frigorifere insufficienti: alcune ci sono, ma non per tutti gli operatori. Come ha potuto
l’Asp concedere le autorizzazioni in queste condizioni? - Perché non si è verificato tutto prima di autorizzare l’apertura di circa 60 operatori? Il Comune aveva il dovere di vigilare.
- Ad avviso di chi scrive, ci sono seri rischi per la salute pubblica. Con l’aumento delle temperature, il pesce necessita di ghiaccio costante e la carne di un’adeguata refrigerazione: chi controllerà che queste condizioni siano rispettate?
- È fondamentale richiamare alle proprie responsabilità l’Asp e il Comune, essendo in particolare quest’ultimo lo stesso ente che emana le normative locali”.

Finocchiaro: “Massima vigilanza da Asp e Comune”
All’ingegnere Sciacca risponde l’assessore con delega al Commercio Massimo Finocchiaro: “Da parte di Asp, Comune e Nas (Nuclei antisofisticazioni e sanità dell’Arma) ci sarà massima vigilanza. Vorrei precisare che tutte le scelte sono state concordate con gli operatori. Nel momento in cui occorreva chiudere il Vascone, per i lavori di manutenzione straordinaria, con il sindaco, si è deciso di venire incontro a questi commercianti e si è trovata, insieme, questa soluzione. In questi giorni stiamo affrontando tutti i problemi per correre ai ripari e rimediare agli inevitabili disagi legati a una soluzione temporanea. L’assenza di luce è stata un imprevisto che, con un’azione congiunta tra Comune ed Enel, è in fase di risoluzione. In 48 ore, con nuovi contratti firmati dagli operatori, ogni aspetto sarà risolto. Ricordo che lunedì sera il sindaco ha dialogato con il dirigente generale dell’Enel proprio per superare ogni ostacolo”.
“Non è una delocalizzazione ma un affidamento all’ambulantato per un periodo”
Aggiunge l’assessore: “Al Vascone c’erano solo due bagni. Allo stato attuale, a parte i sei bagni del vicino Gran Camposanto, una volta fatta la gara, entro pochi giorni ci saranno quattro bagni chimici. La ditta si occuperà della dinfestazione e dello scarico. Ci sono sei fontanelle e abbiamo valutato, sempre insieme con gli operatori, di metterne altre sei lato villa Dante. Si tratta di un work in progress, di un lavoro in corso d’opera nei primi giorni d’assestamento. Ma vorrei chiarire che non è una delocalizzazione. Operazione che avrebbe richiesto la realizzazione d’infrastrutture e anni per poter essere realizzata. Al contrario, è un affidamento all’ambulantato per un periodo, fino alla fine dei lavori. E ogni operatore si è fatto, in autonomia, il proprio box. Tutto deve essere e sarà a norma”.

Tutti bello.
Ma queste cose che dice l’assessore, non dovevano essere fatte prima ? Perché così i commercianti perdono giorni di lavoro ed entrate.
Pare che ogni cosa fatta in città, sia un po’ raffazzonata. Prima fanno e poi aggiustano.
C’è sempre un errore, anche se tutto programmato da mesi.
Se questa è l’amministrazione del fare, non è granché. Sarà del fare, ma un po’ malino…
Molto male
Se si vogliono agevolare i mercatali e i clienti dovrebbe essere data la possibilità di sostare gratuitamente, magari con disco orario, nel parcheggio sottostante solo la mattinata nelle stesse modalità in cui ciò è consentito nel parcheggio sotto il mercato Zaera.