L'ingegnere: "Sarei un Don Chisciotte se volessi fare il sindaco nell'attuale sistema politico. Solo amore per la città"
MESSINA – Riceviamo e pubblichiamo una precisazione dell’ingegnere Gaetano Sciacca, presidente del comitato “Messina 3 S”.
“In merito all‘articolo di Tempostretto riguardo alla mia partecipazione a una sorta di percorso politico, finalizzato alla candidatura a primo cittadino, ritengo doveroso precisare quanto segue. Il mio impegno per la città è un atto naturale, considerato che ho sempre svolto i miei ruoli istituzionali pensando al supremo bene comune, mosso esclusivamente da un amore sviscerato per Messina. Andando nel merito dell’articolo, sono fermamente convinto che sia un errore pensare che attraverso un’azione civica, ancorché motivata e legittimata, ci si possa cimentare in una competizione elettorale, contrastando con efficacia il forte consociativismo basato su accordi trasversali, fra partiti e/o correnti politiche, per la spartizione del potere tra forze di maggioranza e opposizione. Sperare che persone di buona volontà possano da sole scalfire e scardinare un sistema basato soprattutto sul bisogno e sulla clientela, rimane purtroppo una folle illusione”.
Continua Sciacca: “Sono altresì consapevole che l’auspicato cambiamento passi dalla partecipazione consapevole dei cittadini, ma anche dal coinvolgimento delle forze politiche. Pur continuando nel mio impegno costruttivo, non sono pertanto disponibile a giocare il ruolo di Don Chisciotte. Vorrei quindi rassicurare Tempostretto che le iniziative realizzate attraverso il comitato Messina 3S sono volte a stigmatizzare e denunciare le varie attività che quest’amministrazione sta portando avanti in modo sbagliato e dannoso, recando enormi disagi alla cittadinanza. Certamente, oltre alla contestazione, vengono offerte puntuali soluzioni alternative: questo è il mio unico interesse”.
Una breve risposta
Intanto, ringrazio l’ingegnere Sciacca per il suo contributo e preciso che Tempostretto non ha bisogno di alcuna rassicurazione sulla sua non candidatura. L’articolo segnalava semplicemente un movimento di tre figure significative in città, rilevando che si collocano su posizione antitetiche a quelle dell’amministrazione comunale. E ci si soffermava sulle tre personalità e sui possibili effetti nelle future amministrative.
Di movimenti e prese di posizione si ha bisogno in una città che tende alla sonnolenza civica e politica. Ne ha bisogno l’amministrazione comunale, tentata dal respingere ogni critica come una lesa maestà. E ne hanno bisogno i partiti di maggioranza e opposizione, cose presi, spesso, da dinamiche autoreferenziali. Poi, anche nel merito di ogni azione civica a volte le prese di posizione possono essere condivisibili. E altre volte. Ma anche questo fa parte di un processo democratico a Messina, e non solo, da rivitalizzare.
