La mensa di Sant'Antonio chiude per tre giorni. Appello alla cittadinanza

La mensa di Sant’Antonio chiude per tre giorni. Appello alla cittadinanza

Claudio Panebianco

La mensa di Sant’Antonio chiude per tre giorni. Appello alla cittadinanza

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giovedì 14 Agosto 2014 - 10:21

Le consigliere comunali Daniela Faranda e Giovanna Crifò lanciano un appello ai cittadini messinesi, in particolare ai ristoratori, perché si possa garantire il servizio alle circa 500 persone che quotidianamente affollano la mensa e che, per tre giorni, il 14,15 e16 agosto, non potranno farlo

La povertà è uno dei mali della società più diffuso al mondo. Secondo una ricerca scientifica condotta nel 2013, se l’essere a corto di denaro presentasse dei sintomi mortali, la popolazione globale sarebbe stata già ridotta ai minimi termini in pochissimi secoli, posto il fatto che potrebbe bastare uno scivolone economico o una scelta commerciale sbagliata per ritrovarsi “al verde”.

Aiutare chi purtroppo deve combattere ogni giorno con una situazione difficile diventa quindi quasi un dovere, ed a Messina da anni la Mensa di S. Antonio fornisce, al giorno, circa 500 pasti gratuiti a chiunque bussi alla sua porta. Il servizio è ovviamente vitale per i messinesi che non possono permettersi, il più delle volte, neanche un pranzo o una cena decente. Di conseguenza, i tre giorni di chiusura, prevista fino a sabato 16 o forse anche fino a domenica 17 Agosto per lavori di ristrutturazione dello stabile, bloccheranno l’intero apparato, creando per i cittadini in crisi un problema enorme. A tal proposito, le Consigliere Comunali Daniela Faranda e Giovanna Crifò, rispettivamente in quota Ncd e Fi, hanno chiesto che venga trovata una sede provvisoria per ovviare alle 72 ore in cui i bisognosi non avrebbero un pasto garantito.

Faranda e Crifò, avendo già cercato uno stabile provvisorio ma, non avendo trovato un luogo dove trasferire il servizio, chiedono quindi che la cittadinanza si attivi affinchè l’ostacolo venga abbattutto e centinaia di messinesi possano avere almeno un pasto al giorno. “Più che un appello alle istituzioni”, dichiara Daniela Faranda, “Quello che facciamo è un appello al buon cuore delle persone. Abbiamo cercato una struttura dove poter spostare l’apparato, ma non siamo riusciti a trovare un luogo adatto o disponibile, nonostante le vie percorse siano state diverse. Chiediamo quindi un aiuto alla cittadinanza, soprattutto ai ristoratori, in modo tale che possano eventualmente offrire un pasto a chi ne ha davvero bisogno.”

(Claudio Panebianco)

4 commenti

  1. invece di “appellarsi” che le consigliere meditino sulla loro produttività e su quella dei loro colleghi.

    magari si accorgeranno che forse prendono dai contribuenti ogni mese 1.500 euro circa ciascuno di troppo rispetto all’effettivo operato.

    1.500×40 sono 60.000 euro peri il solo mese di agosto.

    60.000:500 fanno 120 euro per persona in difficoltà. dunque 40 euro giorno per ciascun povero nei tre giorni di chiusura della mensa.

    penso che in dialetto si potrebbe dire “a voglia i fari”.

    e non parliamo della giunta. e non parliamo dei premi di produttività dei dirigenti basati sul nulla.

    altro che rivoluzione dal basso. prima o poi la rivoluzione in questa città ci sarà, ma è diversa da quella che si immaginano alcune persone.

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  2. invece di “appellarsi” che le consigliere meditino sulla loro produttività e su quella dei loro colleghi.

    magari si accorgeranno che forse prendono dai contribuenti ogni mese 1.500 euro circa ciascuno di troppo rispetto all’effettivo operato.

    1.500×40 sono 60.000 euro peri il solo mese di agosto.

    60.000:500 fanno 120 euro per persona in difficoltà. dunque 40 euro giorno per ciascun povero nei tre giorni di chiusura della mensa.

    penso che in dialetto si potrebbe dire “a voglia i fari”.

    e non parliamo della giunta. e non parliamo dei premi di produttività dei dirigenti basati sul nulla.

    altro che rivoluzione dal basso. prima o poi la rivoluzione in questa città ci sarà, ma è diversa da quella che si immaginano alcune persone.

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  3. comincino i politici a dare il buon esempio concreto. Gli appelli li sanno fare tutti

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  4. comincino i politici a dare il buon esempio concreto. Gli appelli li sanno fare tutti

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