“Ritorno all’Isola che non c’è”: Centro Danza sale sul palco.

“Ritorno all’Isola che non c’è”: Centro Danza sale sul palco.

Emanuela Giorgianni

“Ritorno all’Isola che non c’è”: Centro Danza sale sul palco.

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domenica 07 Luglio 2019 - 08:07

Uno spettacolo d’alto livello. Il saggio di fine anno della scuola Centro Danza di Genny Ruggeri, al Teatro Vittorio Emanuele, il 6 e il 7 luglio.

“Ritorno all’Isola che non c’è. Alla ricerca di un pensiero felice”: tanti pensieri felici sono in arrivo con il saggio di fine anno della scuola Centro Danza di Genny Ruggeri, in scena al Teatro Vittorio Emanuele, il 6 e il 7 luglio. E non solo perché i giovani danzatori della scuola portano in scena i pensieri felici di un Peter Pan rivisitato, tratto e ispirato dal film Hook – Capitan Uncino, ma perché il loro entusiasmo, la loro voglia di danzare, divertendosi, stando bene e facendo stare bene chi li guarda, è travolgente.

Dai piccolissimi ai più grandi, tutto è studiato nei dettagli, la cura minuziosa per le coreografie, che variano dal classico al contemporaneo, fino all’hip hop; ma anche le musiche, i costumi, le luci, le scenografie.

Uno spettacolo di passione e professionalità, dopo un anno intenso di lavoro e infinite prove. Ma quando si lavora con così tanta dedizione i risultati non possono che essere eccellenti, grazie all’impegno e al talento di tutti gli allievi, della direttrice artistica Genny Ruggeri e dei suoi insegnanti Danilo Anzalone, Valentina Arena, Martina Basile.

È la storia di un Peter Pan completamente diverso che, per amore, ha deciso di crescere e dire addio a tutti i suoi ricordi, finendo, però, per diventare un mite avvocato, non curante del suo passato e totalmente assente per la sua famiglia, in una frenetica Londra che apre il primo scenario del saggio. Il rapimento dei due suoi figli da parte di un misterioso Uncino lo catapulta in un mondo che pian piano si rivela più familiare di quanto pensasse. Un mondo dove gli incontri con Trilly, i bimbi sperduti, Capitan Uncino, i suoi pirati e il coccodrillo, risvegliano in lui tutti gli ideali, i valori, la forza e il coraggio che sembrava aver perso per sempre, spingendolo a voler cambiare le sorti della propria vita, migliorare, essere un uomo diverso o, piuttosto, tornare ad essere quello di un tempo. Ritrova l’amore, il suo cuore giovane e un po’ di polvere di fata che gli permetta di volare ancora. Una storia, come raccontano benissimo l’interpretazione dei ragazzi e i quadri creati, in cui gli eroi diventano umani ed i cattivi mostrano le loro fragilità, ogni ostacolo va superato e nessuna avventura va interrotta perché «Vivere. Vivere può essere un’avventura straordinaria». Così, infatti, si conclude lo spettacolo.

È il risultato di una sintesi perfetta tra talento, disciplina, sacrificio, passione e voglia di migliorarsi sempre. Donandosi del tutto ai suoi ragazzi, Genny Ruggeri ha formato giovani danzatori di grandissimo livello, collezionando successi e riconoscimenti.

Solo quest’anno, per esempio, Christian Corsi, protagonista del saggio, è stato preso nel corpo di ballo di Lelè il mafioso.it, insieme alle compagne Giovanna D’Arrigo e Sarah Maisano, e per l’Excelsior insieme a Ivana Gullì. È stato, poi, voluto dai migliori centri di formazione artistica d’Italia, e vincitore di svariate borse di studio, in particolar modo una del 100% per il Balletto di Roma insieme ad altri due allievi della scuola, Massimiliano Marciano e il piccolo Daniele D’Arrigo, scelto anche dalla scuola del Teatro dell’Opera.

Danilo Anzalone è stato voluto come insegnante in alcuni tra i più prestigiosi eventi di danza, Danza in fiera, Eventopeople, Tauriadance. E ancora la giovanissima Gaeta Merlino presa al DAF di Roma, Alessia Stracuzzi all’Opus di Firenze. E Ylenia Minniti presente, addirittura, nel corpo di ballo del tour di Claudio Baglioni e del festival di Sanremo.

I due tempi in cui i diversi corsi si alternano senza pace raccontano un vero romanzo di formazione danzato, in cui il protagonista cambia e si migliora coreografia dopo coreografia, si rende conto dei suoi errori, del tempo tolto alla famiglia, si confronta col sé adolescente e decide di dare una svolta alla sua esistenza. Momenti di vera arte e di forti emozioni riempiono il teatro pienissimo, trasportando il pubblico rapito sull’isola che non c’è, un mondo fatato di cui tutti avremmo bisogno.

E, partito facendo propri i toni scuri di una grigia Londra, Peter riscopre il colore di tutte le sue emozioni e il loro calore; a palesarlo sono i costumi stessi dei danzatori, da bianchi e neri diventano ricchi di caldi colori, a tal punto da riempire perfino Londra di sole.

Un grande lavoro di squadra che consegna al suo pubblico un messaggio importante. Come insegna l’esperienza di Peter, teniamo stretto almeno un pensiero felice, arma atta a scacciare paure e affanni, in modo tale da poter davvero spiccare il volo!

Insegnati e coreografi

Genny Ruggeri, Valentina Arena, Danilo Anzalone, Martina Basile.

Interpreti

Peter Pan adulto: Christian Corsi

Trilly: Giovanna D’Arrigo

Peter Pan adolescente: Massimiliano Marciano

Wendy: Claudia Cambria

Moira: Ivana Gullì

Giacomo Uncino: Mauro Giorgianni

Jack: Daniele D’Arrigo

Maggie: Maria Ciraolo

Coccodrillo: Sarah Maisano

Progetto Grafico: Noemi Crisà

Registrazione ed Effetti sonori: Davide Giuffrè



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