Riviera di Messina, dalla movida selvaggia all'estate perfetta: si può?

Riviera di Messina, dalla movida selvaggia all’estate perfetta: si può?

Alessandra Serio

Riviera di Messina, dalla movida selvaggia all’estate perfetta: si può?

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domenica 31 Luglio 2022 - 07:30

Un tavolo con i gestori dei locali e iniziative nei lidi e a scuola aiuterebbero a sostenere strumenti anti movida come l'ordinanza e i bus notturni

MESSINA – L’ordinanza del Comune arriverà tra qualche giorno, appena in tempo per limitare il picco della movida selvaggia agostana. Intanto i residenti della riviera nord di Messina vivono nell’incubo che arrivi il tramonto e che il litorale si trasformi in una ressa di musica ad altissimo volume per buona parte della notte, baccano, traffico impazzito. Un vero e proprio assedio per chi abita nell’ambita zona che va dall’Annunziata fino ai laghi di Ganzirri, dove il mattone raggiunge prezzi di mercato anche doppi rispetto al centro cittadino ma che rischia la svalutazione, se la situazione continua a peggiorare.

Una vera e propria Cenerentola la riviera: d’inverno un luogo incantevole per abitarci, d’estate vivibile fino ad una certa ora per trasformarsi, di sera, nel peggior incubo per chi ci abita. Eppure una serie di soluzioni per migliorare la situazione esistono.

L’inquinamento acustico e il grido di dolore degli abitanti

“A Messina, in zona nord, nelle località di Pace e Paradiso, per diversi giorni è stata misurata una media di 70 dB (A), corrispondenti ad una strada molto trafficata o ad un televisore a volume alto e con punte fino a 80 dB (A), cioè con solo 5 dB (A) in meno rispetto al valore del raggiungimento della soglia di pericolo.”, racconta la signora Buggè, unendosi alle tante lamentazioni arrivate al nostro giornale in queste settimane.

“Ci si gira e rigira nel letto, incapaci di prendere sonno, increduli nel constatare ciò che accade nell’apparente indifferenza di tutti, ballerini o no, urlanti o no.  Alle tre ci si ritrova con il dolce suono del mare, e la desolante constatazione del sonno amaramente perduto…“, scrive ancora sconsolata la lettrice, che racconta di bambini che non dormono e piangono per giorni, di animali spaventati dal chiasso e lancia la provocatoria proposta del ballo con le cuffie.

Trovare un equilibrio si può?

Chiedere ai giovani di essere meno giovani e limitare il chiasso e le scorazzate sulle due ruote forse è utopistico. Insegnare loro un poco di “buona educazione” no. Senza bisogno di lezioncine moralistiche, scuola e istituzioni potrebbero progettare incontri formativi tra le classi di sedici, diciassettenni, per raggiungere il doppio obiettivo di promuovere la sicurezza stradale e quel minimo di civiltà che basterebbe a mitigare il rumore selvaggio.

Anche chiedere ai gestori dei locali, reduci da due duri anni di pandemia, di limitare gli eventi è addirittura punitivo. Ma se l’ordinanza è uno strumento utilissimo, con i conseguenti attesi controlli, se il potenziamento delle linee dei bus navetta altrettanto opportuno, coinvolgere anche i gestori in una strategia più complessiva aiuterebbe ad ottenere risultati ancora più efficaci e duraturi.

Pensare ad un tavolo con le associazioni di categoria e/o i rappresentanti dei lidi per veicolare tutti questi strumenti non sembra una operazione che richieda uno spiegamento di forze politiche, governative e amministrative da guerra nucleare.

Progettare per esempio, anche in questo caso, alcuni eventi negli stessi lidi per pubblicizzare ancora più largamente i servizi di bus navetta e notturni, per esempio, potrebbe essere un altro strumento utile.

9 commenti

  1. bonanno giuseppe 31 Luglio 2022 08:19

    CERTAMENTE CON AMMINISTRAZIONI SERIE, CON SERVIZI ADEGUATI E CONTROLLI DALLA MUNICIPALE A TUTTE LE FORZE DELL ORDINE, NON CERTAMENTE A TARALLUCCI E VINO COME SI E’ FATTO FINO AD OGGI……………E POI QUELLE BARACCHE PER LIDI SIAMO SERI……..

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  2. ROSARIO FILLORAMO 31 Luglio 2022 10:16

    La gente deve avere la possibilità di potersi divertire, specialmente dopo anni di isolamento pandemico. Ma perchè non si riesce in questa città, al pari di altre, ad avere una progettualità, seria e costruttiva, anzichè dire di no ad ogni cosa, io non riesco a comprenderlo. Abbiamo Km di spiagge, alcune, da Mortelle in poi, di una bellezza sorprendente, spazi enormi. Al lido del Tirreno negli anni 70/80 si ballava, senza dare fastidio a nessuno, i lidi lavoravano tutti e senza problemi, c’era il cinema all’aperto, l’Arena Green Sky, che dava due proiezioni serali, sempre frequentatissimo, senza particolari problemi. Capisco la comodità di avere discoteche praticamente a ridosso della città ma non a scapito della collettività, con ambulanze bloccate nel traffico , inciviltà di gente che espelle i propri bisogni sull’uscio delle case , come le bestie, perchè quello sono, e con cittadini come i marittimi con turni di lavoro pesanti, dato il periodo, che non riescono a riposare e che le tasse le pagano tutto l’anno anzichè qualche mese. Mi piacerebbe che qualche amministratore mi desse le risposte che cerco, grazie anticipatamente.

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  3. Giuseppe Currò 31 Luglio 2022 11:15

    Guardando i vari cartelli che indicano la riserva di capo peloro ” dove la natura è protetta” e dove vengono elencati i vari divieti non so se ridere o piangere. Mai cartello fu così falso. Molto più serio rimuoverli. Il problema vero sono i controlli inesistenti. Non c’è nessuno che controlla e quelle rare volte che ci sono e fai notare qualche problema la risposta: non è di nostra competenza. Oppure come quella volta che gli è stato fatto notare che una macchina era in evidente divieto di sosta ci è stato risposto, dalla pattuglia di vigili, che il cartello era ” girato” quindi non potevano fare nulla. Alla nostra domanda: Allora sei io giro un cartello posso fare tutto ( esempio obbligo di svolta) la risposta è stata allucinante: ” certo basta non farsi vedere”

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  4. …MA PERCHE’ NON PRENDETE IN SERIA CONSIDERAZIONE CHE NON ESISTE SOLUZIONE AL PROBLEMA… DOVUNQUE (DOVUNQUE SIGNIFICA IN TUTTI I COMUNI DOVE SI E’ POSTO IL PROBLEMA) NON HANNO TROVATO LA SOLUZIONE, NE’ CON LE BUONE NE’ CON LE CATTIVE… A MERANO HANNO IL SINDACO HA MESSO IL LIMITE DI 60 dB… CHE E’ UN PELO PIU’ ALTO DI QUELLO CHE PREVEDE LA ZONIZZAZIONE ACUSTICA…. A MESSINA ESITE UN PIANO DI ZONIZZAZZIONE ACUSTICA ??? BENE FATELO RISPETTARE…

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  5. La musica ad alto volume si dovrebbe mettere solo se la struttura è molto distante dalle abitazioni altrimenti dopo le 22 andrebbe ridotta drasticamente. A Messina si è assistito alla trasformazione di lidi balneari a pseudo locali/discoteche serali senza averne i requisiti, a discapito dei cittadini che abitano sulla riviera. Divertimento si ma nel rispetto di tutti!

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  6. È inutile girare attorno al problema. Le strutture erano nate come LIDI e tali dovevano restare. Non si doveva dare la licenza di discoteca Punto. Basterebbe revocare le licenze e tutto finirebbe. Ma nessuno ha il coraggio di farlo a Messina, nel frattempo l’estate passa e ci vediamo l’anno prossimo. Povera Messina.

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  7. Sempre limitazioni ad una città che può vivere di turismo e divertimenti. Città di vecchi…. ma d’altronde in una città dove vanno via 1500 persone all’anno cosa può rimanere? i vecchi !! così quei pochi giovani che puntano su locali, divertimento e serate chiudono e se ne andranno via pure loro insieme ai loro dipendenti. Perfetto!!

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  8. Si è chiuso l’Autodromo per il modellismo, teatro dei mondiali, per il rumore diurno, durante le gare e le prove, assolutamente sopportabile. Riusciranno a far chiudere ogni attività. Il comune deve solo agevolare i nostri ragazzi a raggiungere località più tolleranti, con sconti e mezzi diretti verso altre città. Il fantomatico frastuono ed i rilevamenti sono stati effettuati in prossimità dei lidi. I palazzi, le case sono abbastanza lontane, la musica arriva in modo attenuato. Sarebbe interessante sapere tra decine di migliaia di abitanti lungo la riviera quanti si lamentano. Decine, centinaia, migliaia????solo alcuni????

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  9. Caro Enricop, I giovani vanno via perché non trovano lavoro, QUELLO VERO, ma forse a te questo non interessa. Nessuno dice che le discoteche non devono esistere, solo che vanno realizzate dove possibile, senza ledere i diritti sacrosanti altrui. A Messina, forse non lo sai, le discoteche sono sempre esistite, ricordo LA MACINA, era bellissima, altro che queste pseudo discoteche che altro non sono che baracche di legno. A proposito ma se aprissimo una discoteca sotto casa tua? Comodo no. Ciao caro Enricop.

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