Per salvare da un raro male incurabile la giovane pallavolista si è mobilitata l'intera riviera jonica. Le toccanti parole di mamma Anna alla sua "dolce creatura"

Roccalumera si ferma per l’ultimo saluto ad Angelica, la giovane di 18 anni volata in cielo lunedì in seguito ad una grave incurabile malattia. Il paese, l’intera riviera jonica hanno fatto l’impossibile per garantire le cure necessarie. Lo hanno fatto rimanendo al fianco della ragazza, capitano della locale squadra di pallavolo; al fianco dei fratelli e, soprattutto, di mamma Anna. Il sindaco ha proclamato per domani, mercoledì, il lutto cittadino per l’intera giornata “In segno di cordoglio e partecipazione”. Le bandiere sul balcone del Palazzo municipale, europea e nazionale, saranno esposte a mezz’asta. I concittadini e i titolari di attività commerciali sono stati invitati “a manifestare la loro partecipazione al lutto cittadino mediante la sospensione delle attività, in segno di raccoglimento e rispetto, durante lo svolgimento delle esequie”. I funerali saranno celebrati alle 16, 30 nella chiesa della Madonna della Catena. “L’intera comunità – spiega il sindaco Argiroffi – è rimasta profondamente colpita dalla prematura scomparsa della giovane ed ha seguito con apprensione e speranza le drammatiche fasi della malattia che l’ha colpita”. L’apprensione, i viaggi della speranza (dapprima al Nord, poi in Germania), la grande solidarietà della riviera jonica, le preghiere. E, purtroppo, il drammatico epilogo. Toccanti le parole di mamma Anna, indirizzate alla sua dolce creatura:

“Germogli di fato e bellezza / ad ogni alba che colora il cielo / così come in prezioso dono t’ebbi in un mattino freddo di marzo. Tu, pennelli di gioia l’aria che intreccia i tuoi lunghi capelli. Miele l’anima tua come nemmeno tu sai d’essere. Di fragole le tue labbra vestite e di pesca l’incarnato tuo sul cuscino di lino. Dormi dolce creatura. Di te scriverò ancora. Come farfalla torna sul fiore più bello. Di primavera in primavera sarò il tuo sole e tu il mio. E d’inverno il tuo manto sicuro ove non temerai nulla perché tu, tu sei tutto figlia mia”.

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