Rodia, residente scrive al Presidente Mattarella

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Pierluigi Siclari

Rodia, residente scrive al Presidente Mattarella

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domenica 06 Settembre 2020 - 08:30

Dalle lettere di Piraino traspare tanto sentimento che l’autore potrebbe essere il Florentino Ariza protagonista de "L’amore ai tempi del colera" di Gabriel García Márquez

A Rodia è nato e cresciuto, e di Rodia conosce sia ogni centimetro che la storia con la esse maiuscola. Antonio Piraino, che ha lavorato presso l’Ufficio Ragioneria del Comune di Messina dagli anni ’60 ai ’90, a partire dal 2014 ha iniziato a scrivere alle istituzioni per denunciare i problemi di viabilità del borgo.

A preoccupare Piraino, e numerosi altri tra residenti e villeggianti, sono le dimensioni della strada che permette di lasciare Rodia collegando il lungomare e la strada statale 113. Tale strada, detta “vinedda” nel borgo, è larga appena due metri e ottanta, e i pedoni, in caso di contestuale passaggio di automobili, sono costretti ad appiattirsi contro le pareti delle case. Naturalmente la situazione si complica ulteriormente per le carrozzelle, da un lato, e i mezzi pesanti dall’altro.

Rodia, scorcio della strada che collega il lungomare alla statale
Rodia, scorcio della strada che collega il lungomare alla statale

La soluzione proposta

Per risolvere il problema di viabilità di Rodia, Antonio Piraino chiede al Comune di verificare la legittimità dei cancelli dei vari complessi edificati a partire dagli anni ’80. Secondo l’uomo, infatti, con tali cancelli sono state privatizzate, in via di fatto, strade di diritto pubblico, che dovrebbe invece gestire il Comune”.

Risale al gennaio del 2014 la prima lettera di Piraino, indirizzata al Sindaco di Messina (all’epoca Renato Accorinti), al Prefetto e al Presidente della Regione Rosario Crocetta. Non avendo ottenuto risposta, nel corso degli anni ha scritto nuovamente, sia a Cateno De Luca che a Nello Musumeci, fino a rivolgersi direttamente al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Tra impegno civico e amore

Dalle lettere di Piraino, che per ovvi motivi di spazio non possiamo pubblicare integralmente, traspare tanto sentimento che l’autore potrebbe essere il Florentino Ariza protagonista de L’amore ai tempi del colera di Gabriel García Márquez.

Tra le questioni logistiche e amministrative, Piraino apre digressioni che vanno dal fascino dei tramonti (“credo che uguali se ne possano vedere al mondo, ma non più belli”) alla Rodia pre-anni ’70, quando si producevano ogni specie di agrumi e tanti altri frutti, che prendevano dal tepore del mare un sapore diverso dal solito, e il mare era tanto pescoso che le reti rischiavano di spezzarsi per il carico.

Rodia, un tramonto immortalato dalla spiaggia
Rodia, un tramonto immortalato dalla spiaggia

Piraino si spinge addirittura fino a più di un secolo e mezzo fa, citando il racconto dei propri nonni relativo al passaggio di Garibaldi e del suo esercito intento a spostarsi da Messina e Milazzo, dove avvenne la celebre battaglia del 1860, attraverso la costa.

Una lezione da tenere a mente

Possiamo immaginare che all’inizio della prossima estate la viabilità di Rodia non sarà cambiata. Pedoni, ciclisti e automobilisti probabilmente continueranno a dividersi i due metri e ottanta della strada chiamata “vinedda”.

Ma le lettere di Piraino, anche se continuassero a non ricevere risposta, ci ricordano che la tutela di tutti i luoghi del nostro territorio andrebbe svolta in ogni momento dell’anno, anche quando l’estate è lontana, e soprattutto andrebbe svolta da ognuno di noi.

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4 commenti

  1. Letterio Santisi 6 Settembre 2020 18:59

    Signor Antonio le chiedo scusa se mi permetto di scriverle in merito alla sua lettera indirizzata all’Illustrissimo presidente Mattarella (TEMPO PERSO)in tutti i luoghi che si è recato la frase ricorrente sempre la stessa (CI PENSO IO) si dimentica facilmente rientrato al quirinale.Forse –forse –forse –un miracolo di qualche santo nativo del posto.(ci credo poco) Sono fiducioso se questa lettera da lei scritta la reindirizza al seguenti parlamentari:-Presidente Conte –mago merlino–Zingaretti –il mago otelma–di maio –il mago silvan–.Per mancanza di tempo spazio mi fermo.Le auguro che le sue richieste vengano almeno in parte esaudite. Distinti saluti,

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  2. Si è rivolto a Mattarella ?!?!?!?!?!?!
    Ah, ah, ah, ah, ah, ah, ah, ah, ah, ah, ah!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  3. Non so se piangere o ridere……opterei per la seconda…..

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  4. io credo che bisogna piangere…. ad immaginarsi quello che potrebbe essere Rodia

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