Incendio alla scuola di Mili, chiuso il cerchio su tre ragazzini: volevano organizzare un pic-nic "scoppiettante"

Incendio alla scuola di Mili, chiuso il cerchio su tre ragazzini: volevano organizzare un pic-nic “scoppiettante”

Veronica Crocitti

Incendio alla scuola di Mili, chiuso il cerchio su tre ragazzini: volevano organizzare un pic-nic “scoppiettante”

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giovedì 14 Aprile 2016 - 09:45

Dalle indagini effettuate dai poliziotti è comunque emerso che anche in passato erano state registrate delle intrusioni nella scuola, ma mai dalle conseguenze così devastanti.

Volevano organizzare una “mangiata” tra amici, una cena diversa per salutarsi, per divertirsi. Uno di loro sarebbe partito a breve, e allora quale miglior posto per allestire ogni cosa se non all’interno della scuola elementare di Mili San Pietro? E’ questo quello che hanno raccontato ieri sera Luca, 12 anni, Alessandro, 16 anni, e Mario, 17 anni, (nomi di fantasia) ai poliziotti delle Volanti di Messina che, da quasi dodici ore, indagavano sull’incendio devastante alla scuola elementare di Mili.

I ragazzini hanno raccontato agli agenti il loro piano, tutto organizzato nei minimi dettagli. La scuola era il luogo ideale per allestire la cena, considerando che a quell’ora sarebbe stata deserta e che nessuno li avrebbe potuti sentire. Così, nel pomeriggio, Alessandro e Mario (i più grandi) hanno aiutato il piccolo e magrolino Luca a passare attraverso il lucernaio della porta, per poi aprire dall’interno. Una volta dentro, i tre hanno allora scelto l’aula, hanno spostato banchi e cattedre ed hanno formato un’unica tavolata. Per l’antipasto avevano anche pensato di racimolare le merendine che le maestre conservavano per i più piccoli negli armadi. Poi magari avrebbero comprato della pizza. In realtà, nessuno di loro si aspettava che di lì a poco sarebbe scoppiata la tragedia.

Per gioco, hanno raccontato i tre, hanno iniziato a dar fuoco a dei volantini e ad alcune buste sparse nell’aula. Hanno addirittura pensato di immortalare la loro bravata con alcuni selfie e foto. La situazione, all'improvviso, ha però iniziato a sfuggir loro di mano. Le fiamme hanno iniziato ad espandersi senza controllo da un mobile all’altro, inarrestabili. Alessandro, Luca e Mario hanno allora tentato di fermarle con dei secchi d’acqua, ma niente da fare. Neanche l’estintore è servito. A un certo punto, colti dal panico, sono corsi via.

E’ allora che i cittadini si sono accorti di tutto quel fumo ed hanno avvertito la Sala Operativa dei Vigili del Fuoco. Dalle indagini effettuate dai poliziotti è comunque emerso che anche in passato erano state registrate delle intrusioni nella scuola, ma mai dalle conseguenze così devastanti. Solitamente a sparire erano solo le merendine, qualche volta un caffè. Una bravata, questa, che solo per un miracolo non ha coinvolto nessuno, né qualche passante né gli stessi ragazzini ora denunciati a piede libero. E intanto continua la stima dei danni che, dai primi esami, sembra essere elevatissima. (Veronica Crocitti)

2 commenti

  1. E POI PARLANO DEI GIOCHI D’ARTIFICIO DI PIEDIGROTTA. HANNO ABBASTANZA SOLDI I LORO GENITORI PER PAGARE I DANNI DEI LORO “ANGIOLETTI” E “TRISORU ‘I FIGGHI?”. NON MI PARE CHE A 17 ANNI E’ RAGAZZINO. GIA’ A 17 ANNI SI PUO’ ARRUOLARE O INIZIARE ATTIVITA’ LAVORATIVA. RAGAZZINO E’ CHI HA 12 ANNI, MA QUESTI SONO C…….NI. SPERO CHE NON CI SARA’ IL PERDONO GIUDIZIALE

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  2. E POI PARLANO DEI GIOCHI D’ARTIFICIO DI PIEDIGROTTA. HANNO ABBASTANZA SOLDI I LORO GENITORI PER PAGARE I DANNI DEI LORO “ANGIOLETTI” E “TRISORU ‘I FIGGHI?”. NON MI PARE CHE A 17 ANNI E’ RAGAZZINO. GIA’ A 17 ANNI SI PUO’ ARRUOLARE O INIZIARE ATTIVITA’ LAVORATIVA. RAGAZZINO E’ CHI HA 12 ANNI, MA QUESTI SONO C…….NI. SPERO CHE NON CI SARA’ IL PERDONO GIUDIZIALE

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