Le associazioni di volontariato in Sicilia. Il convegno della Giva

Le associazioni di volontariato in Sicilia. Il convegno della Giva

Salvatore Di Trapani

Le associazioni di volontariato in Sicilia. Il convegno della Giva

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domenica 31 Maggio 2015 - 00:08

Ottimi i consensi riscossi dalla Giva e dalle associazioni partecipanti al convegno sul volontariato in Sicilia che si è svolto in mattinava presso la sede satellite del comune di Rometta. Un incontro sull'importanza del volontariato e sul rapporto delle associazioni con le istituzioni pubbliche che ha sottolineato come, anche solo in provincia, un’associazione possa fare la differenza anche con piccoli gesti.

“Il volontariato si basa sul principio che la cosa pubblica è di tutti, dunque va tutelata”. Sono queste le parole con cui il sindaco di Rometta, Nicola Merlino, ha inaugurato il dibattito. L’evento, organizzato dall’associazione di protezione civile Giva in collaborazione con altri gruppi locali quali La Pantera, Mari e Monti e Cotulevi, ha coinvolto non solo le istituzioni pubbliche e i cittadini ma anche i bambini delle scuole primaria e secondaria di primo grado di Rometta che, tramite la lettura di elaborati scolastici, hanno manifestato il proprio apprezzamento e interesse per l’operato dei volontari.

Risulta particolarmente significativa, e più volte ripresa dai vari relatori, la frase di Maria Teresa di Calcutta letta dagli studenti “Non possiamo sempre fare grandi cose nella vita, ma possiamo fare piccole cose con grande amore”. E’ questo infatti, ci rivelano i rappresentanti della Giva Alessandro Previti e Antonino Oliva, il fondamento del volontariato. Fare qualcosa per dedizione ad un progetto e per desiderio di aiutare la comunità.

Al convegno, tra i relatori, anche Antonio Brancato del centro studi Diodoro che, oltre a discutere di come il volontariato sia ormai diventato parte integrante della nostra società, riflette e fa riflettere sulle problematiche legate a malattie ormai debellate per l’occidente ma ancora ritenute mortali per i paesi in via di sviluppo. Particolare attenzione viene data al progetto “Eliminate” realizzato dal Kiwanis International e dall’UNICEF il cui scopo primario è quello di debellare il TMN (tetano della madre e del neonato), un infezione che ogni anno colpisce circa 60.000 neonati e sulla quale lo stesso centro Diodoro opera attualmente degli studi. E’ seguito poi l’intervento della dottoressa Daniella Abbate, per Cotulevi Roccavaldina e in rappresentanza del neo nato sportello di assistenza contro le violenze “Diana” che sottolinea come il progetto sia rivolto a tutti coloro che subiscono violenza, sia di tipo psicologico che fisico, aggiungendo che per poter aiutare è necessaria una sola qualità, più importante di qualsiasi specializzazione: saper ascoltare.

Tra i punti principali del convegno anche la nota dolente del rapporto con le istituzioni pubbliche, spesso poco inclini ad una vera e propria collaborazione con le associazioni di volontariato che avvertono freddezza nei confronti del loro operato. La sinergia, ribattono i relatori della Giva, è indispensabile per poter agire al meglio. Le associazioni di volontariato non sempre possono sopperire alle mancanze degli enti pubblici così come gli enti pubblici a loro volta necessitano del supporto di gruppi di questo tipo. L’appello, e il punto cardine dell’intero convegno, è dunque di una maggior apertura e disponibilità.

I volontari delle associazioni presenti, dichiarano nella chiusura del convegno, si augurano che presto lo stato delle cose possa cambiare agevolando il loro operato tramite il supporto attivo e tempestivo delle istituzioni pubbliche pur sottolineando che, in rari casi come per il comune di Rometta e di Roccavaldina, i rapporti sono stati più che positivi.

Salvatore Di Trapani

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