Il servizio di logopedia al centro socio-sanitario a pieno regime già nel volgere di una settimana grazie all’assunzione di una seconda operatrice. L’Asp provvederà a mettere a concorso il posto di neuro psicomotricista
Il servizio di logopedia al centro socio-sanitario di S. Teresa di Riva ripartirà presto. E potrebbe tornare e a pieno regime già nel volgere di una settimana grazie all’assunzione di una seconda operatrice. Ad assicurarlo, a nome dell’Asp, l’Azienda sanitaria provinciale, è stato il Capo dipartimento riabilitazione, il dott. Giuseppe Quattrocchi, nel corso di una conferenza stampa che ha avuto luogo questa mattina nella cittadina jonica. All’incontro con i giornalisti erano presenti il sindaco, Cateno De Luca, l’assessore ai Servizi sociali, Annalisa Miano, l’assessore ai servizi sanitari, Giovanni Bonfiglio e la neurologa Rosa Raimondo. La quiete dopo la tempesta e le “minacce” del primo cittadino (aveva annunciato denunce) per la sospensione del servizio protrattasi per una quarantina di giorni. La protesta, soprattutto dei genitori, si era levata alta. A breve, inoltre, l’Asp provvederà a mettere a concorso il posto di neuro psicomotricista, al momento vacanti per il trasferimento del medico responsabile.
Ma c’è di più. “Oggi l'Asp – ha dichiarato il sindaco, Cateno De Luca – ha risolto il problema ed ha rilanciato: il nostro Centro poliambulatorio è stato scelto per un progetto sperimentale per l'inoculazione ambulatoriale di tossine botulinica per spasmi focali. Complimenti al nostro assessore Annalisa Miano ed un grazie all’Asp di Messina, che aveva sospeso il servizio di riabilitazione per i nostri bambini speciali… Ovviamente ci eravamo arrabbiati – prosegue il primo cittadino – ed avevamo preannunciato un esposto per interruzione di pubblico servizio”. Adesso la diatriba è rientrata. Anzi, l’Asp ha rilanciato con il progetto per il trattamento delle spasticità focali attraverso l’inoculazione di tossina botulinica (che riguarderà tutti: minori, adulti ed anziani). A tal fine l'Asp procederà presumibilmente all'acquisto di un ecografo e alla formazione di terapisti in grado di seguire tali pazienti.
Carmelo Caspanello
