Torrenti a rischio, stop alle risorse: al Savoca e al Pagliara neanche gli spiccioli

Torrenti a rischio, stop alle risorse: al Savoca e al Pagliara neanche gli spiccioli

Carmelo Caspanello

Torrenti a rischio, stop alle risorse: al Savoca e al Pagliara neanche gli spiccioli

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domenica 15 Marzo 2015 - 15:52

Rimodulazione fondi Pac. Dopo la revoca del finanziamento da un milione e 650 mila euro, la Regione ha stoppato le briciole per gli interventi di risagomatura e messa in sicurezza

Al danno la beffa. Dopo la revoca a dicembre del finanziamento da un milione e 650 mila euro, la Regione ha anche stoppato le briciole per la risagomatura e la messa in sicurezza del torrente Savoca, che divide S. Teresa di Riva e Furci Siculo. Il motivo è lo stesso ed è legato alla legge di stabilità approvata dal governo nazionale, in virtù della quale è stata rimodulata la distribuzione delle risorse del Pac non ancora impegnate al 30 settembre del 2014. Stessa sorte è toccata al torrente Pagliara, tra Furci e Roccalumera. In entrambi i casi si sarebbero dovuti svolgere interventi in economia (con mezzi e personale dell’Esa, l’Ente di sviluppo agricolo) per un ammontare di 60mila euro ciascuno. Piccole somme rispetto alla risoluzione dei gravi rischi determinati dal sovralluvionamento, ma comunque avrebbero consentito di far fronte a qualche emergenza.

Lungo il torrente Savoca si sarebbero dovuti eseguire interventi di manutenzione nel demanio idrico fluviale nel tratto compreso tra la confluenza del torrente Abramo e l’abitato della frazione Giardino superiore nel comune di Santa Teresa di Riva, a protezione della Sp 23 per Savoca. Per quanto riguarda il Pagliara, invece, erano previsti interventi di manutenzione nel demanio idrico fluviale in località Cittadella, a protezione della condotta dell’acquedotto del comune di Pagliara.

I decreti erano stati firmati nel dicembre scorso nel contesto di 39 provvedimenti che riguardavano altrettanti torrenti siciliani e pubblicati sulla Gazzetta ufficiale della Regione. Ma considerata l’intertezza relativa ai fondi Pac, il dirigente generale dell’assessorato Territorio e Ambiente ha optato per la revoca dell’atto in autotutela.

Carmelo Caspanello

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