Alla Laudamo "Le Gattare Juventine", il viaggio rock firmato da Paride Acacia

Alla Laudamo “Le Gattare Juventine”, il viaggio rock firmato da Paride Acacia

Alla Laudamo “Le Gattare Juventine”, il viaggio rock firmato da Paride Acacia

Tag:

giovedì 26 Aprile 2018 - 14:36

In scena alla Sala Laudamo il viaggio rock firmato da Paride Acacia e interpretato da Gabriella Cacia e Claudia Zappia- sabato 28 aprile alle 21.00 e domenica 29 alle 17.30.

E’ arrivato il momento di “Le Gattare Juventine”, lo spettacolo prodotto dalla Compagnia Efrem Rock, con la regia di Paride Acacia.

La pièce è in programma alla Sala Laudamodi Messina, nell’ambito della rassegna Laudamo Show – Off del Teatro Vittorio Emanuele, sabato 28 aprile alle ore 21.00 e domenica 29 alle ore 17.30.

Lo spettacolo di Paride Acacia avrà una rinnovata “formazione”: infatti, accanto alla “veterana” Gabriella Cacia, salirà sul palco della Sala Laudamo l’attrice Claudia Zappia.

La storia racconta le vicende di due sorelle e del loro amore per la Juventus, i gatti e Bruce Springsteen: ovvero l’eredità lasciata loro dal padre prima di partire per il suo ultimo viaggio verso la finale di Coppa dei Campioni Juventus – Liverpool, nella tragica notte dello stadio Heysel.

Ambientata in una piccola porzione di strada, dove le due protagoniste restano sospese, in attesa dei gatti, del padre e di un definitivo riscatto dalla solitudine, “Le Gattare juventine” è, soprattutto, la storia dell’elaborazione di un’assenza troppo ingombrante.

A raccontare il rapporto conflittuale delle due donne, sulle quali aleggia perenne l’imago paterna, le musiche di Bruce Springsteen: un viaggio rock’n rollattraverso le note e le parole del Boss, da “Born in the Usa” a “The River”, lungo il quale una storia personale si intreccia con le imprese calcistiche della Juventus e la tragedia sportiva dello stadio belga Heysel, dove nel 1985, decine di tifosi italiani persero la vita a seguito di violenti scontri. Le protagoniste portano in scena due rappresentazioni antitetiche di ciò che può essere la visione del mondo e il modo di ricordare e onorare la memoria di un padre: come eterne figlie di Telemaco, resta l’immagine di donne che scrutano l’orizzonte, certe che qualcuno tornerà dal mare a ripristinare una qualche sorta di ordine.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007