Cyberbullismo. La Polizia ne parla agli studenti dell'Antonello

Cyberbullismo. La Polizia ne parla agli studenti dell’Antonello

Cyberbullismo. La Polizia ne parla agli studenti dell’Antonello

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mercoledì 07 Febbraio 2018 - 07:00

La Polizia di Stato ed il Ministero dell’Istruzione, con Una vita da social hanno incontrato oggi 60mila studenti in tutta Italia

La Polizia Postale e delle Comunicazioni, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha organizzato un convegno sul tema del cyberbullismo all’Istituto “Antonello”.

Un’edizione speciale del progetto Una vita da social con lo svolgimento, in contemporanea, di incontri presso le scuole di 100 capoluoghi di provincia italiani. La Polizia Postale e delle Comunicazioni ha incontrato oltre 60mila ragazzi in occasione del Safer Internet Day, celebrato in oltre 100 Paesi, sul tema “Creare, connettere e condividere il rispetto: una migliore connessione internet inizia con te”.

L’obiettivo delle attività di prevenzione/informazione è insegnare ai ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé o per gli altri, stimolandoli a costruire relazioni positive e significative con i propri coetanei anche nella sfera virtuale. Un occhio anche per gli adulti, che sono oggi nel nostro paese quelli meno consapevoli dell’importanza di educare i minori ad un uso sicuro e responsabile della rete.

“La Polizia di Stato ha dichiarato Marcello La Bella, dirigente del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni “Sicilia Orientale” di Catania – ormai da anni è sempre più impegnata non solo nel contrasto del cybercrime ma pure in quelle attività di prevenzione e formazione che si realizzano anche incontrando gli studenti per esporre loro quei rischi a cui possono andare incontro con un utilizzo non consapevole di Internet. Ma non solo ragazzi, anche insegnanti e genitori per aiutarli a conoscere i mezzi a loro disposizione per proteggere i figli dai pericoli del web”.

Nelle provincie di Catania, Messina, Siracusa e Ragusa, nel 2017 sono stati 50 i casi di pedopornografia trattati, con l’arresto di 6 persone, la denuncia di altre 46, di cui 15 per adescamento. Alcune indagini avviate a seguito delle segnalazioni dei genitori, come l’operazione “12 Apostoli”. Gli spazi web monitorati sono stati 2695, quelli oscurati 17.

Sono stati realizzati incontri formativi e educativi, presso gli Uffici scolastici nelle quattro province, raggiungendo circa 15mila utenti tra studenti, docenti e genitori, ed è stato stipulato un Protocollo d’Intesa con il Comune di Messina per la prevenzione dei comportamenti a rischio in tema di bullismo, cyberbullismo, omo-transfobia e violenza di genere.

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