"Ricordati di chiudere bene la porta. Vita in Palestina" di e con Marina Sorrenti (25-27 Novembre)

“Ricordati di chiudere bene la porta. Vita in Palestina” di e con Marina Sorrenti (25-27 Novembre)

francesco musolino

“Ricordati di chiudere bene la porta. Vita in Palestina” di e con Marina Sorrenti (25-27 Novembre)

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mercoledì 23 Novembre 2011 - 16:19

Il conflitto in Medio Oriente attraverso gli occhi di due donne, una araba e l'altra israeliana. Nel cast Alessandra Roca, regia di Nadia Baldi

Uno dei temi più duri del nostro tempo, l'eterno conflitto arabo-israeliano in Medio Oriente, è al centro dello spettacolo "Ricordati di chiudere bene la porta. Vita in Palestina", scritto e interpretato da Marina Sorrenti, che inaugurerà il cartellone "La Casa degli Artisti" dal 25 al 27 novembre nella Sala Laudamo. Insieme con la Sorrenti (messinese, che da anni vive e lavora a Roma) recita Alessandra Roca, la regia è di Nadia Baldi.

"Ricordati di chiudere bene la porta. Vita in Palestina", spiega l'autrice, "pone lo spettatore, fin dalla prima scena, nel vivo della drammatica realtà della guerra, dei bombardamenti, dei pianti dei bambini a cui non si sa dare risposta, né si può. Ma siamo in Palestina, Territori Occupati, e la porta per entrare all’interno del conflitto la aprono due donne, una palestinese, l’altra israeliana, che di quel conflitto sono il simbolo. Attraverso i loro occhi vivono più vite, quelle dei figli, dei genitori, dei fratelli, della nonna… Con lei facciamo un tuffo nel passato e torniamo al 1948, quando tutto, o quasi, ebbe inizio. E la storia si ripete da allora. Sempre la stessa. Una porta si chiude, la si lascia alle spalle, si scappa per non tornare più. Un'altra porta si apre e vi si cerca rifugio. Scatole cinesi che contengono storie, storie di uomini e di donne, che alle loro case, alla loro terra, non rinunceranno mai. È un grido, per il diritto ad una quotidianità, è il grido di due donne che si ritrovano sotto lo stesso tetto, nel medesimo conflitto, unite da una sorte comune (immaginata o reale?). È l’urlo dell’essere umano contro ogni guerra. Non esistono diversità, o meglio la distanza tra i diversi è colma, coincide nel quotidiano negato, nel desiderio di vita .E in Israele e in Palestina il vivere è intenso, 'si vive più che in altri luoghi e il tempo lì sembra durare meno che in ogni altra parte del pianeta. Forse questa è la ragione per cui tre delle quattro grandi religioni della storia dell’umanità hanno lì le proprie radici. Forse per questo, quel pugno di chilometri quadrati, da quattro millenni, ha visto più sangue e più follie che qualsiasi altra regione del mondo' (Mario Vargas Llosa)".

“Ricordati di chiudere bene la porta. Vita in Palestina” ha vinto la terza edizione (dicembre 2009) del Festival di Corti Teatrali "DONNAMOSTRADONNA" (in giuria, tra gli altri, c'erano Carlo Emilio Lerici, Teresa Malsano, Manuela Mandracchia, Luisa Morgantini, Angelo Orlando, Sandra Toffolatti).

Sala Laudamo, 25 e 26 novembre, ore 21.00; 27 novembre, ore 17.30

Prezzi: posto unico 10 euro, ridotto 6 euro

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