Miccichè di nuovo candidato alla Presidenza, con autonomisti e finiani

Miccichè di nuovo candidato alla Presidenza, con autonomisti e finiani

Rosaria Brancato

Miccichè di nuovo candidato alla Presidenza, con autonomisti e finiani

Tag:

martedì 28 Agosto 2012 - 07:11

Tutto come prima. Salta la grande coalizione a destra sul nome di Musumeci e torna la candidatura di Miccichè per Grande Sud, autonomisti, finiani e Nuovo Polo. Troppi veti e litigi sul ruolo del Pdl all'interno dell'alleanza.

E’ durata lo spazio di un temporale di mezza estate la grande coalizione nel centro destra sul nome di Nello Musumeci candidato alla Presidenza della Regione.

Ed è lo stesso Gianfranco Miccichè che per primo aveva lanciato il nome dell’esponente de La Destra quale candidato ideale, facendo lui stesso un passo indietro a farne uno in avanti e riprendersi quel posto che ad inizio agosto aveva ottenuto il placet di Silvio Berlusconi per la corsa alla Presidenza.

Non appena Miccichè ha rotto gli argini, lo hanno seguito Fli, Pds e Nuovo Polo.

Insomma tutto come prima, il leader di Grande Sud è nuovamente candidato per la poltrona presidenziale, esattamente come neanche due settimane fa. Troppo veti e contro-veti, troppe liti per la distribuzione delle cariche, troppi scontri su chi dovesse mettere prima il cappello sulla candidatura Musumeci tra Pdl e Grande Sud. Non ha funzionato, il nastro torna indietro.

"Abbiamo compreso perfettamente che lo spirito sicilianista che aveva spinto Gianfranco Miccichè a fare un passo indietro non è stato sposato da Nello Musumeci. Quest'ultimo dà l’idea di preferire alla crescita della Sicilia, un accordo con il Pdl- ha detto il segretario regionale di Grande Sud Pippo Fallica.

E’ il segnale che autonomisti e finiani (anche alla luce di un vertice romano tra Fini e Lombardo) attendevano per porre fine all’esperimento Musumeci.

I lombardiani, che non avevano mai digerito l’ipotesi di un’alleanza a denti stretti con gli odiati Pdl, colgono l’occasione delle dichiarazioni di Grande Sud e si dicono pronti a sostenere Miccichè. Del resto all’artefice del 61 a 0 di Forza Italia non era piaciuta la piega che stava prendendo l’alleanza su Musumeci, con il Pdl pronto a fare la parte del leone. I finiani, finora unici rimasti fedeli a Lombardo, virano quindi in calcio d’angolo da Crocetta a Miccichè e mantengono saldi l’alleanza con gli autonomisti.

" Gianfranco Miccichè è la persona che con la sua candidatura può interpretare l'area politica e il blocco sociale che si è formato in Sicilia per un progetto comune tra Fli che è forza nazionale e innovativa e i partiti autonomisti e meridionalisti, in particolare il Partito dei Siciliani, Grande Sud e Nuovo Polo” dichiara il segretario regionale Carmelo Briguglio che ha convocato il coordinamento regionale del partito per esprimersi sulla candidatura Miccichè. Le prove d’accordo con il Pdl son durate pochissimo, e si sono scontrate con le vecchie logiche spartitorie. Quanto a Lombardo e Miccichè, tornano alleati come nella prima fase del 2008, ma a parti invertite. Il candidato governatore adesso è Miccichè.

Rosaria Brancato

6 commenti

  1. puzza di bruciato 28 Agosto 2012 07:34

    Stanno facento tutte le prove di inciuci possibili, poi controllano i sondaggi e vedono che nessuno li fila… dopo qualche giorno fallita quella possibilità provano un’altra soluzione di accordi….. sono veramente duri di cervice… il popolo siciliano sta cambiando registro non li voterà mai…. E’ F I N I T A…………. A casa……

    0
    0
  2. Venghino sssignori venghino….vi faremo vedere cose mai viste, anzi, se il candidato buca il video vuol dire che ne prenderà di voti a se ne prenderà. Così ha asserito un dinosauro della politica locale poche ore fa.
    Bisogna che prendano una tranvata sul frontale perchè i signorotti della polirica comprendano che i servi si sono stancati.

    0
    0
  3. Miccichè sta alla presidenza come Erode sta alle politiche giovanili.

    0
    0
  4. La verità la cantava già benato nel 1974.
    vi prego di leggere il testo. E’ di una sconcertante attualità.

    (1974 – Bennato)

    Presto vieni qui, ma su, non fare cosà,
    ma non li vedi quanti altri bambini
    che sono tutti come te, che stanno in fila per tre,
    che sono bravi e che non piangono mai

    il primo giorno però domani ti abituerai
    e ti sembrerà una cosa normale
    fare la fila per tre, risponder sempre di si
    e comportarti da persona civile

    Vi insegnerà la morale, a recitar le preghiere,
    ad amar la patria e la bandiera
    noi siamo un popolo di eroi e di grandi inventori
    e discendiamo dagli antichi Romani

    E questa stufa che c’è basta appena per me
    perciò smettetela di protestare
    e non fate rumore, quando arriva il direttore
    tutti in piedi e battete le mani

    Sei già abbastanza grande, sei già abbastanza forte,
    ora farà di te un vero uomo
    ti insegnerà a sparare, ti insegnerà l’onore,
    ti insegnerà ad ammazzare i cattivi

    e sempre in fila per tre, marciate tutti con me
    e ricordatevi i libri di storia
    noi siamo i buoni e perciò abbiamo sempre ragione,
    andiamo dritti verso la gloria

    Ora sei un uomo e devi cooperare,
    mettiti in fila senza protestare
    e se fai il bravo ti faremo avere
    un posto fisso e la promozione
    e poi ricordati che devi conservare
    l’integrità del nucleo familiare
    firma il contratto, non farti pregare
    se vuoi far parte delle persone serie

    Ora che sei padrone delle tue azioni,
    ora che sai prendere decisioni,
    ora che sei in grado di fare le tue scelte
    ed hai davanti a te tutte le strade aperte
    prendi la strada giusta e non sgarrare se no
    poi te ne facciamo pentire
    mettiti in fila e non ti allarmare perchè
    ognuno avrà la sua giusta razione

    A qualche cosa devi pur rinunciare
    in cambio di tutta la libertà che ti abbiamo fatto avere
    perciò adesso non recriminare
    mettiti in fila e torna a lavorare
    e se proprio non trovi niente da fare,
    non fare la vittima se ti devi sacrificare,
    perchè in nome del progresso della nazione,
    in fondo in fondo puoi sempre emigrare

    Come si dice…. U pisci feti sempri da testa.

    0
    0
  5. Briguglio e’ davvero disperato, fa quasi pena, sapendo di non avere speranza per il parlamento nazionale si accapiglia per quello regionale. Fli ovvero il partito che non esiste, costretto a mendicare un posto in una lista di altri, si e’ inginocchiato con tutti: genovese, lombardo, micciche’, crocetta, musumeci. Per favore dategli una lista a sto povero xxxxxxxxx di finiano. Che spettacoloso pietoso ed indecente per chi andava in televisione a parlare di programmi ….per casa sua.

    0
    0
  6. Salvatore Vernaci 28 Agosto 2012 20:33

    IL FUTURO DELLA SICILIA
    Le liste dei candidati a Governatore di Sicilia e dei candidati Deputati regionali vanno presentate il 27 settembre 2012 e, fino a quella data, purtroppo, ci tocca assistere a sceneggiate sulla compilazione delle liste e convergenze sul candidato Governatore, fatte di dichiarazioni, smentite, ripensamenti, rettifiche, accuse, veti, senza tenere in debito conto di quello che pensa la Gente, del disgusto che questo continuo ribaltamento di notizie provoca.
    Purtroppo i Partiti ed i Movimenti non si rendono conto che queste continue prese di posizione, dichiarazioni, messaggi non interessano la Gente, che ogni giorno deve lottare per trovare i soldi per fare la spesa, per pagare le bollette della luce, del gas e che ha il terrore ogni qualvolta il postino bussa alla porta, perché non lascia altro, in linea di massima, che raccomandate di intimazioni a pagamenti.
    Alla Gente non interessa quello che, in atto, fanno i Partiti o i Raggruppamenti dei vari Partiti, perché è rassegnata e pensa che, chi sale, sale, non cambia, non succede nulla di nuovo, né di buono. E qua cade a pennello la considerazione di Andrea Camilleri:
    “I Siciliani vivono male la loro condizione di essere Siciliani, sono sempre alla ricerca di qualcosa di diverso dal presente. Anche in politica, sono sempre insoddisfatti della realizzazione del proprio voto nell’atto stesso nel quale si realizza, perché attraverso di esso hanno ottenuto solo normalità. Si dicono: “vogliamo vedere se cambia qualche cosa?” votano e cambiano, e qui torniamo al Principe di Salina in tutto il suo splendore. Hanno cambiato tutto e non hanno cambiato niente.”
    A mio parere i Partiti, per rendersi credibili, devono sapere parlare alla Gente, la quale ha bisogno di certezze, di essere capita, ascoltata, compresa, supportata, incoraggiata, ha bisogno di speranza, di sperare in qualcosa di nuovo e di buono.
    Se un programma elettorale, di qualsiasi candidato Governatore della Sicilia, non contiene, al primo punto, la salvaguardia, la tutela, il rispetto, da parte del Governo Nazionale, dello Statuto Speciale Siciliano, che non è un privilegio ma è un diritto dei Siciliani, NON è un programma da approvare, da condividere, ed il candidato Governatore che ha questo programma, palesemente lacunoso, NON è da votare
    E’ di vitale importanza per l’Isola, l’applicazione integrale dello Statuto Speciale, fino ad oggi in parte disconosciuto e disapplicato, anche e soprattutto per colpa dei nostri Rappresentanti Politici, di tutti i Partiti, vittime della sudditanza psicologica e del timore riverenziale verso gli Autorevoli Rappresentanti del Governo Nazionale.
    I Siciliani non possono più restare insensibili di fronte alla continua violazione dei loro diritti, che lo Statuto Siciliano riconosce loro, devono pretendere: la reistituzione dell’Alta Corte; la devoluzione del demanio e del patrimonio dello Stato alla Regione ed ai suoi Enti locali; la determinazione certa del Fondo di Solidarietà Nazionale per la programmazione di piani di investimento infrastrutturale; la compartecipazione della Sicilia alla gestione della politica valutaria e, implicitamente, monetaria; ( la Sicilia può battere moneta), la istituzione della sezione siciliana della Corte di Cassazione; l’abolizione delle Prefetture, la compartecipazione alla formazione degli atti comunitari europei su materie di competenza regionale; l’applicazione del principio di territorialità nell’attribuzione del gettito tributario, cioè l’applicazione dell’art 37 dello Statuto che recita:
    “1.- Per le imprese industriali e commerciali, che hanno la sede centrale fuori del territorio della Regione, ma che in essa hanno stabilimenti ed impianti, nell’accertamento dei redditi viene determinata la quota del reddito da attribuire agli stabilimenti ed impianti medesimi.- 2.- L’Imposta, relativa a detta quota, compete alla Regione ed è riscossa dagli organi di riscossione della medesima.
    Ebbene fino ad oggi, queste imposte, fra i quali si annoverano i proventi doganali, imposte di fabbricazione e diritti vari delle raffinerie e delle industrie petrolchimiche, sono state e sono versate nelle Regioni italiane dove i grandi gruppi economici ed imprenditoriali hanno la sede sociale (Milano, Torino, Genova, Roma), violando il principio della territorialità, nella riscossione dei tributi.
    La Sicilia, per la sua non applicazione, ha perduto e perde qualcosa come 7 miliardi di euro l’anno.
    Mentre, invece ha subito e subisce i disastrosi e forse irreversibili danni ambientali, l’insostenibile inquinamento atmosferico e marino, gli elevati rischi per la salute degli abitanti delle zone adiacenti gli stabilimenti incriminati
    Altro esempio, con l’assorbimento del Banco di Sicilia da parte di Unicredit e con il passaggio della sede sociale da Palermo a Milano, la Sicilia ha perduto e perde circa 380 milioni di euro l’anno.
    Risulta, purtroppo, inspiegabile, per noi Siciliani, come mai fino ad oggi si è tollerato questo disastrato stato di cose e poi si viene a parlare di default della Sicilia!…

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007