Consiglio Comunale 2013-2016: da sinistra a destra e da destra a sinistra. Con nonchalance

Consiglio Comunale 2013-2016: da sinistra a destra e da destra a sinistra. Con nonchalance

Danila La Torre

Consiglio Comunale 2013-2016: da sinistra a destra e da destra a sinistra. Con nonchalance

Tag:

martedì 07 Febbraio 2017 - 16:19

Consiglieri che nel 2013 erano nel centro-sinistra, oggi sono nel centro-destra; chi era nel centro-destra, oggi è nel centro- sinistra. Discorso che vale anche per i deputati di riferimento

Se ci fosse un torneo del salto della quaglia, il Consiglio Comunale di Messina sbaraglierebbe la concorrenza. In questi tre anni e mezzo numerosi consiglieri sono passati con grande nonchalance da sinistra a destra e da destra a sinistra.

Insediatosi nel giugno 2013 con una maggioranza assoluta di centro-sinistra (coalizione Pd-Udc-Dr- Megafono), il Consiglio comunale si regge oggi su una maggioranza relativa di centro-destra, per effetto della migrazione dei numerosi consiglieri comunali che, nel dicembre 2015, si sono svestiti della casacca del Partito Democratico per indossare quella di Forza Italia, provocando un ribaltone sino a quel momento inimmaginabile.

Come si ricorderà, l’esodo di massa consumatosi nel Consiglio comunale messinese non è scaturito da un’improvvisa folgorazione collettiva, ma è coinciso temporalmente con il passaggio dell’ex deputato del partito democratico Francantonio Genovese nella formazione politica di Berlusconi. Nonostante i guai giudiziari e la lontananza forzata dalla scena politica per oltre un anno, Genovese – che ha trascorso 19 mesi agli arresti (7 dei quali in carcere) – una volta tornato in libertà, ha chiuso l’accordo politico con il coordinatore regionale di Forza Italia Gianfranco Micciché passando nel partito azzurro e trascinandosi dietro una decina di consiglieri comunali, molti dei quali considerati suoi fedelissimi.

Nella fase più calda dell’esodo di massa, i consiglieri eletti nel Pd e nelle liste collegate che si sono buttati sotto le bandiere di Forza Italia sono stati nove: Benedetto Vaccarino, Paolo David; Donatella Sindoni, Emilia Barrile, Carlo Cantali, Peppuccio Santalco, Daniele Zuccarello, Francesco Pagano e Simona Contestabile. Dopo poche settimane è tornato sui suoi passi Zuccarello, che oggi siede nel Gruppo Misto; mentre Paolo David, ai domiciliari nell’ambito nell’inchiesta denominata “Matassa”, si è dimesso prima di Natale.

Nel frattempo, però, Genovese è andato ad attingere anche da altri partiti e sono entrate a far parte della sua “corte” altre due consigliere, Carmelina David, eletta nell’Udc e transitata per un breve periodo nel Gruppo Misto, e Nora Scuderi, eletta nella lista Megafono del presidente della Regione Siciliana Crocetta.

Oggi, i consiglieri comunali azzurri sono complessivamente 14, distribuiti tra il gruppo di Forza Italia – dove c’erano già Pippo Trischitta, Giovanna Crifò e Pierluigi Parisi – ed altri gruppi consiliari. Gli ex Pd infatti non hanno aderito in massa al gruppo “azzurro”, ma hanno mantenuto in vita i gruppi consiliari nati nel 2013, trasformandoli in gruppi satellite di Forza Italia, nonostante portassero il nome delle liste collegate al Pd durante le amministrative del 2013. Il caso più paradossale è quello del gruppo “Felice per Messina”, dove siedono Santalco, Cantali e Scuderi: Felice è infatti il nome di battesimo del candidato sindaco del centro-sinistra Felice Calabrò. L’unica novità è stata, infatti, la costituzione del gruppo Grande Sud, già presente all’Assemblea Regionale Siciliana.

Non è andata, anzi non è tornata, in Forza Italia ma ha comunque cambiato schieramento, passando dal centro-sinistra al centro destra anche l’ex capogruppo degli ex Dr (oggi Sicilia Futura) Elvira Amata, attualmente componente solitaria del gruppo Fratelli d’Italia.

Al caso clamoroso dei consiglieri eletti nel Pd e transitati in Forza Italia si associa quello meno rumoroso ma altrettanto emblematico dei consiglieri Nuovo Centro-destra, Daniela Faranda e Nicola Crisafi, ormai anche a Messina ufficialmente dentro la coalizione di centro-sinistra, nonostante lo stesso nome del partito evochi ben altri posizionamenti.

A tal proposito, dobbiamo ricordare che in occasione delle amministrative 2013 Ncd non esisteva ancora, in quanto nato in seguito alla scissione avvenuta dentro il Pdl tra Silvio Berlusconi ed il suo ex delfino Angelino Alfano. Quest’ultimo dal febbraio 2013 siede nel governo di centro-sinistra – inizialmente guidato da Letta poi da Renzi e ora da Gentiloni – ma quella che sembrava un’alleanza di scopo, nata per permettere al Pd di avere i numeri per governare e al Nuovo centro-destra qualche poltrona prestigiosa si è rivelato nel tempo un sodalizio destinato probabilmente a durare anche oltre la fine di questa legislatura.

In questi tre anni, inoltre, abbiamo assistito al matrimonio tra Ncd e Udc, da cui era nata Area Popolare. La lite in casa centrista tra il segretario nazionale Lorenzo Cesa e l’ormai ex presidente mazionale Gianpiero D’Alia (che ha fondato i Centristi per la Sicilia) ha fatto abortire in breve tempo la neonata formazione politica, ma non l’asse Alfano-Casini, e quindi Alfano–D’Alia, che ha già messo “radici” a Palermo e ora sta prendendo corpo anche a Messina. I tre esponenti di riferimento per Ncd erano e restano il deputato nazionale Vincenzo Garofalo, il senatore Bruno Mancuso e il deputato regionale Nino Germanà.

Tirando le somme, chi nel 2013 era nel centro-sinistra oggi è nel centro-destra: vedi Genovese e il suo esercito di consiglieri comunali e fedelissimi. Chi era nel centro-destra, oggi è nel centro- sinistra: Garofalo, Mancuso, Germanà e i consiglieri Faranda e Crisafi. Senza dimenticare che il leader di Sicilia Futura Beppe Picciolo alle regionali del 2012 aveva appoggiato la candidatura di Gianfranco Micciché, ai tempi in rotta di collisione con Berlusconi, salvo poi salire nel carro del vincitore di Crocetta e sancire, per le amministrative del 2013, l’alleanza di centro-sinistra con Pd, Udc e Megafono. Chi non si è mai fatto problemi di stare a destra o a sinistra a seconda delle convenienze è l’ex ministro Gianpiero D’Alia, che tuttavia in questi tre anni è stato il più coerente dei leader, mantenendosi sempre a sinistra.

Danila La Torre

22 commenti

  1. C’è bisogno di una flebo antivomito…..Ma questi pensano chi semu fissa?????

    0
    0
  2. C’è bisogno di una flebo antivomito…..Ma questi pensano chi semu fissa?????

    0
    0
  3. La cosa peggiore è che nemmeno si vergognano! E u missinisi si scorda tutto subito!!!

    0
    0
  4. La cosa peggiore è che nemmeno si vergognano! E u missinisi si scorda tutto subito!!!

    0
    0
  5. La verità è che molti hanno tradito il mandato degli elettori e quindi non li rappresentano più.

    0
    0
  6. La verità è che molti hanno tradito il mandato degli elettori e quindi non li rappresentano più.

    0
    0
  7. E questi signori con quale legittimazione dovrebbero votare la sfiducia al Sindaco?

    0
    0
  8. E questi signori con quale legittimazione dovrebbero votare la sfiducia al Sindaco?

    0
    0
  9. V per vendetta2 7 Febbraio 2017 21:26

    Chiamateli pure “the flag” e non più consiglieri. Cambia corrente pilitica francantonio genovese e 10 consiglieri lo seguono, mi chiedo ma questi consiglieri hanno un proprio cervello una dignità oppure nn sn in grado di intendere e di volere ??? In tal caso alle prossime elezioni nn votiamoli questa gente.

    0
    0
  10. V per vendetta2 7 Febbraio 2017 21:26

    Chiamateli pure “the flag” e non più consiglieri. Cambia corrente pilitica francantonio genovese e 10 consiglieri lo seguono, mi chiedo ma questi consiglieri hanno un proprio cervello una dignità oppure nn sn in grado di intendere e di volere ??? In tal caso alle prossime elezioni nn votiamoli questa gente.

    0
    0
  11. Come abbiamo ben visto il bene di Messina e degli operatori di Messinambiente non sta tanto a cuore ad alcuni dei nostri cari consiglieri al contrario delle poltrone così alle prossime elezioni possiamo renderci conto di chi andremo a votare

    0
    0
  12. Come abbiamo ben visto il bene di Messina e degli operatori di Messinambiente non sta tanto a cuore ad alcuni dei nostri cari consiglieri al contrario delle poltrone così alle prossime elezioni possiamo renderci conto di chi andremo a votare

    0
    0
  13. Tutte persone che sono entrati in politica avendo ben chiaro il loro ideale, gia’immaginiamo quale.In nome di questo ideale che vi accomuna direi che i tempi sono gia’maturi per poter dar vita ad un unico partito,se qualcuno ipotesi molto difficile non lo condivide puo’sempre dimettersi,gli sarà riconosciuto l’onore e l’onesta’, so che e’poco e non valgono niente in politica ma e’molto e valgono tanto per chi sceglie.

    0
    0
  14. Tutte persone che sono entrati in politica avendo ben chiaro il loro ideale, gia’immaginiamo quale.In nome di questo ideale che vi accomuna direi che i tempi sono gia’maturi per poter dar vita ad un unico partito,se qualcuno ipotesi molto difficile non lo condivide puo’sempre dimettersi,gli sarà riconosciuto l’onore e l’onesta’, so che e’poco e non valgono niente in politica ma e’molto e valgono tanto per chi sceglie.

    0
    0
  15. indignatospeciale 8 Febbraio 2017 07:02

    Questo dimostra che questi soggetti non hanno alcun ideale politico sono solo degli arrampicatori sociali ,pensano solo a come arricchirsi a danno di noi messinesi .E dovrebbero sfiduciare Accorinti rinunciando allo stipendio solo per coerenza politica .Personalmente mi ricorderò di loro alle prossime votazioni .

    0
    0
  16. indignatospeciale 8 Febbraio 2017 07:02

    Questo dimostra che questi soggetti non hanno alcun ideale politico sono solo degli arrampicatori sociali ,pensano solo a come arricchirsi a danno di noi messinesi .E dovrebbero sfiduciare Accorinti rinunciando allo stipendio solo per coerenza politica .Personalmente mi ricorderò di loro alle prossime votazioni .

    0
    0
  17. non lo pensano ne sono convinti.D’altra parte se stanno li da tanti anni qualche motivo per convincersi lo avranno?

    0
    0
  18. non lo pensano ne sono convinti.D’altra parte se stanno li da tanti anni qualche motivo per convincersi lo avranno?

    0
    0
  19. MessineseAttento 8 Febbraio 2017 11:07

    Vediamo se riesco a liberarmi dalle odiose ed inopportune grinfie della censura.
    Credo che questi signori (i consiglieri) non sono abbastanza perspicaci per capire che, con la sfiducia, ad essere allontanati dal palazzo saranno loro, i quali, loro malgrado, dovranno cercarsi un lavoro. A Messina, a giugno, si DEVE votare, perché, come è evidente, il voto del 2013 è stato troppo risicato per allontanare CERTA politica. Le indagini, le condanne, gli indagati ed i saltatori della quaglia, ne sono inconfutabile dimostrazione. Quindi, assolutamente SÌ alle elezioni nei prossimi mesi; occasione d’oro per i messinesi per mandare a casa questi gentili signori ed il loro codazzo di arrampicatori sociali. A proposito, dove sono finiti!?

    0
    0
  20. MessineseAttento 8 Febbraio 2017 11:07

    Vediamo se riesco a liberarmi dalle odiose ed inopportune grinfie della censura.
    Credo che questi signori (i consiglieri) non sono abbastanza perspicaci per capire che, con la sfiducia, ad essere allontanati dal palazzo saranno loro, i quali, loro malgrado, dovranno cercarsi un lavoro. A Messina, a giugno, si DEVE votare, perché, come è evidente, il voto del 2013 è stato troppo risicato per allontanare CERTA politica. Le indagini, le condanne, gli indagati ed i saltatori della quaglia, ne sono inconfutabile dimostrazione. Quindi, assolutamente SÌ alle elezioni nei prossimi mesi; occasione d’oro per i messinesi per mandare a casa questi gentili signori ed il loro codazzo di arrampicatori sociali. A proposito, dove sono finiti!?

    0
    0
  21. Sono in linea con l’ormai famoso scandalo gettonopoli più vergognoso d’Italia (isole comprese….). Tutta gente un pò…scarsa che di politica e costruttiva amministrazione ne sa…quanto me (cioè niente).

    0
    0
  22. Sono in linea con l’ormai famoso scandalo gettonopoli più vergognoso d’Italia (isole comprese….). Tutta gente un pò…scarsa che di politica e costruttiva amministrazione ne sa…quanto me (cioè niente).

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007