Sui servizi sociali è "guerra" nella Cgil tra la segreteria ed i "ribelli"

Sui servizi sociali è “guerra” nella Cgil tra la segreteria ed i “ribelli”

Sui servizi sociali è “guerra” nella Cgil tra la segreteria ed i “ribelli”

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domenica 11 Novembre 2018 - 08:36

Lo strappo si è consumato nella Funzione Pubblica con l'autosospensione di alcuni sindacalisti e la nascita di un Movimento spontaneo che ha partecipato ai tavoli tematici in aperto dissenso con la posizione ufficiale della segreteria

L’Agenzia per i servizi sociali porta la guerra in casa Cgil, in particolare all’interno della Funzione Pubblica, dove dopo la querelle sulla partecipazione ai tavoli del Salva Messina, ci sono stati numerosi sindacalisti che si sono autosospesi ed è poi nato il Movimento spontaneo degli operatori dei servizi sociali, coordinato da Gianluca Gangemi (il “ribelle” della Fp Cgil).

Il botta e risposta non è mancato neanche dopo la firma del tavolo tematico sui servizi sociali. In questo caso la Fp Cgil non ha firmato, mentre il Movimento spontaneo ha partecipato, firmato e presentato anche una proposta (leggi qui).

Subito dopo il comunicato del Movimento, al quale aderiscono gran parte dei lavoratori del settore, è arrivata la replica di Fucile, segretario FP Cgil che si rivolge a De Luca ma lancia stoccate proprio agli autosospesi.

Il sindaco sostiene che chi ha firmato il Salva Messina vuole bene alla città mentre chi non lo ha firmato è un traditore– scrive Fucile– La realtà è diversa. La Cgil ha cercato di entrare nel merito delle questioni, anche sotto il profilo tecnico, senza però riuscire mai ad avere delle risposte veramente concrete. Ci chiediamo perché la questione ruota sul concetto del firma sì/firma no”.

Fucile sostiene che c’è stata condivisione sull’ internalizzazione dei servizi sociali attraverso la costituzione dell’Agenzia e il transito dei lavoratori utilizzando le clausole legislative e/o contrattuali di protezione sociale. Stessa condivisione c’è stata per il miglioramento del progetto di riorganizzazione della macchina comunale, passando per l’importante stanziamento di risorse quale incentivo ai lavoratori della Messina Servizi per il raggiungimento dell’obiettivo del 65% di raccolta differenziata.

Al tempo stesso – continua Fucile – nutriamo forti perplessità sulla sostenibilità finanziaria sull’Agenzia dei servizi sociale, sul blocco del turn-over al Comune di Messina, tenuto conto che nel triennio 2018-2020 andranno in quiescenza circa 250 persone. Molti dubbi anche sul piano industriale della Messina Servizi e sull’emergenza di predisporre una nuova pianta organica. Infine invito tutti i lavoratori dei servizi sociali a leggere bene i contenuti dei verbali e le proposte sul loro futuro della Funzione pubblica

Non si fa attendere la replica del coordinatore del Movimento spontaneo lavoratori dei servizi sociali Gianluca GangemiNon si capisce come il Segretario Fucile sia potuto riuscire nel difficilissimo compito di azzerare un intero comparto, perdendo tutti gli iscritti, nel breve volgere di qualche settimana dopo che per anni la FP di Messina nel comparto dei servizi sociali si era sempre attestata primo sindacato. Il Segretario oltre a non conoscere totalmente il comparto a quanto pare non conosce neppure il lavoro svolto dalla ex Segretaria Confederale Clara Croce' che nel mese di luglio ha fornito tutti gli elementi per la redazione del progetto di internalizzazione dei servizi sociali, prima che la Croce' si dimettesse dalla Segreteria Confederale come dichiarato dalla stessa per dissenso politico durante il congresso dell FP Cgil di Messina. Tale circostanza è stata svelata anche dal sindaco de Luca nel corso della sua conferenza stampa. Il segretario Fucile non si rende conto di quanto stia facendo cadere nel ridicolo la FP di Messina agli occhi dei lavoratori. Forse non sa che l' internalizzazione dei servizi faceva parte della piattaforma rivendicativa dei lavoratori? Forse all’interno della Cgil non comunicano più e la mano destra non sa cosa fa la sinistra? Diciamo al Segretario della FP Cgil rimasto senza portafoglio e cosa più grave senza delega di non occuparsi più dei lavoratori dei servizi sociali dal momento che ne sconosce le problematiche e non sa neanche quali possano essere le proposte e le soluzioni

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