Organismi geneticamente modificati: "Vietare la coltivazione nel comprensorio jonico"

Organismi geneticamente modificati: “Vietare la coltivazione nel comprensorio jonico”

Organismi geneticamente modificati: “Vietare la coltivazione nel comprensorio jonico”

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lunedì 05 Maggio 2014 - 15:20

E' la richiesta avanzata dall'attivista del M5S Giovanni Ceccio al sindaco di Nizza Giuseppe Di Tommaso e alla giunta comunale

Salvaguardare la salute umana e l’ambiente vietando la coltivazione di organismi geneticamente modificati in tutto il comprensorio locale. E’ la richiesta che l’attivista del Movimento 5 Stelle Giovanni Ceccio ha avanzato al sindaco di Nizza Giuseppe Di Tommaso e alla giunta comunale.

“Il territorio del Comune di Nizza di Sicilia, caratterizzato da imprese agricole medio–piccole, dalla volontà di sviluppare produzioni Igp, dalla presenza di parchi e riserve naturali, dalla diffusione di forme di coltivazione condotte con metodi tradizionali e con l’utilizzo di specie vegetali e razze animali autoctone, non deve essere condizionato da coltivazioni Ogm. Queste non possono, infatti – dichiara Ceccio – coesistere con l’agricoltura tradizionale, né con quella biologica, che rappresentano un valore aggiunto di notevole interesse nelle strategie di sviluppo socio-economico del Comune. Le coltivazioni Ogm limitano anche la valorizzazione dei “prodotti tipici” che, insieme alla bellezza del paesaggio, costituiscono elementi di attrazione turistica”.

Non c’è certezza, ad oggi, che gli Ogm non facciano male alla salute ed anche per questo è nata la coalizione “Italia Europa – Liberi da Ogm”, formata dalle maggiori organizzazioni degli agricoltori, del commercio, della moderna distribuzione, dell’artigianato, della piccola e media impresa, dei consumatori, dell’ambientalismo, della scienza, della cultura, della cooperazione internazionale, delle autonomie locali e del mondo dell’associazionismo, con l’obiettivo di tutelare la salute del consumatore, attraverso lo sviluppo di una consapevolezza scientifica a riguardo.

Il Movimento 5 stelle locale ha dunque chiesto al primo cittadino che venga introdotto “nei servizi di ristorazione collettiva gestiti dal Comune, un sistema informativo chiaro indicante l’eventuale presenza di Ogm negli alimenti somministrati” e “che, nei bandi di gara per gli appalti pubblici di servizi e forniture alimentari destinati alla ristorazione collettiva, emanati dal Comune, costituisca titolo preferenziale per l’aggiudicazione, l’utilizzo di prodotti che non contengono Ogm”.

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