San Luca (RC), minaccia di svelare il tradimento: 27enne rumena ai domiciliari

San Luca (RC), minaccia di svelare il tradimento: 27enne rumena ai domiciliari

Redazione

San Luca (RC), minaccia di svelare il tradimento: 27enne rumena ai domiciliari

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mercoledì 28 Aprile 2021 - 10:45

Un arresto a San Luca. Banale, si potrebbe dire leggendo rapidamente. E invece, non càpita tutti i giorni che a finire in manette sia una giovane dell’Est europeo, e tantomeno che la voce “estorsione” celi un ricatto: la minaccia di svelare una relazione extraconiugale alla moglie del proprio (ex) amante, in mancanza di consistenti versamenti di denaro.

A San Luca, nella Locride, nei giorni scorsi i Carabinieri hanno arrestato G.A.I., 27enne rumena, con l’accusa d’estorsione: aveva minacciato l’ex amante, un 50enne della locride, di rivelare la loro storia extraconiugale alla moglie se non gli avesse dato del denaro in cambio del suo silenzio. Fondamentale si è rilevata, infine, la denuncia della vittima.
La fine di una “storia d’amore” diventata un incubo, durata diversi anni, fatta di attenzioni, messaggi e qualche foto intima, che inizialmente venivano ricambiate dalla vittima anche con aiuti economici, fino ad arrivare a prenderne le distanze quando le richieste della donna s’erano fatte ormai insistenti e molto frequenti.
L’ultimo episodio risale a qualche settimana fa, quando la donna ha ricontattato l’uomo 50enne, chiedendogli ancora soldi, questa volta con un intento ben preciso: 300 euro, per non dire alla moglie della loro storia passata e rovinare così il loro matrimonio. È stato questo, il momento in cui l’uomo ha deciso di denunciare la vicenda ai Carabinieri, che in pochi giorni hanno ricostruito l’accaduto e, dopo aver monitorato l’incontro tra la lui e la donna, hanno fermato quest’ultima con ancora addosso i soldi che gli aveva estorto.
Arrestata la donna, è stata dapprima condotta presso la casa circondariale Panzera di Reggio Calabria, e dopo la convalida dell’arresto, è stata poi sottoposta agli arresti domiciliari come disposto dal Tribunale di Locri.
Sempre costante l’azione di contrasto ad ogni forma di violenza messa in atto dai Carabinieri reggini, come quest’ultima descritta che rientra tra quelle più subdole, poichè nate in ambito familiare e in grado di distruggerne l’equilibrio e la serenità. Fondamentale, risulta quindi denunciare, superare dubbi, paure e ritorsioni, riporre la massima fiducia nelle istituzioni e consentire così all’Arma, sempre particolarmente attenta a questa tipologia di eventi, di intervenire tempestivamente: le caserme Carabinieri, ricordiamolo, sono sempre il luogo più sicuro dove potersi liberare di un peso e mettere la parola fine ad ogni forma di violenza.

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