San Placido, compatrono di Messina: solennità e festeggiamenti

San Placido, compatrono di Messina: solennità e festeggiamenti

Daniele Ferrara

San Placido, compatrono di Messina: solennità e festeggiamenti

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venerdì 31 Luglio 2020 - 07:40

Il programma delle celebrazioni dal 1 agosto fino al 6 in onore del Santo patrono

Il 4 Agosto ricorre la Solennità del Ritrovamento delle Reliquie dei Santi Placido e Compagni Martiri, ossia l’anniversario del rinvenimento delle loro spoglie, quest’anno il quattrocentotrentaduesimo. È l’occasione per i festeggiamenti in onore del santo che da lunghissimo tempo è uno dei patroni principali di Messina, sebbene attualmente si propenda un po’ ovunque per considerarne un unico.

Chi era San Placido

Placido visse nel tempo in cui l’Impero Romano d’Occidente era al collasso, invaso da stranieri in ogni dove e sconvolto da una totale crisi religiosa; figlio di Faustina, messinese, e di Tertullo, apparteneva alla potente casata Anicia, che aveva rami e proprietà in molte province e che di lì a poco sarebbe riuscita a porre sul trono imperiale ben due suoi membri. Placido era un monaco, compagno della prima ora di Benedetto da Norcia, dal quale fu inviato a operare in Sicilia, sua terra d’origine, ove lo seguirono la sorella Flavia e i fratelli Eutichio e Vittorino; fondarono un monastero nell’area della necropoli occidentale di Messina e Placido ne divenne l’abbate. Durante una scorreria di pirati vandali seguaci dell’Arianesimo, i quattro furono catturati e torturati; si dice che Placido continuò a parlare e a confortare i compagni pur con la lingua mozzata, ma alla fine furono tutti uccisi insieme agli altri monaci.

Il monastero

Il luogo in cui fu fondato il monastero, e quello in cui i santi martiri morirono, è lo stesso in cui poi sorse la Chiesa di San Giovanni di Malta, ora incorporata nel Palazzo del Governo; là, durante un restauro nel 1588, furono ritrovati i corpi di Placido, Flavia, Eutichio e Vittorino, e si narra che sùbito ruscellò dalla roccia un’acqua che si scoprì avere facoltà curative, ed essa sgorga tutt’oggi.

Le celebrazioni

Per celebrare la memoria del Santo, gloriosissima per i cristiani Messinesi, l’Arciconfraternita Compagnia di San Placido e l’Associazione Aura hanno voluto sfidare gli ostacoli creati dalla generale situazione sanitaria e hanno preparato un programma in perfetto equilibrio tra le norme imposte e la manifesta fede che si dispiegherà perlopiù negli ambienti della Chiesa Palatina e Gerosolimitana di San Giovanni di Malta e San Placido e Compagni Martiri (via San Giovanni di Malta n. 2, angolo con la Via Placida); sarà inclusa proiezione di filmati del progetto #porteaperteallaculturaconl’associazioneAURA a cura dell’Associazione e di TempoStretto.

  • Sabato 1: alle 18,00 prima messa del triduo officiata da padre Claudio Marino – Superiore dell’Istituto Rogazionista “Cristo Re” –, e a seguire alle 20,00 proiezione nel cortile del filmato della visita alla Chiesa di San Giovanni di Malta alla presenza dei curatori Francesca Mangano, Leonardo Romeo e Marco Grassi.
  • Domenica 2: alle 18,00 seconda messa del triduo officiata da padre Giuseppe Triglia – Cappellano delle Piccole Sorelle dei Poveri –, e a seguire alle 20,00 proiezione nel cortile del filmato della visita alla Chiesa del Sacro Cuore all’Arcipeschieri e all’Ulivo di San Placido.
  • Lunedì 3: alle 18,00 terza messa del triduo officiata da monsignor Antonio Sofia – Vicario Giudiziale Diocesano – e la sera alle 18,30 il primo raduno di coloro che portano i nomi di Placido e di Flavia (e relativi diminutivi), che riceveranno dall’Arciconfraternita di San Placido un prezioso rotolo come ricordo.
  • Martedì 4, solenne giorno della festa: alle 10,30 i reliquiarî seicenteschi dei quattro santi saranno spostati dal sacello all’altare maggiore, e sùbito dopo alle 11,00 avrà inizio la messa presieduta da monsignor Angelo Oteri – Rettore della detta Chiesa –, con a seguire alle 12,00 la supplica a san Placido e ai suoi compagni; viste le restrizioni dovute alle norme preventive, i Frati Minori Conventuali mettono a disposizione la Chiesa di San Giuliano per una seconda messa alle 18,30 celebrata da monsignor Giuseppe la Speme – Delegato Arcivescovile per la Basilica Cattedrale –, partecipi i pellegrini provenienti da Biancavilla, da Castel di Lucio, da Poggio Imperiale e da San Pier Fedele (che hanno San Placido per patrono).
  • Mercoledì 5 sarà dedicato all’adorazione eucaristica nella Chiesa di San Giovanni di Malta continuativamente dalle 10,00 alle 18,00, concludendosi con la preghiera dei Vespri e la messa. Per tutta la giornata è aperta la raccolta di viveri per i bisognosi.
  • Giovedì 6: a conclusione dei festeggiamenti, una reliquia di San Placido verrà portata in visita nel Santuario del Carmine rendendo simbolicamente omaggio a Sant’Alberto da Trapani (Alberto degli Abati) – anch’egli compatrono di Messina – la cui festa ricorre proprio l’indomani, proprio come l’anno scorso il braccio del monaco carmelitano era stato portato in San Giovanni di Malta; seguirà un momento di preghiera comune tra le due comunità, in onore dei due santi oggigiorno scarsamente conosciuti dalla popolazione messinese.

Le “lingue” di San Placido

Per tutti i giorni dei festeggiamenti sarà possibile ritirare i biscotti tradizionali chiamati Lingue di San Placido preparati dal mastro pasticcere Placido dell’Acqua, così chiamati perché ricordano la leggenda del suo miracoloso eloquio a lingua tagliata. Sarà altresì possibile ottenere la cosiddetta Acqua di San Placido ritenuta prodigiosa, che sgorga ancor oggi dal punto preciso in cui furono ritrovate le reliquie.

Tutte le celebrazioni e le iniziative si svolgeranno, come prima accennato, nel rispetto delle norme anti-coronavirus.

Come ha affermato il Rettore monsignor Oteri, questa solennità si propone come occasione per la cristianità messinese per rinsaldare la propria fede che in questo tempo di pandemia è stata messa sotto attacco da più fronti e per rifondarla grazie alla testimonianza del santo Placido e dei suoi compagni.

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