Nel corso dell'incontro con i rappresentanti del sindacato a Palermo è stato ribadito quanto finora dichiarato: non ci saranno nè tagli nè depotenziamenti al sistema.
Sul sistema del 118 il presidente Crocetta ha confermato quanto finora a più riprese ribadito dal direttore generale dell’Asp Gaetano Sirna e dal deputato regionale di Sicilia Futura Beppe Picciolo: l’emergenza urgenza non è a rischio fino al dicembre del 2018, quindi il prossimo anno.
E’ quanto emerso dall’incontro tra i rappresentanti dello SNAMI, Crocetta, il DG Sirna ed i dirigenti del dipartimento.
“Rassicura tutti gli operatori del territorio, nonché la stessa cittadinanza, avere appreso dai dirigenti che nulla si vuole concretizzare del decreto assessoriale sul riordino del “SUES 118”, fino al 31/12/2018- si legge nel comunicato dello SNAMI a firma di Antonio Grillo- proroga che Tozzo riguarda non solo la rimodulazione delle ambulanze di base (MSB) ma anche quelle medicalizzate (MSA) ed i presidi territoriali”
E’ emersa inoltre la volontà di continuare con la condivisione delle strategie da portare avanti che riguardano il settore con l’obiettivo di non smantellare quello che è stato definito il “modello 118 Messina”.
Chiarificatore è stato l’intervento del D.G. Sirna che ha ribadito ancora una volta quanto già dichiarato a Tempostretto e cioè di voler “mantenere e potenziare il numero di ambulanze medicalizzate sul territorio, ad invarianza di spesa, recuperando risorse dai PTE che dovessero risultare non adeguati ai dettami ministeriali ed alle esigenze della popolazione, ritenendo maggiormente utile un’ambulanza medicalizzata in più rispetto ad un PTE non performante”. La delegazione SNAMI ribadisce di rendersi come sempre disponibile ad ogni atto di collaborazione con la dirigenza ASP, non basato però sui numeri ma sulle reali esigenze di garanzia del diritto alla salute dei cittadini sul territorio.
La delegazione SNAMI Messina ha accolto positivamente gli impegni presi dal governatore Crocetta anche relativamente alla possibilità di far prevedere una rappresentanza di medici dell’emergenza territoriale all’interno del tavolo tecnico regionale per l’emergenza.
