Sanità. Alla VI commissione salute si discute di Lipari e Salina

Sanità. Alla VI commissione salute si discute di Lipari e Salina

Salvatore Di Trapani

Sanità. Alla VI commissione salute si discute di Lipari e Salina

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martedì 01 Ottobre 2019 - 16:54

Al centro del dibattito le criticità legate all’assegnazione del medico di famiglia e i servizi offerti dall’ospedale di Lipari.

Lipari e Salina al centro del dibattito, nel corso dell’odierna audizione presso la VI commissione salute. Hanno presenziato, tra gli altri, il deputato Pd Franco De Domenico e i sindaci di Lipari, Leni e Santa Marina di Salina. Tante le criticità portate sotto i riflettori, per le quali si è cercato di studiare un piano risolutivo.

Il medico di famiglia

L’assegnazione del medico di famiglia è stata una delle principali questioni, sotto impulso del sindaco di Leni che ha voluto affrontare la questione. Le maggiori criticità sottolineate riguardano l’assegnazione alle isole come Salina, Panarea, Stromboli, Filicudi, Alicudi e Vulcano di medici prossimi alla pensione, dunque impossibilitati a svolgere con continuità il proprio lavoro.

“La commissione –spiega De Domenico- si è riservato di predisporre sul tema una specifica risoluzione che impegni il governo a trovare soluzioni che possano garantire una continuità assistenziale nel tempo, che costituisce un valore imprescindibile di un servizio assistenziale dignitoso”.

I servizi dell’ospedale

E’ stata quindi la volta dell’ospedale di Lipari, sul quale si è concentrata il resto dell’incontro. A prendere la parola il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, che ha presentato un memorandum con il quale vengono evidenziati i punti non ancora attuati della rete, rendendo di conseguenza impossibile una reale fruizione di un servizio efficiente e sicuro.

“La legge Balduzzi –ha aggiunto De Domenico- consente deroghe che debbono essere utilizzate per dare servizi coerenti con le esigenze e i bisogni di una comunità territorialmente disagiata. Bisogna garantire la continuità assistenziale soprattutto nella cardiologia e nella chirurgia d’urgenza e nella ginecologia e nei servizi agli anziani. Non si può prescindere, infine, dal garantire, in assenza del punto nascita, il contributo per le partorienti, che sono costrette a spostarsi negli ospedali della provincia di Messina”.

De Domenico ha quindi concluso sottolineando il proprio impegno sulla questione affinché “i servizi previsti nella rete ospedaliera siano concretamente ed integralmente attuati a favore delle comunità eoliane in tempi rapidissimi”. oc

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