Taormina. Cardiochirurgia, confusione e una sola certezza: da domani 10 lavoratori a casa

Taormina. Cardiochirurgia, confusione e una sola certezza: da domani 10 lavoratori a casa

Carmelo Caspanello

Taormina. Cardiochirurgia, confusione e una sola certezza: da domani 10 lavoratori a casa

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mercoledì 08 Giugno 2016 - 22:53

Il vicesindaco Mario D’Agostino, si è recato a Palermo, in audizione nella V Commissione regionale (Lavoro), presieduta da Marcello Greco. "La Sanità - chiosa l'amministratore - non può essere fatta solo di numeri sterili ed esercizi finanziari. Se così fosse presto verrà a meno anche l’aspetto umano”

L’obiettivo è di salvare il reparto di Cardiochirugia pediatrica dell’ospedale S. Vincenzo di Taormina, ma anche i lavoratori. Compresi quelli di una cooperativa convenzionata con il Bambin Gesù di Roma e che si occupa della sanificazione ed altri servizi. Non sarà facile. I dieci lavoratori hanno già ricevuto la lettera di licenziamento, peraltro con diversi mesi di anticipo rispetto al contratto. Oggi per loro sarà l’ultimo giorno di lavoro. Domani rimarranno a casa. Una situazione che spinge nel baratro del dramma occupazionale altrettante famiglie. Ieri il vicesindaco di Taormina, con delega alla Sanità, il dottor Mario D’Agostino, si è recato a Palermo, in audizione nella V Commissione regionale (Lavoro), presieduta da Marcello Greco. C’era anche l’onorevole Filippo Panarello. “Ho percepito che esiste ancora una grande confusione sul reparto di Cardiochirurgia pediatrica e sul suo futuro – ha commentato Mario D’Agostino – ma una certezza c’è: i dieci dipendenti della cooperativa che presta servizio presso quel reparto, se non vi saranno atti dell’ultimo minuto, hanno finito di lavorare. E ciò non può che riempirci di tristezza”.

Quelle del vicesindaco sono le parole di un medico che al San Vincenzo ci lavora e che si rende conto della delicatezza di un momento, che rischia di mandare a carte quarantotto quel che rimane di una eccellenza. Per lui il futuro del S. Vincenzo è una priorità della sua agenda politica. Una priorità che non riguarda solo la città turistica bensì un’area più vasta, che va anche al di là dello Stretto. D’Agostino va al nocciolo della questione, legato ai soldi. “Posso comprendere la logica dei numeri e dei bilanci – spiega – ma la Sanità non può essere fatta solo di numeri sterili ed esercizi finanziari. Se così fosse – chiosa – presto verrà a meno anche l’aspetto umano”. E ciò non è tollerabile. Lo hanno gridato a gran voce i genitori dei piccoli dal cuore malato, curati a Taormina. Lo hanno gridato i sindacati, che in Commissione hanno fatto sentire la loro voce in difesa di quei dieci lavoratori e delle rispettive famiglie, strappando ai membri della Commissione la promessa di una interlocuzione con il dirigente dell’Asp 5, Gaetano Sirna. Lo gridano quotidianamente quanti necessitano di cure e non vorrebbero fare più viaggi della speranza dall’altra parte dell’Italia.

Carmelo Caspanello

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