Lettera della Minoranza: "Un'amministrazione fallimentare"

Lettera della Minoranza: “Un’amministrazione fallimentare”

Antonio Siragusano

Lettera della Minoranza: “Un’amministrazione fallimentare”

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lunedì 02 Febbraio 2015 - 00:38

Accusati dall’amministrazione Caruso di aver agito egoisticamente penalizzando i cittadini, i membri della minoranza di S.Angelo rispondono alle recenti critiche piovute nei giorni scorsi.

Un lungo documento volto a chiarire le loro recenti scelte riguardanti l’astensione al voto sull’approvazione dello schema di PAES, ma soprattutto una lettera che mette in evidenza le difficoltà interne di un’amministrazione che cerca di mascherare il suo fallimento politico, scaricando le responsabilità su una minoranza che adesso sembra più forte.

“Giuro di adempiere alle mie funzioni con scrupolo e coscienza nell’interesse del Comune, in armonia con gli interessi della Repubblica e della Regione”.

Questo è il giuramento che l’Amministrazione Caruso ci accusa di aver tradito.

Senza presunzione alcuna, abbiamo onorato e rispettato integralmente il nostro giuramento, valutando con scrupolo e coscienza il PAES (Piano d’Azione per le Energie Sostenibili) proposto dalla maggioranza, giudicandolo non adatto o più precisamente, portatore di danni incalcolabili al nostro paese.

Non concordi con l’esclusione di alcuni interventi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, inconcepibili sono le scelte di installare impianti fotovoltaici su edifici in disuso, non agibili, non confacenti o peggio ancora, già in alienazione, “edificio scolastico di Irianni, Santa Venera, Mosè……”; una spesa ingiustificata per il rinnovo degli automezzi comunali pari a € 111.000,00; interventi sull’acquedotto comunale fuori da ogni logica “riduttori di flusso presso le abitazioni” quando in abitazioni del paese non arriva nemmeno l’acqua.

Rifiutando il metodo “bulgaro” adottato e messo in atto su tutte le delibere di Consiglio Comunale, in questo specifico caso, era opportuno da parte dell’Amministrazione, prima di impartire direttive al tecnico, sentire e raccogliere le indicazioni del Consiglio deputato all’approvazione del PAES, ma nonostante ciò, responsabilmente, abbiamo lanciato un salvagente, proponendo alla maggioranza di fare un passo indietro sulle scelte già compiute e ridiscutere il PAES.

Rammentiamo al Sindaco e a i suoi proseliti, allergici alle opposizioni ed al contraddittorio, che le Istituzioni hanno ruoli e sedi opportune per incontrarsi e confrontarsi, e che nessuno di loro ha sentito la necessità di indire un incontro con il gruppo di Minoranza e senza curarsi degli errori già commessi, hanno reputato giusto, dall’alto della loro autosufficienza proseguire imperterriti nel loro disegno.

Il fatto che una parte della volontà popolare, ( “poco più del 30%” ) li abbia designati quali Amministratori del nostro Paese, non significa che abbia assegnato loro potere decisionale indiscutibile o di veto assoluto, perché un’altra parte del paese ha assegnato anche alla Minoranza compiti di rappresentanza e tutela.

La mancata approvazione del PAES, la cui responsabilità è dell’Amministrazione Caruso e delle sue lotte intestine, è solo lo specchietto per le allodole, che Sindaco e Consiglieri di Maggioranza, stanno usando per mascherare la loro arroganza e la loro gestione metodica FALLIMENTARIA.

Per quanti non ne fossero a conoscenza, vogliamo ricordare che questo Piano poteva essere adottato sin dal 2010 e non sotto imminente scadenza, che si tratta di un Piano facoltativo e non obbligatorio e che vi è la possibilità di ripresentarlo, naturalmente perfezionato, arricchito ed affinato nelle scelte e negli obiettivi.

Sin quando l’Amministrazione sapeva di esser forte di una maggioranza bulgara, che avrebbe avallato qualsiasi direttiva e qualsiasi scelta calata dall’alto, non si era mai posta il problema dell’eventuale voto della Minoranza. Oggi, alla luce dell’avvenuta scissione tra il Presidente Cortolillo ed il Sindaco Caruso, viene facile gridare allo scandalo ed accusare la Minoranza di inciuci e complotti, per mascherare il loro fallimento.

Il nostro voto di astensione, non significa bocciatura e non precludeva l’approvazione del PAES da parte della maggioranza, ma è dettato dal solo fatto di dissentire dalle scelte di metodo ed obiettivi compiute dall’Amministrazione. Non siamo figli di una Democrazia totalitaria e pertanto abbiamo reclamato, reclamiamo e reclameremo sempre, il diritto ad essere coscienti e partecipi delle grandi scelte che riguardano la nostra comunità.

A scanso di equivoci, illazioni, falsità, inciuci, ribaltoni, accuse di tradimento della volontà popolare, rassicuriamo i cittadini che la Minoranza è e resterà Minoranza, composta dai Consiglieri Catia Giuliano, Michele Di Nunzio, Giuseppe Rigenerati, Giuseppe Caruso, Antonino Bonina e Diego Ferraro, leali al mandato assegnato loro dagli elettori.

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