Parco comunale "Unità d'Italia". Il circolo Pd: "Spazio verde da salvaguardare"

Parco comunale “Unità d’Italia”. Il circolo Pd: “Spazio verde da salvaguardare”

Parco comunale “Unità d’Italia”. Il circolo Pd: “Spazio verde da salvaguardare”

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lunedì 12 Maggio 2014 - 10:16

Il circolo Pd locale ha detto no all'ipotesi di costruzione di una struttura alberghiera proposta due anni fa e torna a dire no alla costruzione di un Palatenda da 400 posti.

Quale sarà il destino del Parco pubblico Unità d’Italia di Santa Teresa di Riva? La questione è stata attenzionata dal circolo Pd locale che segue l’argomento da alcuni anni e contesta le ipotesi di progetto “tanto contraddittorie quanto fumose portate avanti dall’amministrazione in carica”.

Il partito democratico disse no all’ipotesi di costruzione di una struttura alberghiera nel 2012; no anche alla costruzione di un palatenda da 400 posti. Si andrebbe incontro – secondo il Pd – a una palese cementificazione del verde pubblico con un impegno economico oneroso, “circa un milione di euro che in tempi di ristrettezze di risorse economiche rappresenta uno spreco che la nostra comunità non si può permettere”.

“Il nostro partito resta assolutamente contrario a qualsiasi ipotesi di distruzione dell’ unico parco pubblico esistente nel nostro comune – spiega il segretario cittadino Angelo Casablanca -. La nostra comunità non può essere privata di un spazio verde così importante, soprattutto per le famiglie ed i bambini, di secolari piante autoctone, che hanno rappresentato e rappresentano la memoria storico-botanica della nostra città”.

“Riteniamo che né il teatro, ne qualsiasi tipo di intrattenimento o spettacolo possono giustificare un’azione così invasiva e poco rispettosa dell’ambiente – prosegue il circolo Pd -. Le soluzioni per sviluppare l’intrattenimento o il teatro si possono senz’altro trovare anche altrove: Piazza Bucalo è stata sistemata proprio per gli spettacoli, con il suo palco permanente. La tensostruttura prevista, può essere benissimo progettata per questa piazza per il periodo autunno-inverno”.

L’alternativa proposta dal partito democratico è quella di una convenzione o protocollo d’intesa con la proprietà del Teatro Val D’Agrò e con la direzione dell’Istituto delle Ancelle Riparatrici proprietaria dell’ auditorium adiacente, “strutture che si possono rendere fruibili, nel breve e medio periodo, senza impegno di ingenti risorse economiche, alle associazioni ed alla cittadinanza”.

“Finora sui beni pubblici comunali l’Amministrazione Comunale ha prodotto una buona dose di confusione e propaganda – conclude il circolo Pd – mancando di una seria progettualità rispettosa dei beni pubblici della comunità e dell’ambiente circostante”.

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