Torrenti sovralluvionati: "Che cosa è stato fatto per eliminare la situazione di pericolo?"

Torrenti sovralluvionati: “Che cosa è stato fatto per eliminare la situazione di pericolo?”

Giusy Briguglio

Torrenti sovralluvionati: “Che cosa è stato fatto per eliminare la situazione di pericolo?”

Tag:

mercoledì 07 Maggio 2014 - 08:57

La Procura ha inviato una richiesta ai sindaci di Furci, S. Teresa e Savoca e a tutti gli enti competenti per conoscere quali misure siano state adottate per rimediare alla situazione di pericolo dovuta al sovralluvionamento dei corsi d’acqua, con particolare attenzione al torrente Savoca

La sezione del Corpo Forestale della Procura di Messina ha aperto un’indagine conoscitiva sulle condizioni dei torrenti presenti sul territorio di Santa Teresa di Riva, con particolare attenzione al torrente Savoca. Sono stati interpellati i sindaci dei comuni di Savoca, Furci e Santa Teresa, Genio Civile, Cas, Provincia di Messina e Assessorato regionale all’ambiente. La Procura sta acquisendo degli atti che serviranno a chiarire quali misure siano state adottate per rimediare alla situazione di pericolo dovuta al sovralluvionamento dei corsi d’acqua. Un’indagine lecita, seppur tardiva. Da anni infatti insiste un rischio nella zona, più e più volte gridato agli enti competenti. Alla Provincia negli anni passati fu Matteo Francilia a farsi portavoce della situazione dei torrenti di tutta la provincia jonica, ma ottenne soltanto promesse mai mantenute. Il prefetto Stefano Trotta nel novembre 2012 si assunse l’impegno di convocare gli organi competenti, ne seguì un accordo tra l’Esa e la Regione che, però, non si tradusse mai in un’azione concreta sul territorio. Dopo l’accordo, infatti, l’Esa si ricordò di non avere i mezzi, disse allora che avrebbe messo a disposizione la manodopera per i comuni che potevano permettersi di noleggiare a proprie spese i macchinari meccanici. Neanche a dirlo, per gli enti la situazione finanziaria era già difficile senza impegni economici straordinari. A fine 2012 si accese una nuova speranza: la Giunta Provinciale messinese aveva deliberato l’istituzione di un fondo pluriennale da 700 mila euro definito “salva-torrenti”. L’allora presidente Nanni Ricevuto spiegava fiero: “Il fondo pluriennale, in quanto tale, verrà rimpinguato ogni anno fino alla ricostituzione della somma di 700 mila euro e servirà, attraverso opportune intese tra le Amministrazioni comunali e l’assessorato, nella fattispecie il Genio civile, a sostenere gli interventi finalizzati all’eliminazione dei detriti alluvionali e della vegetazione spontanea presenti negli alvei dei torrenti, così da prevenire i rischi di eventuali esondazioni generate da copiose precipitazioni e il ripetersi delle tragedie e degli ingenti danni degli ultimi anni”. Ci siamo chiesti più volte che fine avesse fatto il famoso fondo e dove fossero finiti gli appelli del territorio. Forse, adesso, l’indagine in corso farà luce su tutti gli aspetti poco chiari. Forse, finalmente, si troveranno i soldi, i mezzi, la manodopera. Tutto.

Giusy Briguglio

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007