Strade provinciali. Dal tirreno scatta la polemica, si chiedono interventi

Strade provinciali. Dal tirreno scatta la polemica, si chiedono interventi

Salvatore Di Trapani

Strade provinciali. Dal tirreno scatta la polemica, si chiedono interventi

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mercoledì 30 Maggio 2018 - 01:44

La principale lamentela, mossa alla Città Metropolitana di Messina, riguarda il mancato avvio di interventi importanti e concreti. Le strade provinciali maggiormente attenzionate, dal primo cittadino romettese Nicola Merlino e dall'ex consigliere saponarese Alessio Calderone, sono la S.p. 57 e la S.p. 53

Torna ancora, prepotentemente, sotto i riflettori la questione della manutenzione e della messa in sicurezza delle strade provinciali nella zona del tirreno. Già in passato erano state mosse diverse lamentele nei confronti della Città Metropolitana di Messina, senza tuttavia registrare particolari e significativi cambiamenti della situazione.

A prendere nuovamente la parola è ora il primo cittadino di Rometta, Nicola Merlino, che denuncia un mancato attenzionamento della S.p. 57 che funge da punto di transito per le frazioni romettesi di Santa Domenica e San Cono oltre che per il comune di Roccavaldina. Una vera e propria "inerzia" sull'argomento, scrive Merlino, che mette a rischio la sicurezza dei cittadini della zona.

Un'accusa, questa, rigettata al mittente dagli uffici preposti che dichiarano di aver operato -limitatamente alla disponibilità di asfalto a freddo e su sollecitazione dell'assessore Saija- sulle buche persistenti nella S.p. 57 e di aver maturato dei ritardi, concernenti un intervento più corposo, al fine di operare "una necessaria e preventiva organizzazione di cantiere".

"Sulla strada interventi non sufficienti -ha replicato Merlino- sono state rattoppate alcune buche, ma senza cambiare sostanzialmente la situazione. Gli interventi si attendono da ormai due anni e si sarebbero potuti tranquillamente eseguire in tempi molto brevi. Ho richiesto l'accesso agli atti così da verificare maggiormente lo stato delle cose".

Le lamentele, sulla strada provinciale 57, giungono anche da diversi cittadini che protestano con la persistente presenza di piante ed erbacce che hanno in buona sostanza invaso una carreggiata già munita di spazi limitati. Una criticità in più, dunque, che si aggiunge a quelle già evidenziate.

Ma le lamentele non si limitano al romettese, coinvolgendo anche il comune di Saponara e la S.p. 53 che da tempo presenta diverse criticità causando disagi agli abitanti del comune tirrenico. Sulla questione è intervenuto l'ex consigliere Alessio Calderone.

"La SP 53 necessita un’immediata messa in sicurezza -dichiara Calderone- persistono ancora, infatti, evidenti segni della tragica alluvione del 2011 tanto da impedire per lunghi tratti il passaggio dei mezzi pesanti. Si tratta di una situazione non più accettabile, che coinvolge numerosi abitanti di San Pietro, Scarcelli e Cavaliere. Il tratto -aggiunge- è caratterizzato da un pessimo manto stradale pieno di insidie, in molti punti manchevole di muretti, parapetti e guard rail. Manca l’ordinaria scerbatura, la mancata pulitura di caditoie, tombini e cunettoni, risulta anche poco efficiente la segnaletica stradale orizzontale e verticale, così come è carente anche l’illuminazione".

Un quadro particolarmente preoccupante, dunque, che ha spinto l'ex consigliere Calderone a richiedere un intervento celere e tempestivo che ponga fine ai numerosi disagi provocati ai saponaresi.

"Nel nostro territorio -spiega ancora Calderone- vi sono numerose strade di competenza della provincia, di fatto molte di queste sono le arterie della SP 53. Queste strade sono particolarmente frequentate dai proprietari terrieri, ma soprattutto sono caratterizzate da numerosi insediamenti abitativi. E' necessario consentire a tutti di poter vivere serenamente e in maniera decorosa nelle proprie abitazioni, così come bisogna riqualificare tutte le strade agricole provinciali così da consentire ai proprietari terrieri di poter coltivare i propri terreni. In un mondo che rimette al centro l’agricoltura -conclude- non possiamo più permetterci di abbandonare luoghi ad alta vocazione agricola ma soprattutto luoghi bellissimi sotto il profilo naturalistico, che rappresentano dei veri percorsi di benessere".

L'auspicio, dunque, è che si possa presto giungere ad una soluzione capace di riqualificare i tratti stradali interessati e di garantire nuovamente una viabilità priva di disagi.

Salvatore Di Trapani

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