Per il giudice non ci sono tracce di disturbi precedenti. Replica piccata del difensore: "Indiscutibile superficialità"
Messina – Il giudice per le indagini preliminari Eugenio Fiorentino dice no alla richiesta di aprire l’incidente probatorio per effettuare una perizia psichiatrica su Stefano Argentino, il 27enne di Noto in carcere a Gazzi per il femminicidio di Sara Campanella.
Famiglia tormentata
Il giudice spiega di non aver riscontrato negli atti allegati alla richiesta del difensore, l’avvocato Giuseppe Cultrera, documenti che attestino un qualche precedente disturbo di Stefano. Né, scrive il giudice, certificati relativi al disturbo di cui soffrirebbe il padre da oltre dieci anni e per il quale sarebbe seguito dal Dipartimento di salute mentale.
Provvedimenti e polemiche
Proprio il disturbo del padre era uno degli elementi sui quali aveva fatto leva il legale nella richiesta di incidente probatorio. L’avvocato Cultrera aveva parlato di un contesto familiare quanto meno tormentato e caratterizzato da pressioni psicologiche di vario genere e per questo aveva richiesto una valutazione psichiatrica. Ma il Gip ha detto no. La motivazione del giudice non è piaciuta all’avvocato Cultrera, che parla di “indiscutibile superficialità nell’analisi della documentazione” e annuncia ricorso in Cassazione.

Pensano che i Giudici siano stupidi ? ergastolo nel carcere più remoto d’italia