Scaletta. Aloisi: "Lavori post alluvione incompleti a Racinazzi e Foraggine "

Scaletta. Aloisi: “Lavori post alluvione incompleti a Racinazzi e Foraggine “

Redazione

Scaletta. Aloisi: “Lavori post alluvione incompleti a Racinazzi e Foraggine “

Tag:

giovedì 25 Aprile 2019 - 07:20

L'attivista del M5S: "Invieremo un dossier dettagliato agli organi competenti. Siamo preoccupati"

SCALETTA ZANCLEA – “Mentre il torrente Racinazzi versa visibilmente in uno stato d’abbandono, c’è chi sventola la bandiera del ‘merito’ per la gestione-progettazione dei lavori di mitigazione post alluvione dell’1 Ottobre 2009. Gli slogan e le propagande che abbiamo visto in questi giorni ci fanno riflettere. Infatti, anche se la Corte dei conti ha valutato positivamente la spesa di 227 milioni di euro delle varie ordinanze speciali emesse dal 2009 al 2016 per l’emergenza di Messina, riteniamo opportuno soffermarci sul reale stato dei fatti attinenti la mitigazione del dissesto idrogeologico di Scaletta Zanclea”.

A parlare è Francesco Aloisi, organizer del metup Grilli jonici messinesi e componente del Comitato Divieto di Scaletta oltre che attivista del Movimento 5 Stelle.

“Le immagini scattate pochi giorni fa – sostiene Aloisi –  dimostrano che la gestione dei lavori concernente il Torrente Racinazzi è stata un disastro, ecco perché invieremo un dossier dettagliato agli organi competenti, che documenta l’opera incompiuta che si sarebbe dovuto ultimare… Come cittadini e come attivisti non possiamo che indignarci.

La relazione prodotta dai comitati cittadini negli anni e dal Meetup Grilli Jonici Messinesi – prosegue Aloisi – evidenzia come il torrente Racinazzi sia strutturalmente incompleto. Infatti, il progetto contemplava dei calcoli idraulici per una foce molto più ampia. Lavori incompleti, dicevamo, che ad oggi mettono in pericolo la popolazione. A tal proposito, abbiamo anche potuto constatare la mancanza di una riqualificazione della Via Foraggine, strada limitrofa al Torrente in questione, la quale ad oggi versa in pessime condizioni, come dimostra lo stato di abbandono delle ex case popolari, in parte andate distrutte nell’alluvione e rigorosamente correlate di amianto che non risulta rimosso. 

Chi sostiene che quest’opera (torrente Racinazzi) sia completa – chiosa Aloisi – ignora la fragilità del nostro territorio ed il pericolo che attualmente persiste lungo la Statale 114 e lungo tutto il letto del torrente. Ricordiamo anche, che nonostante siano trascorsi 10 anni dal tragico evento alluvionale, attualmente numerosi nuclei familiari risultano “sfollati”, oltre a vantare un credito nei confronti dell’ex soggetto attuatore, maturato con il famigerato contributo di autonoma sistemazione. Infatti – incalza l’organizer del meetup Grilli jonici – tale contributo è stato sospeso prematuramente nonostante numerosi cittadini fossero sfollati, così come recitava l’ordinanza sindacale che li costringeva a dimorare altrove”.

Inoltre l’attivista Francesco Aloisi, ricordando che tale vicenda è stata già sottoposta al vaglio dei portavoce del M5S (come dimostrano le interrogazioni parlamentari), pone degli interrogativi d’obbligo, ovvero: “L’opera in questione può risultare idonea così incompleta come giace allo stato odierno? Come mai nella progettazione era stato contemplato un ampliamento della foce di dimensioni nettamente superiori a quelle attuali?”.

Infine “ci preme sottolineare che il Comitato Divieto di Scaletta Zanclea insieme al Meetup Grilli Jonici Messinesi, aveva già sollevato tale problematica pochi anni fa, paventando delle serie perplessità, così come dimostrano i comunicati stampa”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007