Scaletta. Criticità del paese ai raggi x, Comitati cittadini e amministratori a confronto

Scaletta. Criticità del paese ai raggi x, Comitati cittadini e amministratori a confronto

Carmelo Caspanello

Scaletta. Criticità del paese ai raggi x, Comitati cittadini e amministratori a confronto

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venerdì 13 Settembre 2019 - 11:17

Il faccia a faccia ha fatto seguito ad un esposto degli stessi Comitati. Le istanze e le risposte del sindaco

SCALETTA ZANCLEA – Non sono mancati i momenti di tensione nel corso dell’incontro in municipio tra i comitati “Divieto”, “No frane, no precarietà” e il sindaco Gianfranco Moschella. Sul tavolo le criticità che attanagliano Scaletta Zanclea contenute in un esposto degli stessi comitati che ad avviso dei componenti sarebbero stati ignorati dall’Amministrazione comunale.

La riunione è stata convocata dal primo cittadino e vi hanno partecipato le due delegazioni dei Comitati. Il Comitato Divieto era guidato dal portavoce Salvatore Ausino e Francesco Aloisi. Con loro Salvatore Freni, Francesco Prestigiovanni, Giuseppe Auditore, Tiziana Simonetti, Vito Lopane e Nunzia Foti. Per il “Comitato No frane, no precarietà” la delegazione era rappresentata dal coordinatore Giacomo Di Leo e da Mariano Russo. Hanno preso parte alla riunione anche gli assessori Giuseppe Meola e Annalisa Cordaro, il vicesindaco Mimmo Cifalà e il consigliere di maggioranza Maria Luisa Di Blasi.

“Le ex case popolari e la presenza di amianto…”

Una degli argomenti più importanti ha riguardato la presenza di amianto nei pressi delle ex case popolari. Giacomo Di Leo ha esposto una serie di preoccupazioni per la delicata situazione che si registra in contrada Foraggine, lungo il torrente Racinazzi, ed ha sollecitato il sindaco affinché “trovi una soluzione al problema abitativo, considerato che alcune famiglie dimorano sotto il ponte autostradale abusivamente nei prefabbricati di amianto dell’Iacp, tra amianto e detriti, nelle adiacenze del torrente che nel 2009 ha causato, nel tratto in argomento, delle vittime in occasione dell’alluvione”.

Il sindaco ha risposto che subito dopo la segnalazione dei comitati ha inviato una richiesta al Genio civile per accertare la presenza di amianto.

I Comitati hanno ricordato che a Scaletta superiore sono state ristrutturate da nni delle unità abitative con i finanziamenti regionali del 2017 legati ai Contratti di quartiere. “Casette sfitte – spiega Aloisi – pronte all’uso e mai assegnate ai senza fissa dimora”.

Il dibattito è stato molto articolato ed ha riguardato “i finanziamenti concentrati in contrada Amendolara trascurando – chiosa Aloisi – altre strade di penetrazione agricola in altre aree di Scaletta”.

“Amministrazione poco comunicativa”

Lo stesso Aloisi ha poi puntato l’attenzione sulla “mancanza di comunicazione da parte dell’Amministrazione. I cittadini – sostiene – non ricevono risposte esaustive e tempestive nel momento in cui si registrano dei problemi ed è necessaria una interlocuzione. La pagine facebook e il sito internet del Comune risultano statici e poco aggiornati”.

Il vicesindaco Domenico Cifalà ha ammesso che dal punto di vista comunicativo si può migliorare e che ciò ha costituito probabilmente la causa dei numerosi disguidi con la cittadinanza.

Il tema della riunione si è poi spostato sul mancato utilizzo delle telecamere di videosorveglianza per il monitoraggio del territorio, sul quale è stata auspicata dai comitati una maggiore presenza degli assessori e della Polizia locale. Argomento, questo, che ha fatto alzare i toni del dibattito, con la difesa dell’operato dell’Amministrazione da parte dell’assessore Giuseppe Meola.

Presto al via l’iter per il riconoscimento di una Consulta cittadina

Gli animi si sono presto placati e il presidente del Consiglio comunale, Andrea Le Cause, ha illustrato al sindaco lo statuto ricevuto dal Comitato Divieto, per avviare l’iter e il riconoscimento di una Consulta cittadina. Il primo cittadino Moschella ha risposto positivamente. Presidente del Consiglio e sindaco hanno promesso che l’argomento sarà portato in Consiglio non appena sarà ultimato l’iter del Bilancio. Aloisi ha tenuto a precisare che “la Consulta sarà un organo collaborativo nei confronti dell’Amministrazione.

Le parti si sono lasciate con l’auspicio di futuri incontri. Fondamentali per la crescita della comunità scalettese e del territorio. Che può e deve passare da un confronto costruttivo finalizzato ad affrontare e risolvere le problematiche del paese.

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