Lettere ai creditori del Comune, la consigliera Russo segnala alcune “mancanze”

Lettere ai creditori del Comune, la consigliera Russo segnala alcune “mancanze”

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Lettere ai creditori del Comune, la consigliera Russo segnala alcune “mancanze”

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sabato 31 Gennaio 2015 - 23:04

L’esponente del Civico Consesso prende carta e penna e scrive all’assessore al Bilancio Signorino, al segretario/direttore generale Le Donne, al dirigente Dipartimento Politiche Sociali Bruno e per conoscenza alla presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile. Ecco cosa chiede

Riflettori puntati sugli schemi di transazione elaborati dalla Giunta Accorinti per chiudere le partite debitorie del Comune con i propri creditori grazie alle risorse del Fondo di rotazione. Ad accenderli è la consigliera del Gruppo Misto ma di area Pd, Antonella Russo, che – in una nota inviata all’Assessore al Bilancio Guido Signorino, al segretario/direttore generale Antonio Le Donne, al dirigente Dipartimento Politiche Sociali Giovanni Bruno e per conoscenza alla presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile – evidenzia una serie di “anomalie”.

Nei giorni scorsi sono state inviate dall’Ufficio del Gabinetto del Sindaco di Messina circa 80 lettere a creditori aventi credito maggiore di 50mila euro, finalizzate all’adesione alla proposta di transazione del loro credito, da inserire nel piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Messina. Con tale missiva il Comune di Messina ha invitato i creditori a presentarsi presso il Dipartimento Politiche sociali entro il 6 febbraio per la formalizzazione degli accordi transattivi.

La consigliera Russo sottolinea che alla comunicazione non risulta allegato lo schema di transazione a contenuto di abbattimento del debito né quello con rateizzazione del debito, che invece risultano allegati alla delibera approvata dalla giunta Accorinti. I creditori, dunque, non vengono messi a conoscenza dell’esatto importo da ricevere e delle modalità di pagamento. Questo – spiega la consigliera- avverrà soltanto al momento della sottoscrizione dell’accordo.

L’esponente del Civico Consesso chiede che vengano colmate queste lacune e che gli schemi di transazione che la giunta ha predisposto, ai fini della eventuale sottoscrizione dei creditori, «vengano inviati a tutti i creditori prima dell’incontro fissato per la sottoscrizione dell’eventuale accordo transattivo, previamente modificati».

In particolare la consigliera Russo chiede che «venga inserito nell’accordo transattivo se il credito oggetto di transazione risulta già censito o meno dal Comune di Messina, e che, in caso positivo, venga allegata copia di certificazione del credito da parte del competente dirigente comunale (o che ne venga, quantomeno, dato atto nel corpo dell’atto di transazione); venga specificato con maggiore chiarezza che la somma oggetto di transazione, è soltanto quella che supera l’importo di € 50.000,00 (come previsto dalla G.M.), con la conseguenza che, in buona sostanza, la decurtazione del 34% che l’amministrazione comunale chiede al creditore, anche nei crediti che superano di poco tale soglia, sarà effettuata soltanto sull’eccedenza rispetto ad € 50.000,00; venga reso maggiormente edotto il creditore il cui credito è basato su fattura, che lo stesso non percepirà alcun interesse legale né onere accessorio o spesa di qualsiasi natura; vengano specificate le modalità temporali di pagamento delle spese legali al procuratore distrattario, che non sono previste nell’attuale bozza di transazione»

La consigliera è inoltre convinta che sia necessario correggere la data di effettivo pagamento della somma oggetto di transazione, «in quanto esiste discrasia tra quanto indicato all’art. 3 dell’allegato (“120 gg dalla approvazione del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale…”) e quanto dichiarato nella proposta di adesione a transazione del credito (“120 gg dal trasferimento alla Tesoreria comunale delle somme stabilite dal Ministero dell’Interno derivanti dall’adesione del comune al Fondo di Rotazione per la stabilità finanziaria degli enti locali”)». L’esponente del Civico Consesso ritiene che la modalità di pagamento più corretta, in quanto più realista, è quella indicata nella proposta di adesione.

Secondo Antonella Russo risulta altresì indispensabile specificare nell’atto di transazione «la modalità temporale di pagamento e le ulteriori evenienze, nel caso in cui, entro i 120 gg, il Consiglio comunale non approvi la deliberazione di riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio ex art. 194 del Tuel».

In ultimo, la rappresentante del Consiglio comunale chiede che « venga meglio e più dettagliatamente specificato che, nell’eventualità in cui non si dovessero verificare tutte le condizioni oggetto di transazione, la stessa perde efficacia obbligatoria tra le parti, con la conseguenza che il creditore potrà agire in via esecutiva per il soddisfacimento del suo intero credito, comprensivo degli accessori di legge».

La consigliera Russo è tra coloro che hanno votato contro il piano di riequilibrio lo scorso 2 settembre ed ha già annunciato che non darà il via libera neanche alla delibera di rimodulazione della manovra finanziaria. Ecco perché nella sua nota precisa che «la presente istanza viene formulata dallo scrivente Consigliere, a prescindere da personali considerazioni sulla validità ed efficacia di tali atti e del complessivo riordino del Piano pluriennale di riequilibrio finanziario, che saranno esposte e motivate nelle opportune sedi istituzionali, al fine di consentire una maggiore chiarezza di informazioni ai soggetti creditori del Comune di Messina, che attendono da anni il soddisfacimento delle loro legittime ragioni, nonché ai fini di una più corretta esposizione dei contenuti degli atti sopra citati per tutti i soggetti eventualmente interessati». (DLT)

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