Scilla. "Riattivare anche nelle ore notturne il Punto di Primo Intervento nella Casa della Salute"

Scilla. “Riattivare anche nelle ore notturne il Punto di Primo Intervento nella Casa della Salute”

Dario Rondinella

Scilla. “Riattivare anche nelle ore notturne il Punto di Primo Intervento nella Casa della Salute”

martedì 01 Febbraio 2022 - 11:10

La richiesta al presidente della Regione e al commissario dell’Asp Scaffidi è maturata durante l'ultima riunione dei sindaci dell’Area dello Stretto

SCILLA – I sindaci dell’Area dello Stretto, hanno chiesto al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto e al commissario dell’Asp Scaffidi ,di riattivare anche nelle ore notturne il Punto di Primo Intervento nella Casa della Salute riottimizzando al meglio le poche risorse presenti nel territorio e procedendo a nuove assunzioni. Lo hanno fatto in una riunione svoltasi lo scorso 29 gennaio, presso il Palazzo comunale di Scilla. Alla fine della riunione è stata redatto un documento indirizzato al presidente Occhiuto

“La decisione dell’Azienda Sanitaria Provinciale n. 5 di Reggio Calabria, adottata nel mese di novembre 2021, di mantenere attivo solo h12 e non più h24 il Punto di Primo Intervento espone a grave pericolo la salute dei cittadini dell’ampio comprensorio che si servono della Casa della Salute di Scilla”. E’ quanto viene riportato nella lettera dal sindaco di Campa Calabro, Rocco Alessandro Repaci, , al presidente Occhiuto ed al commissario dell’Asp Scaffidi. “Dirimente è portare all’attenzione del Presidente della Giunta e Commissario regionale, On.le Roberto Occhiuto, che per i circa 50.000,00 abitanti di questi comuni, la struttura sanitaria scillese (il cui nucleo iniziale fu costruito con grazie alla generosità degli Scillesi emigrati in America) ha da sempre rappresentato un presidio salva vita. E ciò perché dalle lontane zone pre aspromontane ma anche dalla cittadina di Bagnara Calabra giungere alla Casa della Salute di Scilla significa avere la possibilità di ricevere immediate cure mediche per molte lesioni e patologie ivi curabili senza essere costretti ad arrivare, molto più tardi, al pronto soccorso del GOM di Reggio Calabria, ove i tempi di attesa sono infiniti, con conseguente effettivo ricevimento delle stesse cure mediche a distanza di molte ore rispetto all’arrivo al pronto soccorso e contestualmente senza intasarlo. A ciò si aggiunga che avere accesso immediato al punto di primo intervento di Scilla significa avere salva la vita. Basti pensare ad esempio che in caso patologie cardiache a Scilla il paziente può ricevere una prima diagnosi, le prime cure per poi essere trasferito a Reggio Calabria in condizioni di stabilizzazione. È evidente pertanto che il provvedimento di disattivazione è fortemente limitativo ma anche dannoso per la salute dei cittadini, che nella migliore delle ipotesi ricevono cure mediche non tempestive e nella peggiore delle ipotesi non arrivano in tempo per ricevere le prestazioni urgenti, di fatto vanificando la ratio della rete territoriale dell’emergenza urgenza. Per tale motivo l’Assemblea dei Sindaci chiede di riattivare anche nelle ore notturne il Punto di Primo Intervento nella Casa della Salute di Scilla riottimizzando al meglio le poche risorse presenti nel territorio e/o procedendo a nuove assunzioni, oggi possibili grazie agli ingenti fondi destinati alla sanità calabrese. I Sindaci hanno poi discusso dell’altro problema relativo al fatto che a distanza di 10 anni dall’assegnazione delle risorse dei fondi POR Calabria FERS 2007-2013, poi rimodulati con DGR n. 121 dell’08.04.2014 nel Piano di azione e Coesione PAC Calabria, per un importo pari ad €. 8.270.000,00, non è stato ancora concluso il processo di riconversione funzionale dell’ex Ospedale di Scilla in Casa della Salute. Invero ad oggi si è ancora nella fase della gara per l’aggiudicazione dei servizi tecnici afferenti la riconversione a causa dei gravissimi ritardi facenti capo all’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria. L’Assemblea – conclude Repaci – è certa che il nuovo Commissario alla sanità calabrese saprà porre rimedio ai gravissimi ritardi dell’Azienda sanitaria Provinciale di Reggio Calabria ed evitare il mancato raggiungimento dell’obiettivo fissato dal Programma di azione e Coesione PAC 2007-2013 (che per i responsabili costituirà responsabilità per danno erariale) infondendo nuova linfa per portare a termine il processo di effettuazione dei lavori nella struttura sanitaria scillese. Si confida in un fattivo e urgente riscontro”.

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