Catalioto: "Attenti, alcuni effetti del salvacomuni e del dissesto sono uguali"

Catalioto: “Attenti, alcuni effetti del salvacomuni e del dissesto sono uguali”

Rosaria Brancato

Catalioto: “Attenti, alcuni effetti del salvacomuni e del dissesto sono uguali”

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domenica 09 Dicembre 2012 - 16:37

L'avvocato Antonio Catalioto invita a non farci prendere dai facili entusiasmi sul salvacomuni, i cui effetti negativi, come l'aumento dei tributi, sono uguali alla dichiarazione di dissesto. "L'unica differenza è la possibilità di autodeterminazione. Ma siamo in grado di gestirla?"

Attenti, perché il “salva comuni” non è la panacea di tutti i mali e se apre uno spiraglio oggi rischia di diventare una spirale pericolosa domani.

“L’avviso ai naviganti” è dell’avvocato Antonio Catalioto, che dopo aver letto il decreto appena varato dal Parlamento non si lascia andare a facili entusiasmi.

“Se andiamo a guardare la sostanza, soprattutto dell’art.3, capiamo che ai fini di alcuni effetti negativi non c’è differenza tra la dichiarazione di dissesto e il salva comuni – spiega il legale – le tasse e i tributi vengono alzati alla soglia massima in entrambi i casi, così come anche il decreto prevede una riorganizzazione della pianta organica che non è indolore. Il provvedimento è un riequilibrio pluriennale che impone sostanzialmente gli stessi effetti di un dissesto”.

Chi chiede di accedere al salvacomuni infatti dovrà comunque rispettare alcuni parametri che la stessa norma prevede, come appunto l’innalzamento della soglia massima dei tributi (fatto questo che in città sta avvenendo in ogni caso, dissesto, non dissesto o decreto 174), nonché una riorganizzazione della pianta organica in base alla quale tutti gli esuberi andranno in mobilità. Il rapporto da rispettare è di 1/93, un lavoratore per ogni 93 residenti. Altro punto obbligatorio è la dismissione dei beni immobili. Le risorse inoltre non sono a fondo perduto ma devono essere restituite nell’arco di 10 anni.

“La differenza tra dissesto e fondo di rotazione è in chi gestirà i passaggi – prosegue Catalioto perché nel primo caso ci saranno tre commissari liquidatori che gestiranno il bilancio e si occuperanno del ripianamento e gli amministratori invece si occuperanno dell’ordinario. In caso di salvacomuni tutta la gestione è a carico di chi amministra. La differenza è che in questo caso possiamo giostrare le risorse e autodeterminarci. Ma mi chiedo: se gli effetti sono uguali, siamo noi in questo momento in grado di gestire l’emergenza ed autodeterminarci?”

Il legale che si è battuto, vincendo, contro le doppie poltrone, invita a non farci trascinare da facili entusiasmi sottolineando che non si tratta di un’alternativa tra “lacrime e sangue” ed un percorso privo di ostacoli, ma saranno in entrambi i casi dolori amari per tutti. A suo modo di vedere gran parte dei “guai” sono iniziati dopo la riforma Bassanini che ha cancellato i vecchi Coreco, che invece erano un’importante forma di controllo sugli atti amministrativi degli Enti locali e che non sono stati sostituiti con nulla. Lasciare le mani libere agli amministratori senza alcun filtro sui provvedimenti adottati, anche dal punto di vista della copertura finanziaria ha aperto troppe finestre e le conseguenze si pagano adesso.

Tornando alle differenze tra dissesto e salvacomuni il legale messinese aggiunge che in entrambi i casi non c’è alcun accertamento di responsabilità nei confronti degli amministratori, dal momento che in Sicilia, la parte della legge 267/2000, art.248 comma 5, che prevede appunto l’accertamento delle responsabilità, non è stata recepita. In sostanza l’unica differenza è in “chi” gestisce queste misure d’emergenza, se tre commissari o gli amministratori.

“Vorrei fare un’ultima considerazione-conclude l’avvocato Catalioto- e riguarda la rotazione dei dirigenti in atto. Croce sta attuando una rotazione tra i dirigenti che non riguarda il ragioniere generale Coglitore. A mio avviso è un errore, perché, in ogni caso analogo, il dirigente dell’area finanziaria ed economica è il principale responsabile dell’accaduto. Dovrebbe essere il primo ad essere spostato. Nel caso singolo c’è di più, ad ottobre Coglitore ha relazionato in sede di Corte dei Conti insieme all’avvocato Marcello Scurria, che rappresentava la vecchia amministrazione. A novembre lo stesso Coglitore si è presentato insieme a Croce, con relazioni diverse. Sono elementi che dovrebbero portare a riflettere”.

Rosaria Brancato

17 commenti

  1. Finalmente qualcuno che usa il cervello !!!!!!!!!!!

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  2. Ma siamo in grado di gestirla?
    La domanda era questa? La risposta unica ed inequivocabile è: NO!
    I nostri amministratori, e per nostri mi assumo anche io come cittadino una certa responsabilità, sono letteralmente incapaci di gestire qualsivoglia cosa. Hanno dimostrato ampi limiti, hanno dimostrato di non avere nessuna voglia di gestire l’amministrazione con il buon senso.
    Già in altro articolo era stato posto questo dilemma del salvacomuni, ed anche lì la risposta è sempre quella, meglio dichiarare il dissesto e togliere finalmente la cosa pubblica dalle loro mani.
    Quello che però mi augurerei è che venissero amministratori come si deve, che non si facciano facilmente influenzare dalle pressioni che sicuramente avrebbero, che sapessero leggere le carte scoperchiando altri innumerevoli scheletri.
    La città onesta, quella che fino ad ora è stata severamente presa a ceffoni, desidera pulizia, desidera rigore per tutti e nessun privilegio.
    Solo quando tutto sarà chiaro e trasparente si potrà parlare di progetti e di rinascita.
    Le potenzialità ci sono, ma sono represse.
    Le capacità ci sono, ma sono represse.

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  3. Da anni sostengo che i guai degli enti locali hanno avuto inizio con la Riforma Bassanini la quale, oltre ad eliminare i controlli esterni sugli atti compiuti dagli Enti locali (CPC), ha modificato e ridisegnato i rapporti fra dirigenti ed organi politici dell’Ente, instituendo il principio del “rapporto di fiducia” fra dirigente apicale ed amministratore. Tale principio divenne, col tempo, “rapporto di servitù” dato che consentiva all’amministratore di adottare, a sui piacimento, il principio della mobilità interna.

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  4. in merito alla pianto organica secondo quel parametro abbiamo
    240 mila / 93 = 2580 dipendenti.Se non sbaglio a messina non si arriva a 2000 precari compresi.

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  5. ma per caso l’avv. catalioto si vuole candidare????se lo vuole fare lo dica chiaramente, non abbiamo bisogno di analisi del dissesto gia’ ampiamente discusse……..

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  6. Coglitore, l’uomo senza paura e senza macchia. Potrà mai il Comune di Messina fare a meno di cotanto professionista, potrà privarsi del suo sfilare nei corridoi di palazzo Zanca.
    Ma se neanche un ex procuratore della Repubblica ha potuto farsi spiegare da sua eccellenza Coglitore lo stato effettivo delle casse comunali e del dissesto (Lui dice una cosa e tutto il mondo un altra, chi altri potrà.

    Se Coglitore non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Io gli darei un premio produttività doppio, altrimenti i vestiti per sfilare nei corridoi come farà a comprarli……
    VIVA L’ITALIA, VIVA MESSINA

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  7. ma perchè per discutere bisogna per forza candidarsi ?????
    grande autogol pensare che sul dissesto o sul salva comune si è detto tutto. Secondo me bisogna parlarne ancora per molto e capire chi aveva responsabilità, sia politiche che amministrative che burocratiche, e far si che paghi se ha sbagliato. Per questo spero almeno che il dott. Croce mandi tutte le relazione di Coglitore in Procura (della Repubblica e della Corte dei Conti) non si sà mai.

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  8. ART.21 COSTITUZIONE. GIOVANI e DONNE, quasi sempre pagano il prezzo più alto delle crisi sociali, economiche e finanziarie, avverrà pure al Comune di Messina, ente locale con la media più alta d’Italia, relativa all’età dei dipendenti, non ci sono ventenni trentenni, il più giovane ha più di quarant’anni, le donne sono in minoranza, anzitutto nelle posizioni apicali, per vederli a Palazzo Zanca dobbiamo eleggerli in maggioranza, come Consiglieri Comunali. Gli effetti negativi si abbatteranno sulla pianta organica, che bisogna guardarla rispetto alle CATEGORIE e non come fa MANUEL sul totale complessivo. Quella pubblicata nel link è l’ultima rideterminazione della dotazione organica di fabbisogno di personale, superata dalle finanziarie di Berlusconi e Monti,e dagli eventi di questi giorni.
    http://img40.imageshack.us/img40/7618/organico0.png

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  9. si??? io credo che vengano intesi anche i componenti di società partecipate e nn solo del comune….e li che casca l’asino, se consideriamo 700 atm, 650 ato, senza contare le innumerevoli associazioni che ricevono fondi dal comune ecc, chissà quante “case serena” esistono…

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  10. mariedet, compreso che in base al vecchio fabbisogno servivano circa 600 lavoratori in base alla tabella..ed alle varie categorie..che succede con il fondo di rotazione o dissesto?da 600 posti..vacanti i 1900 attuali diventano addirittura troppi? mah..chi ne dice una chi un altra..una cosa è certa il rapporto 1 dipendente ogni 93 abitanti è veritiero.

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  11. e comunque non v’e’dubbio che il numero delle unita’ di personale, eventualmente da calcolarsi secondi i parametri di deficitarieta’, va inteso comprensivo delle unita’ di personale occupate nelle societa’ partecipate ( e di partecipato c’e’ ben poco visto che sono a totale “partecipazione” pubblica ).
    Qundi, rifate un po’ i conti.

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  12. ART.21 COSTITUZIONE. Il buon MANUEL si agrappa al rapporto 1/93,si guarda la tabella da me pubblicata e gioisce,pensando alla possibilità concreta,dei giovani messinesi o dei precari,che non sono più giovani,di partecipare a un concorso pubblico o alla stabilizzazione,in cuor suo,MANUEL si aspetta che i candidati a Sindaco,anche loro a conoscenza della tabella del fabbisogno del personale,inseriscano nel programma: COPERTURA DEI POSTI VACANTI IN ORGANICO. Caro MANUEL,mariedit non è Consigliere Comunale,sono loro che dovrebbero spiegarti,perchè il Comune di Messina,virtuoso fino all’altro ieri,rispetto alla SPESA PERSONALE e al PATTO DI STABILITA’,con un TURNOVER consistente,leggi il link seguente http://img812.imageshack.us/img812/7195/organico4.png
    non bandì,bandisce,bandirà,nessun concorso pubblico o stabilizzazione dei precari. Caro MANUEL,ma è vero che i concorsi non si sono fatti? Facciamo la storia dal 2004,come sai,i COMMISSARI STRAORDINARI furono amati a Palazzo Zanca,tra BURUCRATI ci si intende. Uno di questi COMMISSARI,con delibera del 25 nov 2004 regala la tabella seguente http://img443.imageshack.us/img443/9030/organico1.png. A questo punto entra in campo GENOVESE,che delibera il 12 ott 2006 la tabella del link http://img13.imageshack.us/img13/3765/organico2.png. Il nuovo allenatore BUZZANCA,con gli stessi giocatori,dirigenti e rsu dei dipendenti,motiva le virtù del Comune,come dai link seguenti
    http://img195.imageshack.us/img195/408/organico3.png
    http://img856.imageshack.us/img856/346/organico5.png
    e approva la tabella
    http://img442.imageshack.us/img442/5829/organico6.png.
    Interviene subito dopo l’Area Coordinamento Risorse Interne ed elabora le seguenti dettagliate tabelle
    http://img823.imageshack.us/img823/2261/organico7.png
    http://img708.imageshack.us/img708/8019/organico8.png
    http://img26.imageshack.us/img26/15/organico9.png
    http://img541.imageshack.us/img541/4677/organico10.png
    http://img202.imageshack.us/img202/5265/organico11.png
    La risposta alla nostra maliziosa domanda sono due paroline magiche PROGRESSIONI ORIZZONTALI. Morale,i GIOVANI non entreranno MAI a Palazzo Zanca, come dirigenti o dipendenti, almeno stavolta,votiamoli come Consiglieri Comunali e di Circoscrizione, ESISTONO, non ve ne siete accorti?

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  13. a posto, potevano evitare la consegna della pistola con la consequenziale attribuzione di agente di pubblica sicurezza.Se dovevano poi licenziarci tutti a tappeto. Vorrei alla fine capire chi in questa città comprerà qualcosa. Da trasecolare.

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  14. ART..21. COSTITUZIONE. Chissà perchè ho scritto ORIZZONTALE invece di VERTICALE, lapsus freudiano?

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  15. Attwnzione non solo il decreto salva comuni presenta tante analogie al dissesto ma oltre ad obbligare una restituzione dei fonfi anticipati lascia a questi (inadeguati?) politici la gestione di una macchina da risanare con tutte le incognite del caso. IMPORTANTISSIMO, intanto nessun piano pluriennale si può redigere poichè prima si dovrà compiutamente rispondere alle richieste già avanzate dalla Corte dei Conti, richieste che se non realizzate apriranno l’iter del dissesto…… il piano di rientro non è di Croce ma è quindi obbligato! Infine è non è da poco il “salva comuni” è un salva responsabilità di chi ha ridotto la Città in questo stato????!!!

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  16. Cara Iena, l’Avvocato Catalioto sicuramente non si vuole candidare, fa bene, invece, a spiegare la differenza e gli effetti del decreto “salvacomuni” e del “dissesto”, perchè non tutti sono informati in tempo reale per svariate ragioni…

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