In spiaggia senza regole, moto ad acqua padrone del mare

In spiaggia senza regole, moto ad acqua padrone del mare

In spiaggia senza regole, moto ad acqua padrone del mare

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lunedì 11 Luglio 2011 - 06:56

Ecco cosa accade sui nostri litorali: la denuncia di un avvocato padovano in vacanza (forse l'ultima) a Messina

Vi scrivo per portare alla vostra attenzione episodi di scempio, inciviltà e comportamento paramafioso. Sono un avvocato padovano amante del sud Italia, così quest’estate, dietro invito di cari amici, eccoci a Messina. Oggi (ieri per chi legge ndr) io, mia moglie e le mie due bambine di 7 e 11 anni, in compagnia di alcuni amici, ci siamo fermati a fare un bagno a Tarantonio, tra i paesini di Orto Liuzzo e Rodia. Idea infausta! Dopo circa 15 minuti di normalità, ecco un grosso trattore che sbuca da un gruppo di baracche e, diretto verso il bagnasciuga, passa a mezzo metro dal nostro ombrellone. Intanto nello specchio d’acqua antistante, a poca distanza dalle mia figlie, ecco una moto d’acqua con a bordo due giovani che si avvicina a tutta velocità zigzagando tra gli spruzzi e coprendo col suo rombo insolente le urla con cui l’uomo sul trattore pretendeva di comunicare con loro. Tra il baccano dei motori e il puzzo di nafta, mi sono diretto verso l’uomo del trattore che nel frattempo aveva agganciato lo scooter acquatico per riportarlo tra le baracche (trattavasi di attività di rimessaggio) e senza tanti complimenti gli ho chiesto se si rendeva conto di trovarsi su una spiaggia piena di persone. Questi prima mi ha beffardamente ignorato, quindi insultato platealmente, facendo accorrere i balordi dello scooter d’acqua che mi hanno esplicitamente intimato di abbandonare il campo. Confesso che a quel punto non sapevo più cosa fare. Era troppo per me. Mia moglie mi ha supplicato di andare via così mi sono accorto della paura che tutti i miei cari stavano provando. Ci siamo allontanati ma io non volevo darla vinta ai balordi: almeno non rnunciare al bagno! Ma dalla cima di un terrapieno lì vicino ho visto che non c’era niente da fare: a intervalli di qualche minuto motoscafi e moto d’acqua passavano rapidi, irrispettosi dei bagnanti. Un po’ piu’ lontano, un altro trattore ultimava una rampa d’accesso formata di rifiuti edili e un altro motoscafo si preparava ad invadere il mare…

14 commenti

  1. Caro avvocato peggio per lei che sceglie Messina per andare in vacanza.
    A Messina ormai non esistono più leggi e l’unica regola è quella del più forte che solitamente è anche maleducato, delinquente od ancora peggio politico o facoltoso ed onnipotente.

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  2. Non mi meraviglio più quando leggo questi articoli e sapete perchè….questo è il messinese, piccolo provincialotto, maleducato e ignorante!!!!
    Non ci sono altre parole per definire i cittadini di Messina.

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  3. CARO AVVOCATO A MESSINA CI SONO ANKE PERSONE EDUCATE NN FACCIA DI TUTTA L’ERBA UN FASCIO

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  4. antonino santanello 11 Luglio 2011 08:53

    Caro avvocato, mi dispiace per l’increscioso episodio in cui si è trovato coinvolto. Purtroppo queste persone si sentono padroni del posto in cui vivono e credono di poter fare quello che vogliono senza rispettare gli altri e la propria città. Gente ignorante e prepotente. Le consiglio la prossima volta di scegliere un posto come Spadafora o Rometta, nella speranza di potersi godere una giornata di relax e tranquillità. Mi sono reso conto anch’io del proliferarsi di queste moto d’acqua, anche se non mi è capitato di vedere che questi tizi arrivassero fino alla spiaggia. Le porgo le scuse da parte di un cittadino che vorrebbe che queste cose non accadessero.

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  5. Avvocato la Sicilia e Messina non sono tutti come questi cialtroni che Lei ha avuto la sfortuna di conoscere. Personalmente avrei chiamato la Guardia Costiera che è molto sensibile per questi soprusi. Da messinese Le chiedo scusa per il comportamento di questi miserabili e mi auguro che Lei non abbandoni la Sicilia!

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  6. Egregio signore, dopo aver scattato delle foto (anche quelle di un cellulare vanno benissimo) avrebbe dovuto portare il tutto in Capitaneria di Porto e sporgere denuncia, Le posso assicurare che a tal riguardo la capitaneria di porto è parecchio “sensibile”.

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  7. caro avvocato, purtroppo stessa ed identica scena si è verificata ieri a Mezzana. ero in compagnia di un amico avvocato, calabrese, e mi ha fatto notare la maleducazione di questa gente. purtroppo non ci sono controlli che fanno desistere queste persone dall’avere comportamenti poco consoni nei confronti di chi si vuole rilassare un pò! a mio avviso la capitaneria di porto dovrebbe presidiare più assiduamente il territorio. a Mezzana sono stati anche messi dei cartelli ” area video sorvegliata”, in barba alle leggi sulla privacy.

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  8. SaltaLaMacchia 11 Luglio 2011 10:04

    Carissimo Avvocato,
    Le giuro che non e’ stato sempre cosi’.
    Un tempo le brave persone abbondavano su quelle spiagge.
    Adesso che sono emigrate tutte, solo i cafoni son rimasti a farla da padrone.
    La prego di diffondere questa storia il piu possibile e di aiutarci a riprenderci il nostro amato sud.

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  9. caro avvocato questa ormai è lo schifo di gente che regna in questa città…Purtroppo non esistono leggi e persone che li incastrino…Sarebbe più ad effetto prendere e piantargli un proiettile in mezzo alla fronte tanto nessuno li rimpiangerebbe ste schifezze in terra…

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  10. L’avvocato avrebbe potuto benissimo far valere la legge chiamando le autorità (anche allontanandosi per poi ritornare per non farsi eventualmente vedere dai “paramafiosi”). Ad ogni modo è giusta la sua lamentela, ma viene da chiedersi perchè succede tutto questo? Esistono due ragioni. Una è che i vari comuni del messinese se ne fregano di fare dei benedetti piani spiagge in maniera tale da regolamentare il tutto (con annessi rimessaggi e corridoi di lancio, ecc) e la seconda è che chi fa le leggi a volte non sa nemmeno in cosa consiste l’argomento che va ad affrontare. E’ infatti una cretinata obbligare gli acquascooteristi ad avere una patente nautica almeno entro 12 miglia (dato che le moto non possono andare oltre un miglio). Avrebbero semplicemente potuto creare un patentino (come per i classici motorini a quattordici o sedici anni). Con un patentino e un po di conoscenza delle regole e il buon senso ovviamente, molte di queste cose non accadrebbero. Tanto patente nautica non ne ha quasi nessuno… P.S: le moto d’acqua sono comunque più sicure dei motori fuoribordo visto che l’idrogetto è protetto da una griglia sotto lo scafo. Riguardo il trattore bè, la colpa è delle capitanerie, sono sotto gli occhi di tutti, ma non vedo multe ne sequestri. Saluti.

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  11. Mi vergogno profondamente per i comportamenti altamente incivili dei miei concittadini.Qui la legge, i controlli ,le multe non esistono più.Ognuno è libero di fare assolutamente quello che vuole.Si faccia un giro a Torre Faro, come pure sul litorale della riviera nord ,vedrà che la regola che vige è semplicemtente quella della totale anarchia. Tutti possono fare tutto ,tanto sono certi dell’impunità totale,,con l’assoluta complicità dell’amministrazione comunale e di questo sindaco…

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  12. Caro avvocato.per fortuna e ripeto per fortuna non siamo tutti gli stessi…
    Purtoppo lei ha avuto la sfortuna di incontrare persone schifose…ma i messinesi non sono tutti in quel modo mi creda…vi è tanta brava gente.

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  13. tante scuse e rammarico per i turisti, ma noi messinesi continuiamo sempre a subire prevaricazioni dal più “scaltro” senza dire niente e senza denunciare, salvo poi mugugnare.
    A proposito di spiaggia turistiche:
    A capo Raso Colmo (montagne di sabbia) il fine settimana sono tanti i motoscafi che puntualmente si ancorano, praticamente sulla riva,fregandosene del divieto di ormeggio disposto dalla Capitaneria di porto di Messina, che, guarda caso, difficilmente effettua controlli.
    Nella riserva naturale di Marinello, soprattutto la domenica decine di diportisti arrivano in motoscafo e si ancorano sulla riva, anche li vige il divieto di ormeggio e anche il perentorio divieto di transito a 200 mt dalla spiaggia, ma la Capitaneria di porto di Milazzo chiude gli occhi e, se chiamata al telefono, non arriva mai.
    In tutte le spiagge di Messina i trattori tirano in secco le imbarcazioni e chi ne fa un business, ne tira decine al giorno, andando avanti e indietro in mezzo ai bagnanti: è sotto gli acchi di tutti, ma la capitaneria che fa?

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  14. SaltaLaMacchia 11 Luglio 2011 15:12

    Non sono d’accordo.
    Bisognerebbe invece circondarli di civilta’ e farli
    vergognare di esistere.

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