Settore pulizie nel caos: il Prefetto convoca una riunione con l'Osservatorio provinciale

Settore pulizie nel caos: il Prefetto convoca una riunione con l’Osservatorio provinciale

Francesca Stornante

Settore pulizie nel caos: il Prefetto convoca una riunione con l’Osservatorio provinciale

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giovedì 12 Luglio 2012 - 09:39

Il 17 luglio in Prefettura si svolgerà un incontro con l'Osservatorio che si occupa di vigilare sul delicato comparto delle pulizie. A richiederlo la Filcams Cgil che denuncia i troppi disagi dei lavoratori del settore

Carichi di lavoro sproporzionati compressi in poche ore settimanali, turni massacranti che ricadono sulle spalle di pochi, stipendi che non vengono pagati con regolarità. Il settore delle pulizie, quello di cui fanno parte aziende e ditte che si occupano di questi servizi, non vive uno dei suoi momenti migliori. Colpa della crisi, come per tutti gli altri comparti del mondo del lavoro, ma colpa anche della quasi totale mancanza di regole che relega questo settore tra i più difficili e trascurati. In città però esiste un organo che dovrebbe vigilare affinché alla fine non siano sempre e solo i lavoratori a pagarne le conseguenze. Si tratta dell’Osservatorio provinciale sul pulimento, organismo che ha il compito di vigilare sul corretto comportamento degli operatori del settore del pulimento a Messina e provincia, organismo del quale fanno parte le associazioni datoriali e sindacali, rappresentanti dell’Ispettorato del lavoro, dell’Ufficio provinciale del lavoro e della Prefettura.
La Cgil da tempo chiedeva che l’Osservatorio tornasse a riunirsi per discutere delle problematiche di lavoratori e operatori del settore. A rispondere a questa richiesta, direttamente il Prefetto Francesco Alecci che ha fissato per il prossimo 17 luglio una riunione dell’Osservatorio. Una convocazione che rappresenta un importante passo avanti per i rappresentanti della Filcams Cgil. “Cogliamo con profonda soddisfazione la richiesta di convocazione del Prefetto Alecci ringraziandolo per l’attenzione che sta dando ai problemi che vivono questi lavoratori – osservano Carmelo Garufi segretario generale Filcams Cgil Messina e Francesco Lucchesi, responsabile di settore -. Riteniamo che questa tipologia di lavoratori non debba essere considerata di serie B ma anzi che le difficoltà che giornalmente questo comparto vive debba far parte dell’agenda politica delle istituzioni locali e nazionali”. Per i sindacalisti, l’Osservatorio dovrebbe effettuare controlli sulla regolarità del pagamento delle retribuzioni e incentivare il ricorso al sistema dell’offerta economicamente più vantaggiosa, che tenga conto dei costi del personale, escludendo l’opzione del prezzo più basso che frequentemente si traduce in riduzione della qualità dei servizi per gli utenti e nel peggioramento progressivo delle condizioni dei lavoratori. “Riteniamo – continuano i rappresentanti della Filcams Cgil di Messina, che l’Osservatorio potrebbe elaborare e proporre ipotesi tariffarie minime al di sotto delle quali le tariffe praticate alla committenza, da parte delle aziende di pulizie, non possono giustificarsi se non in presenza di elusioni ed evasioni contributive e fiscali. In particolare, in collaborazione con l’INPS e l’INAIL, l’ente potrebbe svolgere attività di rilevazione dati e monitoraggio dell’andamento occupazionale e degli appalti”. Insomma sono tanti i nodi che il sindacato porterà sul tavolo dell’incontro e la speranza è riuscire ad affrontare in modo concreto i tanti problemi del settore.
Soddisfatto per questo primo passo mosso dal Prefetto anche il segeretario generale della Cgil di Messina Lillo Oceano. “Ancora una volta il Prefetto Alecci si conferma l’unica Istituzione della nostra città sensibile al dramma del lavoro che non c’è e dei lavoratori che non vedono rispettati i loro diritti minimi – ha commentato il segretario -. Quello del pulimento è un settore complesso, dove a imporre tagli esasperati che si traducono in una riduzione inaccettabile dei diritti dei lavoratori spesso è proprio quella pubblica amministrazione che dovrebbe al contrario essere presidio di legalità e di rispetto di quei diritti. Un fatto inaccettabile sul quale l’Osservatorio può e deve intervenire”. (Francesca Stornante)

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