Si infiamma la vertenza Triscele, è di nuovo protesta

Si infiamma la vertenza Triscele, è di nuovo protesta

Francesca Stornante

Si infiamma la vertenza Triscele, è di nuovo protesta

Tag:

giovedì 15 Novembre 2012 - 18:16

Il gruppo Faranda non si è presentato all'incontro in Prefettura, i lavoratori passano alle maniere forti. Riprende il presidio davanti gli stabilimenti in via Bonino, pronte altre iniziative.

Già da domani mattina torneranno in presidio davanti i cancelli dell’ex stabilimento Triscele. Avevano interrotto la protesta perché qualche segnale positivo era arrivato, oggi però la nuova batosta per i 41 lavoratori dell’azienda. Questa mattina era stato fissato un nuovo incontro in Prefettura tra sindacati e dirigenti, il gruppo Faranda però non si è presentato all’importante tavolo di confronto che doveva servire per discutere del famoso piano industriale che i lavoratori attendono per non finire letteralmente in mezzo alla strada. Piano che, lo ricordiamo, dipendeva dal cambio di destinazione d’uso dell’area in via Bonino in cui sorgono gli stabilimenti. Il cambio è avvenuto, l’iter è stato completato, adesso salta fuori il colpo di scena che dal 31 dicembre, giorno in cui scadrà la cassa integrazione, potrebbe lasciare senza reddito 41 lavoratori e le loro famiglie. Il gruppo Faranda ha fatto sapere che di non essere disponibile ad avviare alcun processo fino alla monetizzazione dei terreni dove sorgono gli stabilimenti. A sorpresa sono dunque cambiate le condizioni dell’accordo, i lavoratori sono sul piede di guerra perché si erano fidati delle buone intenzioni della famiglia Faranda.

Per i sindacati “non è accettabile che il gruppo Faranda abbia utilizzato per i propri obiettivi disgiunti da quelli di interesse generale la Prefettura di Messina che negli ultimi 12 mesi ha sollecitato il Comune e il Comitato urbanistico regionale per chiudere positivamente l’iter del cambio di destinazione d’uso dei terreni. Lo stesso Consiglio comunale, che nel novembre 2011 ha deliberato circa il cambio di destinazione, aveva precisato che tale scelta era stata realizzata per difendere l’attività produttiva anche se in altro sito. I lavoratori si sentono traditi dopo mesi e anni di promesse e dopo che gli stessi hanno addirittura trascorso una notte occupando il Consiglio comunale per ottenere la delibera del cambio di destinazione d’uso”.

Dopo l’incontro andato a vuoto, oggi pomeriggio si sono riuniti insieme ai segretari di Flai Cgil Fai Cisl e Uila Uil Messina, Mastroeni, Cipriano e Orlando. Si è deciso di riprendere già da domani mattina il presidio di protesta in via Bonino, nel contempo incontreranno il Commissario Croce, il presidente della Provincia Ricevuto, e il presidente dell’associazione degli industriali Blandina per impegnarli sull’individuazione di un percorso risolutivo della vertenza “che non riguarda solo gli attuali lavoratori ma una storica attività produttiva che la città si deve impegnare a difendere e preservare”, spiegano Mastroeni, Cipriano e Orlando. Chiamata in causa anche la deputazione regionale e nazionale messinese invitata alla riunione fissata per lunedì 19 alle ore 16 presso la Cgil.

L’obiettivo è fare di tutto per spingere la famiglia Faranda a rivedere la sua posizione, si tornerà in Prefettura giovedì 22 alle 12.30. Sperando che questa volta non si debbano contare assenze ingiustificate. “Se la famiglia Faranda – osserva duramente Giovanni Mastroeni, segretario generale Flai Cgil Messina- non parteciperà al prossimo incontro in Prefettura del 22 novembre modificando atteggiamento, presentando il Piano industriale e richiedendo la Cassa integrazione straordinaria indispensabile ad evitare il licenziamento dei 41 dipendenti, si assumerà per intero la responsabilità dell’inasprirsi della lotta con tutte le imprevedibili conseguenze sia in termini di dramma sociale che di ordine pubblico, sia di fronte ai i lavoratori che all’intera città”. (Francesca Stornante)

Giovedì, 15 novembre, 2012 – 20:16

Un commento

  1. La verità è che non si dovrebbe MAI dare alcun credito ad alcuni imprenditori della domenica…

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007