Sull’Autorità portuale l’ennesimo scontro tra D’Alia e Buzzanca. Ferlisi definito dal leader Udc «inadeguato»

Sull’Autorità portuale l’ennesimo scontro tra D’Alia e Buzzanca. Ferlisi definito dal leader Udc «inadeguato»

Sull’Autorità portuale l’ennesimo scontro tra D’Alia e Buzzanca. Ferlisi definito dal leader Udc «inadeguato»

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domenica 04 Marzo 2012 - 16:35

Il sindaco dopo le critiche del senatore: «Ferlisi l’hanno proposto i consiglieri comunali, anche quelli dell’Udc». D’Alia: «Inadeguato come inadeguato è chi l’ha designato». Replica il capogruppo Udc Bruno Cilento

A Messina le amministrazioni comunale e provinciale si tengono in piedi grazie all’alleanza tra Udc e Pdl. Cosa dovrebbe succedere quando il leader di uno dei due partiti definisce «inadeguato» il leader dell’altro, che poi è il sindaco che guida la Giunta comunale? Nella logica il primo partito dovrebbe togliere il proprio sostegno all’alleato «inadeguato», specie se questa è solo l’ultima di una infinita serie di polemiche tra i due. I due sono, s’è capito, Gianpiero D’Alia e Giuseppe Buzzanca. Col primo che non perde occasione di attaccare l’altro, salvo poi mantenere l’appoggio politico al Comune e alla Provincia. Un “nonsense” della politica messinese, al quale francamente ci siamo anche stufati di assistere. Ieri D’Alia aveva definito inadeguati tutti i nomi indicati finora per la presidenza dell’Autorità portuale, compreso quello designato dal ministro Passera, l’attuale comandante della Polizia municipale Calogero Ferlisi, nome poco gradito, peraltro, anche al presidente della Regione Raffaele Lombardo, cui spetta l’ultima parola.

Il sindaco, dunque, ha voluto ricordare a D’Alia («all’amico senatore») che il nome di Ferlisi è stato proposto da 28 consiglieri comunali, «in particolare da quelli dell’Udc con in testa i capigruppo». Concludendo che «l’idoneità o meno dei candidati è nel loro curriculum, il resto sono opinioni personali». Immediata la controreplica, durissima, di D’Alia: «I consiglieri comunali sono liberi di indicare chi vogliono, cosi prevede lo statuto dell’Ente. Quindi la scelta del sindaco sul nome del prossimo presidente dell’Autorità portuale di Messina è totalmente in linea con la sua inefficace azione di governo: pertanto, inadeguato è l’aspirante presidente, come è inadeguato chi lo ha designato». Ribadiamo: se Buzzanca è inadeguato, perché l’Udc continua a sostenerlo? La città sta affondando e la nave, per rimanere a galla, ha bisogno di una guida compatta e solida. Non di una coppia di separati in casa.

Immediata la controreplica del capogruppo Udc Bruno Cilento: «Non ci sono state indicazione di partito. Sui nomi da proporre per la candidatura a presidente dell’Autorità portuale di Messina ci siamo mossi in totale liberta’ di scelta. Io avevo proposto Giuseppe Cardile. Poi ho sottoscritto quella del comandate cittadino dei Vigili Urbani, Calogero Ferlisi, per una questione di ‘cortesia’ istituzionale e per i buoni rapporti personali con lui. D’altra parte – aggiunge il consigliere di centro – se a firmare la stessa sono stati 28 consiglieri comunali su 45, sia della maggioranza che dell’opposizione, compresi esponenti del partito del sindaco di Messina, non penso a maggior ragione che si possa parlare di candidatura voluta dall’Udc. Ad avvalorare tutto cio’ – conclude Cilento – mi risulta che il collega Mario Rizzo, al tempo capogruppo dell’Udc e oggi mio vice, non abbia sottoscritto la candidatura Ferlisi, ma abbia presentato quella del comandante Zuccala’. E tutto questo e’ gia’ stato abbondantemente evidenziato dalla stampa locale nelle scorse settimane».

9 commenti

  1. UN ALTRO DI BEDDI.MA PERCHE’ NON STACCHI LA SPINA INVECE DI PREDICARE DAL PULPITO.PER CARITA’,DI FERLISI NON MI FIDO ,MA LA PREDICA SI FA CON ATTI POLITICI E NON CON TABBACCHERI I LIGNU

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  2. Con questi mestieranti della politica la situazione drammatica in cui versa la nostra città non cambierà MAI!!!!
    Alle prossime elezioni facciamo fuori “ellettoralmente” loro e i loro prestanome!
    Tanto non hanno più posti da distribuire, ma solo VUOTE promesse!
    Peggio di loro sarà difficile trovare qualcuno!

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  3. Certo che l’affermazione «l’idoneità o meno dei candidati è nel loro curriculum, il resto sono opinioni personali» è davvero fantastica!
    Come si costruisce un curriculum di quel livello?
    Semplice: si presentano dei pezzi di carta ai concorsi, li si “vince” in vario modo, si ottengono degli incarichi pubblici (anche qui in vario modo), si partecipa a vari eventi teoricamente formativi e, con l’appoggio giusto (?) il gioco è fatto!
    Ma la competenza chi l’appura? Gli incompetenti che hanno fatto più strada e sono in una posizione più alta?
    La verità è che della Pubblica Amministrazione andrebbe fatta tabula rasa e ricostruita secondo la logica francese che prevede una Alta Scuola Professionale assolutamente indipendente dalla Politica…

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  4. Non voglio aprire una diatriba perchè i commenti precedenti illustrano chiaramente come ormai le persone abbiano esaurito la loro “fessaggine” nei confronti di chi per “mestiere politico” fa tanto ma tanto puvvirazzu. Ma una cosa non ho capito e vorrei che il politico che si ritiene tale sia capace di illuminarmi:
    Nell’attuale governo anche se ritengo siano veramente da ospizio sono state presi dei ministri che dal loro “curriculum” comunque avevano e hanno a che fare con il ministero che presiedono, bene o male che facciano il loro lavoro. IO vorrei sapere perchè non viene fatto questo anche a Messina(parlo della nostra città). Gradirei, da elettore, sapere chi e per come una persona va a ricoprire un determinato assessorato. Quindi se tanto mi da tanto, tornando alla discussione, qualcuno potrebbe illuminare noi cittadini che magari siamo stati disattenti sul “curriculum” dei candidati al trono dell’autorità portuale?

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  5. carmelo cascio 5 Marzo 2012 13:17

    Non è inadeguato il Comandante Ferlisi, è INADEGUATA tutta la Classe politica Italiana.

    E’ urgente,pertanto,sopprimere l’Autorità Portuale-utile per alimentare la clientela Politica. Occorre un Soggetto unico che, gestisca le COste Italiane, precisamente la MARINA MILITARE-Capitaneria di Porto.

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  6. Tentativo di illuminazione.
    Criteri di nomina delle cariche pubbliche:
    1) Soggetto che mi deve un favore e che saprà ricompensarmi
    2) Soggetto inetto che si gratifica da solo semplicemente con il posto che occupa e che mi permette di fare quello che voglio
    3) Soggetto che, in un momento di grave sfiducia generale e che, per un insieme di fattori bloccanti, si trova ad essere l’unico candidato possibile.
    E’ inutile aggiungere che la statistica ci porta sempre alle prime 2 ipotesi e che se, per caso, si verifica la 3.a il lavoro dell’onesto malcapitato è fatto a pezzi dal Sistema…

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  7. L'Osservatore 5 Marzo 2012 15:22

    Scusami, ma temo tu faccia un pò di confusione.
    L’attuale Governo del prof.Monti è definito “tecnico” nel senso che è (o dovrebbe) essere svincolato da legami di carattere politico, quindi i ministri sono scelti in base a criteri tecnico/professionali, per es.: Hai fatto il prefetto? Bene, adesso ti occuperai del ministero degli interni. Hai fatto l’amabasciatore? Ti occuperai del ministero degli esteri e via discorrendo.
    In un governo “politico” invece le cariche (e le poltrone)si scelgono in base alla provenienza politica e al “peso” di quel dato ministero, con accordi nelle varie coalizioni presi ben prima delle elezioni e in base al famigerato Manuale Cencelli, tanto vituperato ma al quale i nostri politici e partiti si rifanno ogniqualvolta ci sono le elezioni. Pertanto la competenza in quel dato settore/ramo è solo e soltanto utopia (tranne casi rarissimi…).
    E del resto le capacità manageriali dei vari assessori e responsabili di posti di sottogoverno sono sotto gli occhi di tutti, salvo poi rieleggerli per l’ennesima volta per un pugno di riso (promesse vane…).

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  8. messina ? Nave senza nocchiere in gran tempesta.Non donna di provincia ma gran bordello.La colpa? del bUDDACI .U Buddaci” è un pesce che vive alla giornata, dotato di grossa testa e di una bocca grande e piena, capace di inghiottire di tutto. Ironicamente alla stessa specie appartengono i messinesi, o buddace, perché creduloni, chiacchieroni a vuoto e politicamente indifferenti

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  9. Il sen. D’Alia doveva essere oculato anche nel 2000 quando perorò la causa di Ferlisi per il comando della polizia municipale.

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