Fatture sospese e presidi a oltranza, la Regione prova a sbloccare la situazione

Fatture sospese e presidi a oltranza, la Regione prova a sbloccare la situazione

Francesca Stornante

Fatture sospese e presidi a oltranza, la Regione prova a sbloccare la situazione

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venerdì 08 Febbraio 2013 - 01:16

A Palazzo Zanca e Casa Serena i lavoratori sono ancora in presidio, ma da Palermo potrebbero essere in arrivo buone notizie. Dopo giorni di caos assoluto forse si apre uno spiraglio per i lavoratori dei servizi sociali.

La buona notizia arriva da Palermo e potrebbe sbloccare finalmente il caos che ha regnato sovrano in queste ultime settimane. Dopo gli incontri che in questi giorni Giuseppe Ardizzone, delegato del Presidente Crocetta, ha avuto a Palazzo Zanca con il commissario Croce e i dirigenti comunali, da Palermo si registra un’apertura che darà respiro al martoriato settore dei servizi sociali. L'uffico tecnico della Presidenza della Regione Siciliana ha disposto lo sblocco di circa 4 milioni di euro relativi ai trasferimenti regionali per il primo trimestre dell’anno che il 28 febbraio saranno a disposizione del Comune e che serviranno per saldare altre 2 mensilità per i lavoratori delle cooperative, oltre quella che il Comune aveva già garantito.

Una notizia che serve a fare chiarezza nel mare magnum dei servizi sociali messinesi dopo giorni di confusione Fino ad oggi l’unica certezza era il dramma dei lavoratori. A Casa Serena è un movimento spontaneo di lavoratori che è in presidio permanente perché aspettavano due stipendi e ne hanno ricevuto solo uno. Davanti Palazzo Zanca c’è un altro comitato spontaneo costituito da alcuni dipendenti delle cooperative Nuova Presenzae Faro 85 che da una settimana vivono giorno e notte sugli scalini del Comune. L’ultimo stipendio che hanno preso è quello di luglio, facile immaginare la loro esasperazione.

A Palermo di servizi sociali si è occupato direttamente il Presidente della Regione Crocettache ha incontrato la segretaria della Funzione Pubblica Cgil Clara Crocè insieme ad un gruppo di lavoratrici dell’ex cooperativa Futura. Un incontro che è servito alla sindacalista per accendere i riflettori palermitani su tutto ciò che non funziona nel settore dei servizi sociali a Messina”. Abbiamo chiesto al Presidente Crocetta di fare luce su come sono state gestite le cooperative in questi anni, ma soprattutto di monitorare in prima persona ciò che accadrà da qui ai prossimi mesi quando si bandiranno le nuove gare d’appalto per i servizi sociali. Vogliamo garanzie per i lavoratori affinchè non si ripeta ciò che abbiamo visto in questi anni. Una richiesta arriva anche per il commissario Croce e riguarda i tagli che potrebbero colpire il settore”. Non si può pensare di ridurre le risorse rischiano di offrire meno servizi, già peraltro ridotti ai minimi termini, e di far pagare tutto questo a decine di operatori che inevitabilmente resterebbero fuori” dice la sindacalista.

Durante l’incontro di ieri mattina il Comune aveva chiarito di non avere la disponibilità economica per liquidare tutte le fatture alle cooperative. Per Nuova Presenza pare ci fosse pronta una fattura, ma erano voci di corridoio che al momento non hanno trovato riscontro effettivo. Le acque iniziano ad agitarsi anche tra i lavoratori della cooperativa. Nuove Solidarietà che gestisce il Sad, servizio di assistenza domiciliare, che potrebbero fermarsi a breve perché con tutte le fatture bloccate. Alla base ancora i problemi legati alla regolarità contributiva, al Durc, ad Equitalia, il Comune ha messo in atto gli interventi sostitutivi per scavalcare la clausola contrattuale che impone alle cooperative di dimostrare di essere in regola con pagamenti di stipendi e contributi prima di aver liquidata una nuova fattura, clausola che tra l’altro era stata inserita solo a tutela dei lavoratori. I sindacati avevano chiesto che contestualmente fosse il Comune a pagare direttamente i lavoratori per evitare di allungare ancor di più i tempi. Così non è stato e ormai davvero gli operatori non ce la fanno più. Sono stanchi, stanno continuando a lavorare non avendo neanche i soldi per mettere il carburante nelle proprie auto, dormono sulle scale del Comune mentre la città sembra non essersi accorta di loro, presidiano Casa Serena, non riescono ad offrire ai propri assistiti quella serenità di cui anziani, bambini e disabili hanno bisogno, si sentono traditi da quella politica che per anni li ha riempiti di promesse e speranze. Pretendono gli stipendi e un pizzico di rispetto per quella dignità che si sono messi sotto i piedi per ottenere un semplice diritto. (Francesca Stornante)

Un commento

  1. Game over…..arrivammu aunni nn aviumu arrivari!!!vergogna ad oltranza siete!!!

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