Mattinata di passione a Palazzo Zanca, si aspettano le proroghe per i servizi in scadenza

Mattinata di passione a Palazzo Zanca, si aspettano le proroghe per i servizi in scadenza

Francesca Stornante

Mattinata di passione a Palazzo Zanca, si aspettano le proroghe per i servizi in scadenza

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martedì 28 Maggio 2013 - 11:41

Sono tornati a protestare al Comune i lavoratori delle cooperative sociali. In questo momento il timore più grande è la scadenza di alcuni servizi il prossimo 31 maggio, il Dipartimento ha già trasmesso le proroghe al Commissario Croce.

La scena purtroppo la conosciamo ormai fin troppo bene. Palazzo Zanca, bandiere, fischietti, cancelli sbarrati, cori, qualcuno cammina avanti e indietro, qualcun altro prova a entrare in un Comune più blindato che mai dopo le ultime disposizioni del Commissario Croce. E non mancano le urla, i volti segnati dalla stanchezza di mesi e mesi trascorsi praticamente a reclamare diritti e stipendi. Per i servizi sociali questa è la normalità. Mentre la campagna elettorale ne ha fatto uno dei punti prioritari di ogni programma, i lavoratori continuano a non sapere più a chi chiedere risposte e certezze. Oggi sono tornati al Comune, insieme ai segretari delle Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl e Uil, hanno provato a reclamare ciò che aspettano da settimane, anzi mesi. A preoccupare maggiormente l’ultimo provvedimento del Commissario Croce che ha deciso di bloccare tutti i pagamenti a partecipate e cooperative lasciando così a bocca asciutta lavoratori che già contano diverse mensilità arretrate e non sanno più come poter andare avanti. A questo si aggiunge il rischio per molti servizi in scadenza il 31 maggio. Fino ad oggi nessuna notizia sul futuro di questi servizi, ma il Commissario Croce, alla fine della mattinata, ha incontrato i sindacati e comunicato l’intenzione di voler concedere la proroga necessaria per scongiurare il blocco di servizi essenziali come asili nido, trasporto e assistenza dei disabili nelle scuole, trasporto dei disabili nei centri riabilitativi, l'assistenza agli Anziani. Il Dipartimento Servizi Sociali ha già preparato tutta la documentazione necessaria per evitare un nuovo stop che, dopo le vicende degli ultimi due mesi, potrebbe infliggere un colpo mortale a un settore ormai totalmente in ginocchio. Dunque si dovrà attendere qualche giorno, ma a questo punto serve solo la firma del commissario Croce che ha parlato anche dei nuovi bandi per l’affidamento dei servizi, altro punto duramente contestato dai sindacati. Anche i bandi sono quasi pronti e avranno validità fino a dicembre, in modo da dare un po’ di respiro e tranquillità a lavoratori e utenti e alla nuova amministrazione comunale il tempo di riorganizzare tutto il sistema. Anche sul fronte stipendi il Commissario Croce ha dato importanti rassicurazioni. Si dovranno attendere i 18 milioni che Palazzo Zanca ha richiesto come anticipazione alla Tesoreria, ma appena arriveranno i lavoratori dei servizi sociali saranno la priorità assoluta, ha sottolineato il Commissario. Cliccando sul link http://youtu.be/aWsb9JkFYEw la video intervista al segretario generale della Cisl Tonino Genovese.

Sull’ormai eterno caos interviene anche Cittadinanzattiva che ritiene che Messina abbia impellente necessità di una rivoluzione nel sociale, a partire da un monitoraggio analitico dei bisogni della “persona” e della “famiglia”, effettuato su base distrettuale e non più comunale. La Città, la Città Metropolitana, il D26 hanno bisogno di Servizi che abbiano come riferimento: minori, giovani, famiglia, donne, anziani, disabili, assistenza e sostegno. Per Cittadinanzattiva una politica sociale attenta ed oculata sarà in grado di dare risposte concrete ai bisogni della gente ed alle aspettative di tutti gli operatori sociali. “I bandi non vanno assolutamente fatti sotto pressione come non vanno più fatti con il deprecabile ed arcaico sistema fondato su “ spese comprimibili e spese non comprimibili”, neanche per un periodo transitorio. I bandi di appalto vanno fatti per accreditare, solamente, le Cooperative al Comune, le quali, considerate idonee, possano gestire le prestazioni, che gli utenti, in possesso di “voucher socio-sanitari” , forniti dal Servizio Sociale del Comune, si possano rivolgersi loro liberamente”.

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