L'iter accelera dopo il passaggio della delibera in Giunta, ora toccherà al Consiglio comunale: i villaggi inseriti e le polemiche dei mesi scorsi
MESSINA – L’iter per la costituzione della settima municipalità accelera. Nella giornata di oggi la delibera proposta dall’assessore al Decentramento Nino Carreri e di cui si parla ormai da anni è stata discussa e approvata dalla Giunta guidata dal sindaco Federico Basile. Approderà quindi in Consiglio comunale non appena il presidente Nello Pergolizzi calendarizzerà la discussione.
Un bel regalo da scartare dopo le feste per i tanti cittadini della zona nord che da tempo chiedono di essere maggiormente rappresentanti e le cui istanze sono state portate a Palazzo Zanca dalle consigliere comunali Antonella Feminò e Margherita Milazzo. Le due, entrambe di Sud chiama Nord e residenti rispettivamente a Salice e Castanea, saranno formalmente cittadine della settima municipalità. I villaggi che si sposteranno dalla sesta alla settima, infatti, saranno Ortoliuzzo, Rodia, San Saba, Spartà, Piano Torre, Acqualadroni, Massa San Nicolò, Massa Santa Lucia, Massa San Giovanni, Massa San Giorgio, Castanea, Salice, Gesso.
E gli uffici dove saranno? Feminò e Milazzo hanno espressamente chiesto al sindaco Federico Basile e all’assessore Carreri di istituire la sede a Spartà, un compromesso tra i villaggi collinari (rapidamente raggiungibile tramite la SP50) e quelli costieri. Si chiuderà così una storia lunga, partita nel luglio 2022 e che ha portato anche a diversi scontri politici. L’ultimo nell’ottobre 2024, con protagonisti proprio Feminò, Milazzo e Ciccio Cipolla nel rispondere agli attacchi di Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia che aveva lamentato il ritardo nell’istituzione della nuova circoscrizione.
