Sicilia: nessuna donna in giunta. Musumeci: "Colpa dei partiti". Sparisce Messina

Sicilia: nessuna donna in giunta. Musumeci: “Colpa dei partiti”. Sparisce Messina

Rosaria Brancato

Sicilia: nessuna donna in giunta. Musumeci: “Colpa dei partiti”. Sparisce Messina

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martedì 05 Gennaio 2021 - 08:26

"E' solo un'assenza momentanea" dichiara il governatore rimbalzando la patata bollente ai suoi alleati. Una situazione grave.

C’è chi dà responsabilità a #quellicheceranoprima e chi a #quellichecisonoadesso, dimenticando di essere comunque il vertice della coalizione. “Sì, avete ragione ma in ogni caso quella delle donne in giunta è solo un’assenza momentanea è in sintesi la tesi di Musumeci travolto, peraltro da 10 giorni, dal mini rimpasto voluto da Miccichè per far quadrare i conti in Forza Italia. Fuori l’unica donna e l’unica messinese dal governo regionale, Bernadette Grasso, da ieri ufficialmente la squadra di Musumeci è totalmente al maschile. E resta Catania-centrica (4 assessori più Musumeci).

Assenza momentanea…..

Sono un convinto assertore del valore che la donna rappresenta anche nella politica- dichiara oggi Musumeci– E sono d’accordo con chi reputa il sistema delle “quote” una sorta di recinto che spesso penalizza il merito e, a volte,  legittima l’ipocrisia. L’assenza di rappresentanza femminile nella Giunta di governo, a seguito della sostituzione dei due assessori (di cui una donna) richiesta da Forza Italia, è solo momentanea. Come è noto, ho chiesto alle forze politiche della coalizione di far sì che la parità di genere sia non solo predicata ma anche praticata. Mi attendo, quindi, già a breve atti e scelte consequenziali”.

Il “fastidio” delle quote rosa

Il presidente della Regione Siciliana in sostanza rilancia la palla ai partiti della sua maggioranza che evidentemente in questi giorni sono alle prese con quello che considerano un vero e proprio fastidio: il rispetto della presenza di genere in giunta. Lascia sgomenti pensare che nel 2021 un governo di un territorio già deficitario vista la presenza di una sola donna, si trovi nella situazione di azzerare del tutto la componente femminile. Il problema, come correttamente rileva Musumeci, pur subendone evidentemente la gravità è la classe politica regionale.

La classe dirigente

Il tema ripropone, inutile nasconderlo- scrive Musumeci – l’insoluto problema della selezione della classe dirigente politica in Sicilia. Siamo ancora lontani dagli obiettivi per realizzare pienamente un sistema di pari opportunità, nel quale fermamente credo. Quando alla Regione ho compiuto scelte di mia esclusiva competenza, ho sempre preferito la concretezza ed il valore aggiunto femminile: il segretario generale, il capo Gabinetto, il capo Segreteria particolare, il portavoce (ndr. Per la verità scelta solo ieri), il responsabile anticorruzione, i direttori generali strategici sono tutte donne, ma soprattutto competenti”.

Aspettando il 2022

Non rassicura la frase del Presidente “è un’assenza momentanea” perché lancia la palla in un tempo non determinato, ed anzi, conclude il comunicato facendo riferimento alla prossima legislatura, quella che avrà inizio nel novembre 2022. “ Con la prossima legislatura regionale, entra in vigore la riforma proposta e votata dall’attuale Assemblea, che renderà “rosa” almeno un terzo della Giunta- conclude- Ed è questa la vera scommessa che i Partiti in Sicilia debbono saper vincere, dimostrando, oltre la logica dei numeri,  la volontà e la capacità di saper formare e selezionare una nuova classe dirigente, senza più penalizzazioni”.

“Colpa dei partiti”

E’ come se Musumeci, oltre a al rimpallo di responsabilità, dicesse alle donne siciliane: per adesso è così, poi nel 2022 si vedrà. L’indignazione aumenta per quello che è un balzo indietro nel tempo (e di tanto) e che ricade, in pari misura in tutti i componenti del governo, sia in colui che lo presiede e che evidentemente subisce decisioni altrui, sia nei partiti della coalizione che in questo momento o dicono “è colpa di Miccichè” (i cambi in giunta sono suoi), ma che non sono esenti da responsabilità.

Colpa dei partiti di Messina

E’ letteralmente IMPOSSIBILE da credere che non vi siano donne alle quali affidare le sorti del governo regionale. Resta altrettanto grave l’assenza di un messinese (figuriamoci poi una messinese…..) nella squadra di governo, al cospetto di una maxi rappresentanza di Catania, in barba quindi al principio “geografico” che oggi intendono imporre quale criterio di rimpasto. Ma la colpa in questo caso è tutta nella classe politica di Messina, che con il passare degli anni ha continuato a diventare sempre più marginale nella sua stessa isola. Magari in cambio di piccoli strapuntini o posizioni personali. La colpa dell’assenza di Messina (che non sarà momentanea giacchè Musumeci neanche la cita) è tutta di Messina (ricordiamocelo nel 2022 quando andremo a votare).

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