Crisi Atm, la Fit Cisl: «Dopo le proteste eclatanti dei lavoratori tutto tace»

Crisi Atm, la Fit Cisl: «Dopo le proteste eclatanti dei lavoratori tutto tace»

Crisi Atm, la Fit Cisl: «Dopo le proteste eclatanti dei lavoratori tutto tace»

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sabato 15 Ottobre 2011 - 08:22

Il segretario provinciale Testa ed il responsabile mobilità Barresi avvisano che se in tempi brevi non giungeranno segnali di cambiamento il sindacato metterà in campo «tutte le azioni di lotta contrattualmente previste a salvaguardia del lavoro, degli utenti del servizio pubblico e degli interessi dei contribuenti di questa città»

«Come avviene da diversi mesi, superata l’emergenza con il pagamento dello stipendio ai lavoratori, versati i consueti fiumi d’inchiostro sul risanamento e la necessaria ristrutturazione dell’Atm, ecco calare il silenzio più assoluto. Un silenzio che sarà rotto unicamente dalla prossima emergenza stipendi che, siamo certi avverrà da qui a poco».
E’ questa la denuncia del segretario provinciale della Fit Cisl Vincenzo Testa e del responsabile mobilità della Fit Michele Barresi su quella che definiscono una «irresponsabile coltre di silenzio che è nuovamente scesa in città dopo le proteste eclatanti dei lavoratori e gli incontri delle scorse settimane».
«Troppo spesso sull’ATM tutti decidono di non decidere – continuano Testa e Barresi – rimandando scelte inevitabili per un’azienda ormai al collasso. Non siamo più disponibili ad accettare questa irresponsabile politica del tirare a campare, visto il momento storico che attraversa l’economia del Paese e il mondo del lavoro soprattutto in un contesto come quello del trasporto pubblico locale, sempre più fragile e precarizzato. Non vogliamo più accettare questo modo di fare anche per senso di responsabilità verso gli oltre 600 lavoratori oggi impiegati in un’azienda che non li mette in condizione di operare proficuamente, col risultato che si offre all’utenza un servizio di mobilità urbana indecente e insufficiente per le necessità della tredicesima città d’Italia. Constatiamo – continuano Testa e Barresi – che inutili diatribe di parte, sterili ideologie, vecchie e incancrenite clientele tendono sistematicamente a soffocare ogni tentativo di risanamento e portano a far morire sul nascere ogni possibile iniziativa di concreto e reale rilancio dell’azienda, ottenendo come unico risultato il protarsi dell’emergenza di un’azienda che resta sull’orlo del baratro».
La Fit Cisl ribadisce«di non essere più disponibile a un “gioco al massacro” che espone i lavoratori dell’Atm a continui disagi economici, oltre che rischi giuridici e penali nell’estremo tentativo di richiamare l’attenzione su un’azienda ormai decotta che in queste condizioni non ha più nulla da offrire se non inutili costi ai contribuenti».
In tale contesto, se in tempi brevissimi non giungeranno segnali di cambiamento da parte della proprietà e prevalga in tutti il buon senso, la Fit Cisl riunirà i suoi organismi aziendali per mettere in campo tutte le azioni di lotta contrattualmente previste a salvaguardia del lavoro, degli utenti del servizio pubblico e degli interessi dei contribuenti di questa città.

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